17 marzo 2023

Libertà e immaginazione: la nuova collettiva alla Dorothy Circus Gallery di Roma

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Undici artisti sul tema della libertà come affermazione di creatività: la Dorothy Circus Gallery di Roma apre la stagione espositiva con "BECAUSE - Perchè Sì”, una collettiva manifesto

Indra Dodi, Dinner Series, 2022. Acrylic on canvas, 60 x 80 cm. Courtesy of DCG and the Artist

Non è necessario definire la libertà, comprenderla in uno schema fisso. Piuttosto, è un esercizio fondamentale immaginarla in migliaia di sfumature ognuna diversa e in qualche modo simile, affine. Questa l’idea di cui prende le mosse “BECAUSE – Perchè Sì”, mostra in apertura alla Dorothy Circus Gallery di Roma e visitabile fino al 15 aprile. E dunque, linguaggi innovativi e indipendenti, per dare una o tantissime forme e colmare «L’assenza di una specifica iconografia dell’ipermoderna ribellione e della sua rappresentazione libera nell’arte», spiegano dalla galleria. Un manifesto, insomma, un tentativo o una proposta di Avanguardia, formata da artisti «Scelti per la loro ricerca artistica innovativa e audace, che riflette l’obiettivo della galleria di supportare le nuove “voci” nella scena artistica contemporanea e di sensibilizzare sui temi sociali».

Leonardo Niola, Between Nature and Artifice n 5, 2023, Oil on Canvas, 70×75 cm. Courtesy of DCG and the artist
Maria Vez, Jig of Life, 2023, Oil on Canvas, 85×85 cm. Courtesy of DCG and the artist
Olasunkanmi Akomolehin, Untitled II, 2023, Oil and acrylic on canvas, 78.7 x 78.7 cm. Courtesy of DCG and the artist

In mostra le opere di Jemima Sara, Maria Vez, Leonardo Niola, Torto Lawrence, Olasunkanmi, Damien Cifelli, Massimo Scognamiglio, Qhamanande, Indra Dodi, Erkut Terliksiz e Giulio Secondo, riferite al concetto di “Because”, «Molto simile al suo uso nella lingua madre della galleria, “Perché sì”, come fosse una dichiarazione, e assumendo un significato molto potente e profondo per questa mostra. Esso permette di essere ridefinito come una risposta significativa alle domande legate all’identità».

Giulio Secondo, BREAKFAST, Spot The Difference, 100 x 70 cm each, Diptych. Oil and graphite on cardboard, 2023. Courtesy of DCG and the Artist
Jemima Sara, Some Good Things Are Coming Back to You, 80 x 120 cm, 2023. Mixed Media on canvas. Courtesy of DCG and the Artist
King Lear by Massimo Scognamiglio. Acrylic painting, pastels, oil pastels, collage and pencil on canvas, 50x70cm, 2023. Courtesy of DCG and the Artist

Attraverso vari media, gli autori hanno interpretato il tema della libertà, parola guida della programmazione espositiva della galleria per il 2023. Ogni artista è stato invitato a rileggerla in un senso più ampio, secondo la propria missione individuale e i propri sentimenti personali, «Comprendendo la libertà di espressione contemporanea come risposta all’oppressione sociale e al fanatismo, ma anche l’eguaglianza sociale e l’amore tra due individui, un amore che trascende tempo e spazio». Gioia e trasformazione, amore e autoaccettazione, sentimenti espressi in simboli, immagini e colori da trasmettere nel linguaggio universale dell’arte, per celebrarne la potenzialità di apportare un cambiamento.

Damien Cifelli, CryBaby, 60 x 90 cm, 2023. Oil on canvas, Courtesy of DCG and the Artist
Erkut Terliksiz, Columbus, 2023, Acrylic on canvas, 40 x 59 cm. Courtesy of DCG and the artist
Qhamanande Maswana, Smile of a Man I, Acrylic on canvas, 50 cm. Courtesy of DCG and the Artist
Torto Lawrence, Serwah Beyonce 2023_36 x 28 in (91.44 x 71.12 cm) Acrylic and fabric on canvas. Courtesy of DCG and the Artist

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