01 febbraio 2020

L’influenza del coronavirus su Art Basel Hong Kong

di

Dopo le preoccupazioni sulla situazione politica locale anche il coronavirus mette a rischio la vita di Art Basel Hong Kong

corona virus hong kong
People rest in front of the Victoria Harbour at Tsim She Tsui district in Hong Kong, China, on Wednesday, Jan. 29, 2020. People across the globe are stockpiling facial masks to protect themselves from the new coronavirus, depleting online malls and store shelves from California to Beijing. Photographer: Paul Yeung/Bloomberg via Getty Images

La diffusione del coronavirus potrebbe mettere a repentaglio Art Basel Hong Kong.

Bloomberg ha annunciato che le gallerie partecipanti hanno chiesto, con una lettera agli organizzatori, di annullare l’ottava edizione dell’evento a marzo. 

A Hong Kong, dove sono stati confermati 10 casi, musei e scuole sono stati chiusi. La maratona di Hong Kong, che si sarebbe tenuta all’inizio del mese prossimo, è stata annullata. Il servizio ferroviario dalla terraferma è sospeso e i voli sono ridotti della metà.

Art Basel Hong Kong, che ha attirato 88.000 persone l’anno scorso, aprirà ai VIP il 17 marzo presso il centro congressi ed esposizioni di Hong Kong. 

“Hong Kong è il posto dove nessuno vuole andare in questo momento”, ha affermato Janelle Reiring, co-fondatrice della Metro Pictures Gallery di New York. “A causa della politica, delle proteste e ora del virus. Nessuno vuole mandare le persone a lavorare lì dato lo stato attuale delle cose”.

“Questo è un momento difficile per tutti noi”, hanno detto i direttori della fiera in una lettera agli espositori giovedì. “La possibilità di rinviare o cancellare un evento di questa portata – che richiede un anno intero per essere prodotto – è un processo complesso, con molti fattori e molteplici stakeholder coinvolti”.

Ma le convinzioni dei galleristi restano, ad esempio Richard Nagy, il proprietario di un’importante galleria londinese, ha scritto in una mail agli organizzatori: “Purtroppo, crediamo che questa situazione abbia bisogno di una leadership decisiva e che Art Basel Hong Kong 2020, debba essere salvata da questa situazione rapidamente. Abbiamo raccolto delle informazioni e possiamo dirlo, nessuno dei nostri clienti stranieri parteciperà e sono sorpresi che la fiera sia ancora attiva.”

 

La risposta di Hong Kong

 

In una lettera inviata agli organizzatori da parte di un gruppo di galleristi di Kong Kong si legge: “Negli ultimi sette mesi di sconvolgimenti politici, le nostre gallerie hanno lavorato duramente per ospitare aperture, simposi, conferenze e altri eventi per artisti, collezionisti e visitatori. Nonostante i continui cambiamenti nel flusso del traffico, i mandati del governo e l’affaticamento collettivo, questi programmi sono stati ben accolti e frequentati. La cultura e l’arte occupano un posto speciale all’interno della città e sappiamo che le arti continueranno a prosperare qui.” 

Molti galleristi locali affermano che, dato l’avvicinarsi della scadenza dell’ultimo pagamento degli stand, le richieste di cancellazione da parte dei galleristi stranieri sono solo una mossa furba per chiedere uno sconto. L’unico timore fondato, infatti, potrebbe essere quello della mancanza di pubblico e di collezionisti, e quindi di un mancato incasso. 

La cancellazione di Art Basel Hong Kong, però, sarebbe un duro colpo per le gallerie della regione, molte delle quali non possono affrontare il costo della partecipazione ad altre fiere internazionali e fanno affidamento su Art Basel per avvicinare un pubblico nuovo ed internazionale. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui