03 ottobre 2022

Villa di Maser, all’asta gli arredi della residenza palladiana

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Ma anche il guardaroba di Marina Volpi e una selezione di oggetti esotici e moderni, messi in vendita dall'attuale proprietario per preservare l'antico splendore

villa maser asta
Villa Barbaro di Maser. ©Cambi Casa d'Aste

Costruita dal Palladio, affrescata dal Veronese, Patrimonio dell’UNESCO dal 1996. L’hanno amata tutti, la Villa Barbaro di Maser, nel cuore dei colli Asolani. A partire dal suo illustre committente, l’umanista Daniele Barbaro, che insieme al fratello Marcantonio, nel Cinquecento, volle adibire la propria azienda agricola anche a luogo di incontro, di scambio, locus amoenus per artisti e studiosi d’ogni dove. Ci riuscì. Solo nel 1850, dopo oltre 3 secoli di discendenza, la proprietà passò alla famiglia Giacomelli; e poi dritta e diretta fino a Marina Volpi di Misurata, che dal 1934, inarrestabile, ne ripristinò con gusto l’antico splendore. Feste, banchetti, perfino set di pellicole di successo, come gli Amanti di Vittorio De Sica, con Marcello MastroianniFaye Dunaway. Epilogo con (agognato) lieto fine: l’attuale proprietario Vittorio Dalle Ore – genero di Marina – mette in vendita una parte degli arredi, affidandola a Cambi Casa d’Aste il prossimo 5 ottobre. Per restaurare e valorizzare la villa, per preservarne l’inestimabile valore.

Ed eccoli gli oggetti, i vestiti e gli arredi provenienti da quelle mura, testimoni silenziosi di secoli di storia. Pezzi – e prezzi – così diversi tra loro, tutti impregnati di memorie. C’è la terracotta Tragedia Greca di Arturo Marini tra i top lot dell’incanto (stima: € 25.000 – 30.000), seguita dal dipinto Lo spaventapasseri di Felice Casorati (stima: € 20.000- 25.000). C’è un Abito lungo con strascico realizzato per le nozze di Nerina Pisani con il Conte Giuseppe Volpi di Misurata nel 1906, e successivamente indossato dalla figlia Marina per i suoi 50 anni, nel 1958 (stima: € 2.500 – 3.000). Ancora, la preziosa Scatola lastronata in lapislazzuli con decoro di pesci a smalti policromi di Alfredo Ravasco, con una dedica per i venticinque anni di matrimonio tra Giuseppe e Nerina (stima: € 60.000 – 80.000). Ma anche una coppia di candelieri in vetro soffiato di Murano, di inizio Seicento (stima: € 10.000 – 12.000), un piatto in maiolica policroma del XVI secolo (stima: € 5.000- 6.000), un set di piatti Fornasetti con decoro arcimboldesco (stima: € 2.000 – 2.500) e una voliera a mo’ di palazzo, con tanto di pinnacoli e cupola a pagoda (stima: € 4.000 – 5.000).

L’appuntamento è a mercoledì, nella sede di Cambi in via San Marco 22, a Milano. Per possedere la storia e consegnarla al futuro.

Storia di una famiglia: sguardo a 5 highlights di Cambi

Alfredo Ravasco, Milano, 1931 ca. Scatola lastronata in lapislazzuli con decoro di pesci a smalti policromi. Dedica incisa all’interno per i venticinque anni di matrimonio tra Nerina Pisani e il Conte Giuseppe Volpi di Misurata, 1931. Stima: € 60.000 – 80.000. Courtesy: Cambi Casa d’Aste
Arturo Martini, Tragedia Greca, 1932. Scultura in terracotta, esemplare unico. Stima: € 25.000 – 30.000. Courtesy: Cambi Casa d’Aste
Coppa in maiolica policroma decorata sul recto, a piena superficie. Urbino, XVI secolo. Stima: € 5.000 – 8.000. Courtesy: Cambi Casa d’Aste
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Tomaso Buzzi, Voliera in forma di palazzo in legno e ferro con decoro di pinnacoli, cupola a pagoda e finestre in lamierino d’ottone, gambe a balaustro munite di rotelle. 1950 ca. Courtesy: Cambi Casa d’Aste
Abito lungo con strascico realizzato con tecnica del merletto irlandese per le nozze di Nerina Pisani con il Conte Giuseppe Volpi di Misurata, 1906. Questo abito fu successivamente indossato dalla figlia Marina Volpi per i suoi 50 anni, 1958. Stima: € 2.500 – 3.000. Courtesy: Cambi Casa d’Aste

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