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La Pinacoteca Agnelli presenta Pistarama, la nuova opera site specific dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (Strasburgo, 1965) realizzata per la Pista 500, iconica pista di collaudo delle automobili FIAT sul tetto del Lingotto.
Il progetto, curato da Lucrezia Calabrò Visconti è il risultato di un anno di lavoro con il team curatoriale della Pinacoteca, per regalare alla città un’opera monumentale di oltre 150 metri all’aperto: un collage che racchiude spunti della storia politica e culturale torinese (e non solo), ma anche personaggi cinematografici, artisti, scrittori, intellettuali, scienziati e di fantasia.
Un caleidoscopio di figure, come è stato definito.
Il fulcro è la celebrazione della potenza che l’azione collettiva tra le persone può determinare per il cambiamento sociale, dalle grandi lotte e le manifestazioni collettive e la scrittura nello spazio pubblico. Ampia narrazione è infatti dedicata alle forme di resistenza femminile, dalle quali prende vita la ricerca di Gonzales- Foerster, in particolare dalla resistenza antifascista del 1943 quando lavoratrici e lavoratori si unirono per la lotta comune proprio nel Lingotto.
Pistarama è il quarto capitolo della serie dei Panorama realizzati in luoghi iconici dall’artista come la Secession di Vienna (2021) o le Serpentine Galleries di Londra (2022), proseguendo un’indagine che oltre alla tematica sociale, include riferimenti autobiografici ed uno studio progressivo sulla pittura. Attraverso i Panorama Dominique Gonzales-Foerster realizza mondi speculativi all’interno di musei, gallerie e spazi pubblici, in cui la atemporalità emerge in una spiazzante contemporaneità.
Il grande collage si apre su entrambi i lati con graffiti rinvenuti sui muri di Torino (molti della zona del Lingotto), incisioni realizzate in epoca romana e slogan di rivendicazioni contemporanee, per poi giungere alla parte centrale. Ed è proprio a questo punto che si entra in una narrazione incredibile, in cui tutti gli accadimenti appaiono assolutamente contemporanei ed entriamo a farne parte, facendoci trasportare da una cronaca all’altra.
In tutto ciò ritroviamo artisti torinesi come Mario e Marisa Merz, Piero Gilardi, Carol Rama, Pinot Gallizio, per poi spostarci e figure del cinema italiano, come Monica Vitti e Gina Lollobrigida, e personaggi della nostra storia culturale, scientifica e letteraria come Carlo Mollino, Rita Levi Montalcini e natali Ginzburg. Al centro le lotte femministe degli anni Settanta rivendicano i diritti legati al lavoro domestico e all’aborto, con figure come Carla Lonzi, teorica e attivista o Elvira Banotti, giornalista e scrittrice. Il tema della lotta/conflitto viene ripreso anche dagli slogan legati all’antifascismo globale e dai riferimenti della violenza razziale con la (purtroppo) nota citazione “I can’t breathe”.
La complessa trattazione è completata da un booklet che racconta tutte le figure rappresentate, per permettere al visitatore di entrare in quella che è stata definita dalla direttrice della Pinacoteca Agnelli Sara Cosulich una conversazione, non una trattazione storica.
Con Pistarama sono stati racchiusi alla perfezione tutti gli obiettivi che il team curatoriale porta avanti dal suo insediamento, in particolare la relazione con la specificità del luogo ospitante e la sua storia che diventa destinazione culturale, portatrice di una missione educativa e civica.