15 ottobre 2019

Una preziosa collezione fiorentina all’asta da Pandolfini

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Arredi, dipinti e sculture provenienti da una grande e ricchissima collezione fiorentina saranno messi all'incanto il 16 ottobre dalla casa d'aste Pandolfini

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Sacra conversazione di Pietro degli Ingannati

Immaginate di aprire la porta della vostra casa e ritrovarvi all’improvviso immersi in un caleidoscopio di epoche e atmosfere, creato attraverso una serie di oggetti e arredi raccolti in decenni di appassionate ricerche.

Tutto questo potrebbe accadere, con molta meno fatica e moltissima fortuna, domani durante la vendita di Mobili, dipinti e sculture da Pandolfini.

Sculture, mobili e quadri raccolti da un collezionista fiorentino caratterizzano il catalogo che viaggia attraverso i secoli e le aree geografiche.

Fil rouge di questo insieme di opere diverse per genere, epoca e provenienze è l’essere state scelte da un collezionista con una profonda conoscenza della materia e una viva passione per l’arte in tutte le sue forme.

Si va da una Coppia di palchetti per tende, (Toscana, Seconda metà del XVIII), in legno intagliato, dorato e scolpito a giorno con vaso di fiori affiancato da animali fantastici, la cui stima è di 3mila euro (lotto 61), a un Baldacchino per letto, (Toscana, seconda metà del XVIII secolo), in legno intagliato e dorato valutato 8mila euro (lotto 62), fino a un Cassettone e una coppia di comodini, (Toscana fine del XVIII secolo), lastronati in noce e ciliegio con filettature e intarsi in radica e legni vari, stimati 10mila euro sia l’uno che gli altri (lotti 65 e 64).

Da segnalare anche un tavolo di epoca rinascimentale intagliato con gli stemmi delle famiglie Guarnieri e Cresci che ha una stima di 18mila euro (lotto 88).

Tra i dipinti invece spicca una Sacra conversazione di Pietro degli Ingannati, capolavoro dell’artista che torna all’asta oggi dopo quasi novant’anni di silenzio dalla vendita in un’asta londinese del 1931, inserito in catalogo per la cifra di 150mila euro

Per la sezione dedicata alle sculture invece si fa notare una coppia di dolenti di uno sultore ligure-piemontese attivo sulla metà del sec. XV, che in origine dovevano affiancare l’immagine del Cristo crocifisso in un complesso scenografico raffigurante il Calvario, la stima è di 100mila euro (lotto 34). Realizzata da uno scultore attivo in Umbria o Abruzzo nella cerchia del Maestro della Santa Caterina Gualino tra la fine del sec. XIII e gli inizi del XIV, chiude il catalogo una Madonna con bambino valutata tra i 60 e i 90mila euro (lotto 112).

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