01 agosto 2020

Solidarity: la Magnum Square Print Sale 2020 e Vogue a sostegno della NAACP

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Termina domani Solidarity, l’iniziativa benefica di Magnum Photos e Vogue che, unite, mettono in vendita i loro scatti a favore della battaglia Black Lives Matter

Anti-racism march, Forsyth County, Georgia, USA, 1987 © Eli Reed / Magnum Photos
Anti-racism march, Forsyth County, Georgia, USA, 1987 © Eli Reed / Magnum Photos

La leggendaria agenzia fotografica Magnum, con il supporto di Vogue Magazine, ha lanciato Solidarity, una speciale Square Print Sale in cui il 50% del ricavato sarà devoluto a favore della National Association for the Advancement of Colored People.

 

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Solidarity, l’edizione di luglio 2020 della Magnum Square Print Sale, è stata lanciata il 27 luglio e sarà disponibile sul sito dell’agenzia fotografica fino al 2 agosto, ultimo giorno in cui sarà possibile acquistare le stampe. Ad essere messe in vendita a 100$ l’una sono circa un centinaio di fotografie, tutte 15.24 x 15.24 cm, timbrate o autografate dagli autori, artisti del calibro di Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Philippe Halsman, Alex Majoli, Shirin Neshat, Martin Parr, Paolo Pellegrin, Alec Soth, Alex Webb e molti altri fotografi della Magnum o di Vogue Magazine.

Magnum Photos è stata fondata a Parigi nel 1947 come cooperativa indipendente di artisti da quattro fotografi di fama internazionale: Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, George Rodger e David “Chim” Seymour. Da quel momento l’organizzazione si è evoluta fino a diventare una delle principali agenzie fotografiche del mondo.

Per ogni stampa, il 50% del ricavato sarà donato alla NAACP, la più grande e riconosciuta organizzazione per i diritti civili della comunità afroamericana, nata nel 1909 in risposta alle continue violenze subite dai cittadini di colore in ogni parte d’America. Oggi la National Association for the Advancement of Colored People conta circa 2200 unità e succursali sparse negli States ed è supportata da più di 2 milioni di attivisti.

 

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Ogni fotografia è accompagnata da un breve testo in cui l’autore racconta lo scatto, mostrando il collegamento fra l’immagine e il tema centrale della solidarietà attorno a cui ruota l’intero progetto. Come si legge nella descrizione del post sopra condiviso, o della stampa in vendita sul sito di Magnum Photos, Thomas Hoepker ha commentato così l’immagine di Muhammad Ali da lui ritratto nel 1966: «Questa fotografia mi venne subito in mente quando mi fu chiesto di considerare il tema della solidarietà. Il mondo è ora al limite da qualsiasi punto di vista, e solamente aiutando e incoraggiando gli altri saremo in grado di superare questa crisi globale. Quale altra fotografia potrebbe meglio rappresentare la forza e la determinazione necessaria a lottare per l’uguaglianza, l’unità e la giustizia?».

A partire dal gruppo di pescatori ritratti dal fotografo Harry Gruyaert nel 1970 durante una tempesta nel Nordatlantico, fino allo scatto di W. Eugene Smith del 1951 in cui la protagonista è una levatrice afroamericana del Sud Carolina colta nell’atto di supportare la sua comunità, le immagini scelte ci invitano a riflettere sul significato che attribuiamo al concetto di unità e di condivisione come strumenti di forza nei momenti di difficoltà collettiva.

Sono inoltre presenti alcune fra le leggendarie fotografie scattate durante gli anni del Civil Rights Movement, come per esempio quella in cui Eve Arnold ritrae nel 1960 un gruppo di attivisti del Congress of Racial Equality riuniti a Petersburg, Virginia, durante un corso di formazione su come non reagire alle provocazioni bigotte dei bianchi. Oppure, più nello specifico, lo scatto di Bruce Davidson vede come protagonista un giovane ragazzo di colore ritratto durante la marcia di protesta del 1965 da Selma a Montgomery, Alabama. L’immagine è accompagnata dalle memorie del fotografo: «Martin Luther King Jr. conduceva un gruppo afroamericani, manifestanti non violenti, che protestavano per poter esercitare il loro diritto di voto costituzionale, a dispetto della repressione segregazionista. Questo fu un momento di svolta per il Civil Rights Movement. Sono finito di fianco a questo giovane manifestante, avvolto in una bandiera, dietro di lui c’era Padre Sherrill Smith di San Antonio, un prete bianco cattolico che per gran parte della sua vita ha protestato contro la disuguaglianza razziale».

