21 marzo 2023

Il Centre Pompidou aprirà una sede a Seoul: c’è l’accordo. Ed è milionario

di

Il Centre Pompidou porta il suo brand museale a Seoul, la capitale della Corea del Sud in ascesa culturale: firmato l’accordo da 20 milioni con la Hanwha Culture Foundation

63 Building, chiamato ufficialmente 63 SQUARE, precedentemente Hanwha 63 City. Sede del Centre Pompidou a Seoul

Il Centre Pompidou non si ferma: dopo l’annuncio di una sede nel deserto dell’Arabia Saudita, il museo d’arte contemporanea di Parigi ha siglato un accordo preliminare per l’apertura di un nuovo avamposto a Seoul. Il museo sarà allestito nel famoso 63 Building, grattacielo nella zona ovest della capitale della Corea del Sud, di proprietà di Hanwha. Il patto è stato infatti firmato da Laurent Le Bon e Shin Hyunwoo, presidenti rispettivamente del Centre Pompidou e di Hanwha Culture Foundation, la fondazione filantropica dell’omonimo conglomerato multiprofilo, con partecipazioni che spaziano dagli esplosivi, la loro attività originaria, all’energia solare, dall’aerospaziale alla meccatronica.

In realtà, gli accordi per aprire uno spazio satellite a Seoul risalgono al 2020 e a promuoverli fu l’allora presidente del Pompidou, Serge Lasvignes, ma poi la pandemia e i lockdown interruppero i rapporti. Nel frattempo, il museo francese ha portato avanti i suoi piani per la sede di Jersey City, che dovrebbe aprire nel 2024 in un ex edificio industriale del secolo scorso, nel quartiere di Journal Square, a due passi da Lower Manhattan. Ponendo così anche dall’altra parte dell’oceano la sua bandierina, dopo il Centre Pompidou Málaga in Spagna, il KANAL Centre Pompidou in Belgio e il Centre Pompidou Shanghai in Cina. Una strategia a dir poco aggressiva, simile, per certi versi, a quella attuata dalle grandi gallerie come Perrotin, Pace e Thaddaeus Ropac.

In effetti, più che aprire nuove sedi vere e proprie, il museo diffonde il suo brand, concedendone l’uso nell’ambito di accordi temporanei con grandi gruppi economici e finanziari. Secondo quanto riportato dal Korea Times, infatti, Hanwha pagherà 20 milioni di euro al Pompidou, in cambio di quattro anni di diritti di licenza sul marchio del museo francese. Tuttavia, anche l’accordo è stato raggiunto, ulteriori dettagli sul nuovo piano di espansione del Centre Pompidou a Seoul non sono stati resi noti. A occuparsi dei lavori di sistemazione della nuova sede sarà il noto architetto francese Jean-Michel Wilmotte, che ha lavorato anche per il Louvre e per il British Museum.

Un processo simile, con evidenti risvolti economici e politici, riguarda la filiale del Pompidou in Arabia Saudita, chiamata Perspective Galleries, che rientra nell’ambito di un più ampio progetto di sviluppo fortemente voluto da Moḥammad bin Salmān, in accordo con il presidente francese Emmanuel Macron, per la regione di AlUla, sede del sito archeologico di Hegra. Nell’aprile 2018, i due Paesi hanno firmato un patto decennale secondo il quale la Francia avrebbe sostenuto il piano da 15 miliardi di dollari dell’Arabia Saudita, per trasformare l’area, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, in una destinazione culturale internazionale piena di musei e tesori archeologici, servita da un nuovo sistema di trasporti su rotaia.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui