03 marzo 2022

Stefano Arienti e la molteplice natura del disegno: la mostra da The Drawing Hall

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A Bergamo, The Drawing Hall continua la sua ricerca e presenta una inedita serie di disegni realizzati da Stefano Arienti in pieno lockdown, in dialogo con quattro progetti site specifc

Stefano Arienti, "Meridiana" 2020, acrilico su carta cm 150 x 100 circa, courtesy l'artista

Cosa c’è di più piacevole del disegno? Potente in molte sue espressioni proprio perché caratterizzata sempre da un afflato intimo, questa tecnica rappresenta un po’ il mito fondativo alla base della storia dell’arte, pur mantenendo una freschezza vitale nel corso del tempo e fino alla contemporaneità, sviluppando sempre nuove variazioni e applicazioni. Di particolare interesse è quindi il percorso di The Drawing Hall, spazio recentemente inaugurato alle porte di Bergamo, per impulso dell’artista Andrea Mastrovito e di Walter Carrera, visual designer e fotografo, e Marco Marcassoli, regista e fondatore di Yanzi Srl. Interamente dedicato all’approfondimento delle potenzialità e delle declinazioni del disegno contemporaneo, The Drawing Hall continua la sua esplorazione e, per i prossimi mesi, presenta due progetti: una mostra di Stefano Arienti e l’edizione 2022 di “TDH Folder”.

“Meridiana” 2020, acrilico su carta cm 150 x 100 circa

Meridiane di Stefano Arienti

A cura di Ilaria Bernardi, “Meridiane 2020” aprirà l’8 aprile e sarà visitabile fino al 3 maggio 2022, scandita da un nucleo di opere inedite parte del ciclo “Meridiane”, avviato da Arienti nel 2012 e proseguito a più riprese negli anni successivi. La selezione di “Meridiane” esposte a The Drawing Hall è stata realizzata nel corso del 2020, durante il primo lockdown, e non è mai stata esposta fino a ora. «Alla base del progetto espositivo emerge il concetto di disegno come fondamento della sua produzione: attraverso l’uso di tecniche differenti, il disegno in Arienti trova una propria via personale più affine al metodo scientifico, con l’obiettivo di analizzare il mondo selezionando i suoi aspetti più rilevanti e nobilitarlo grazie a interventi minimi sugli elementi fisici di cui esso è costituito», spiegano da The Drawing Hall.

“Meridiana” 2020, acrilico su carta cm 150 x 100 circa

In esposizione, anche vari disegni progettuali di quattro interventi site-specific, concepiti da Arienti sul territorio lombardo, presso la Chiesa di San Giorgio a Sedrina, la Chiesa del nuovo Ospedale Papa Giovanni XXIII a Bergamo, la Cattedrale di Sant’Ambrogio a Vigevano, la Cappella di San Giorgio a Martinengo. «Questi disegni sono complementari alle Meridiane, perché caratterizzati da un tratto scientifico, figurativo, studiato», continuano da The Drawing Hall, lasciando intendere come il disegno possa essere generato – e quindi generare – da processi opposti, eventualità che, d’altra parte, è caratterizzante anche della più ampia ricerca di Arienti, spesso incentrata sulle modalità di acquisizione, interpolazione e trasmissione delle immagini.

“Meridiana” 2020, acrilico su carta cm 150 x 100 circa

Ad accompagnare la mostra, The Drawing Hall pubblicherà un Quaderno con un testo di Ilaria Bernardi e corredato di immagini delle opere in esposizione. Inoltre, il 6 aprile l’Accademia Carrara di Bergamo ospiterà un incontro tra l’artista e gli studenti, mentre il 3 maggio è prevista una serata di chiusura organizzata in collaborazione con Lab 80 Film presso il nuovo cinema Lo Schermo Bianco con la proiezione del documentario “Meridiane 2020” di Marco Marcassoli, alla presenza dell’artista.

“Meridiana” 2020, tempera e pastello su carta cm 150 x 100 circa

TDH Folder per supportare The Drawing Hall

Per supportare l’attività di questo spazio di ricerca, sarà infine presentato il progetto “TDH Folder”, pensato per un numero ristretto di appassionati che per primi desiderano credere in The Drawing Hall e sostenerne lo sviluppo e l’attività. “TDH Folder”, nell’edizione dell’anno 2022, consiste in un’opera di Andrea Mastrovito a tiratura limitata della recente serie “Messis Melancholiae” (frottage a matita e pastello, collage su carta 42 x 29.7 cm) in omaggio a fronte di un sostegno economico concordato con l’associazione promotrice dello spazio.

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