 

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Presenti nella selezione ci sono anche fotografie più recenti. Una di queste, opera di Peter van Agtmael, è stata scattata durante le proteste scatenatesi nei primi giorni di giugno in seguito all’omicidio di George Floyd a Minneapolis e ritrae un gruppo di pugni chiusi riuniti in gesto di solidarietà e rivolti al cielo in segno di protesta. Il fotografo ha commentato così la sua esperienza: «Quando sono arrivato a Minneapolis, Cup Foods, dove George Floyd è stato ucciso dalla polizia, era ancora luogo di silenzio e lutto. Con il passare dei giorni questa sensazione è cambiata, è diventato uno spazio in cui le persone hanno cominciato a fare arte, servire cibo, raccogliere oggetti di uso comune per i bisognosi, e addirittura a festeggiare dopo mesi di confinamento».

Tell Your Friends to Pull Up è un’altra fra le immagini più recenti contenute nella selezione della Magnum Square Print Sale. La fotografia immortala una scena della manifestazione Brooklyn Liberation tenutasi a metà giugno a New York in cui migliaia di persone hanno marciato in silenzio per protestare contro le violenze subite dalla comunità trans afroamericana. Lo scatto è di Richie Shazam, fotografo di Vogue e celebre attivista queer.

 

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Accanto alle immagini di lotta e di solidarietà collettiva, ci sono diverse fotografie in cui si è in presenza di un’indagine più intima, più personale, dove il ritratto è individuale o di coppia. Fra queste vediamo Lee and Quintavious di Alec Soth, scattata in un istituto per ciechi a Ware County, Georgia. La fotografia viene descritta da Soth con una frase di Lee: «Abbiamo la stessa età, e ci aiutiamo a vicenda a tirare avanti. Sono venuto in questo istituto per lui».

 

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Father and Son at Lake Michigan è una fotografia del 1947 scattata da Wayne Miller sul lago Michigan, a Chicago. «Quest’immagine riflette l’intimità, il benessere e il rispetto che lui ha vissuto all’interno della sua personale vita familiare», ha ricordato Jeanette Miller dalle parole di Wayne.

La mission di Solidarity

La scelta dei temi sui quali sono incentrate le fotografie partecipanti è stata così motivata da Magnum Photos: «In un anno di sconvolgimenti sociali e politici che hanno visto da un lato il movimento Black Lives Matter diffondersi in tutto il mondo e dall’altro centinaia di milioni di persone affrontare restrizioni imposte dal governo sulla circolazione, il tema della solidarietà invita i fotografi partecipanti a riflettere sul potere dell’unione in momenti tumultuosi per la collettività come questo. Pur riconoscendo le spaventose divisioni e le linee di frattura che attraversano la nostra società, la selezione di fotografie ha l’obbiettivo di esplorare il simultaneo desiderio umano di creare connessioni e di entrare in comunione con altri individui, così come l’interrelazione fra persone provenienti da tutto il mondo di fronte alla diversità e all’oppressione».

 

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Eli Reed, il primo fotografo di colore assunto dalla Magnum

Nel 1988 Eli Reed fu il primo fotografo afroamericano ad essere assunto a tempo pieno dall’agenzia fotografica Magnum. Per Solidarity, Eli ha presentato una fotografia scattata nel 1987 durante una marcia antirazzista a Forsyth County, Georgia. Reed ha dichiarato nel testo di accompagnamento all’immagine: «Ho partecipato a proteste ad Austin, Texas, e ho passato due giorni a Houston durante i George Floyd memorials. Ho visto insieme persone di tutte le etnie, estremamente preoccupate riguardo a cosa stava accadendo in America. È in questi momenti che la gente si è resa conto del fatto che stiamo vivendo in acque profonde capaci di affogare le nostre speranze e i nostri sogni. Il supporto impegnato verso le comunità emarginate può rafforzare i legami e incoraggiare le persone a riunirsi per fare la differenza».

 

 

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