31 ottobre 2020

L’ultimo notturno. Il dipinto di Georges de La Tour all’asta da Lempertz

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L'antica casa d'aste celebra il suo 175° anniversario con un'opera d'eccezione: l'ultimo capolavoro di Georges de La Tour rimasto in mani private

Georges de La Tour, La fillette au brasero (1646-1648). Lempertz
Georges de La Tour, La fillette au brasero (1646-1648). Lempertz

La fillette au brasero, La ragazza che soffia in un braciere. È questo il titolo dell’opera di Georges de La Tour che sfilerà all’asta di Lempertz il prossimo 8 dicembre, seguita da una selezione di Old Masters della pregiatissima collezione Bischoff. L’ultimo notturno ancora in mani private dipinto dal maestro della luce, di quelli silenziosi, enigmatici, a lume di candela, proprio come Maddalena penitente, L’educazione della Vergine e le opere custodite nella mostra straordinaria – da poco conclusa – a Palazzo Reale, a Milano.

E così, a 175 anni dalla nascita della più antica casa d’aste europea di proprietà privata, de La Tour illumina il catalogo di Lempertz con un’opera che vanta esposizioni prestigiose, dal Museo del Prado di Madrid e al Grand Palais di Parigi. Che il suo viaggio in Italia sia avvenuto o meno, che abbia visto le opere di Caravaggio o le abbia scoperte da chi il Grand Tour lo aveva intrapreso davvero, il maestro della Lorena indaga ancora una volta il mistero dell’oscurità, scolpendo i tratti della fillette au brasero con la luce della fiamma. E lascia che il suo volto emerga così, dal nulla, senza alcun indizio sul luogo, sui sentimenti, sulla storia di quella giovane che soffia; non dà risposte de La Tour, mai, soltanto dettagli che riecheggiano dal buio. Ma quanto può valere un capolavoro simile, l’ultimo sul mercato, l’ultimo di un artista avvolto nel mistero? Tra i 3 e i 4 milioni, secondo gli esperti di Lempertz.

In asta, oltre a Georges de La Tour, una ventina di dipinti dalla collezione di Hinrich Bischoff, imprenditore di successo nell’ambito dell’aviazione e raffinato estimatore della pittura olandese e tedesca del XVI e XVII secolo. C’è The Money Lender di Marinus van Reymerswale, di cui è rarissimo rintracciare opere originali (stima: 200.000-300.000 euro); c’è Maria in preghiera di Quinten Massys, il più grande artista di Anversa del Rinascimento (stima 500.000-700.000 euro); e ancora, i capolavori di Philips Wouweman, Conrad Faber von Kreuznach, Edouard Vuillard e Lovis Corinth, tutti Old Masters di altissimo profilo. Appuntamento all’8 dicembre, a Colonia, per scoprire le sorti dell’ultimo notturno.

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