07 febbraio 2025

Le mostre del 2025 al Mart: Sebastiao Salgado e focus sulla pittura

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In attesa del bando per il nuovo direttore, il Mart presenta il suo programma di mostre e di attività del 2025: in calendario, le foto di Sebastiao Salgado e la pittura di Cagnaccio di San Pietro

Mart, ph. Roberta Segata, 2023

Dopo un 2024 che ha visto il Mart di Trento e Rovereto e le sue sedi satellite accogliere oltre 200mila visitatori, il museo si prepara ad affrontare il 2025 con una nuova proposta di mostre e progetti, in attesa di un possibile cambio al vertice. «È in ultima lettura il nuovo bando per il direttore del Mart e per quello del Castello del Buonconsiglio, bandi che seguiranno la strada già intrapresa per l’individuazione del direttore del Muse», ha dichiarato la vicepresidentessa e assessora alla cultura Francesca Gerosa, durante la presentazione del bilancio dell’anno appena trascorso e del programma dei prossimi mesi. Presieduto da Vittorio Sgarbi, attualmente il Mart è diretto da Diego Ferretti, eletto nel 2020.

Aspettando la nomina, che eventualmente orienterà le strategie del museo, il museo darà ampio spazio a due collezioni fondamentali per la sua identità. A 20 anni dalla scomparsa, il Mart celebra Luigi Ferro, appassionato collezionista che, insieme alla moglie Carla Riboni, creò una straordinaria raccolta di opere del Novecento italiano, in deposito presso il museo dal 2006. Curata da Denis Isaia e visitabile dall’8 marzo al 15 giugno 2025, la mostra presenterà circa 50 opere, spaziando da Boccioni a de Chirico, da Savinio a Sironi, da Morandi a Fontana, offrendo uno spaccato del gusto raffinato e dell’approccio meticoloso di Ferro.

Umberto Boccioni, Nudo di spalle (Controluce), 1909, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione L.F.

Nello stesso periodo il Mart presenterà anche una selezione di opere provenienti dalla donazione di Vincenzo Paolillo, mecenate e collezionista, in una mostra curata da Alessandra Tiddia. La sua raccolta spazia nell’arte moderna europea, con opere di Balla, Boccioni, Severini, Sironi, Martini, De Pisis, Morlotti e con piccole gemme del Dadaismo (Picabia, Man Ray) e del Novecento italiano. Particolare attenzione è dedicata a un nucleo di opere dell’Espressionismo tedesco, da Grosz a Dix, che arricchiscono la collezione con un segmento ancora poco rappresentato.

Il programma espositivo inizierà però già a fine febbraio, alla Galleria Civica di Trento, con una mostra collaborativa incentrata sul tema delle Intelligenze emotive, realizzata in sinergia con l’Università di Trento e incentrata sul rapporto tra emozioni e percezione dell’arte.

Mart

In occasione dell’Anno Internazionale dei Ghiacciai, il Mart e il MUSE, con il Trento Film Festival, presenteranno il nuovo progetto espositivo di Sebastião Salgado. Curata da Gabriele Lorenzoni (Mart) e Luca Scoz (MUSE), la mostra include oltre 50 fotografie inedite, realizzate in diverse località del mondo, che documentano la fragilità dei ghiacciai. L’artista, da sempre impegnato a sensibilizzare sull’ambiente, esplora attraverso le sue immagini la drammatica riduzione dei ghiacciai, ecosistemi vitali per la regolazione climatica e l’approvvigionamento di acqua potabile. La mostra si articola in due sezioni: una al Mart, dal 12 aprile al 21 settembre 2025, con fotografie di grandi dimensioni, l’altra al MUSE, dal 12 aprile all’11 gennaio 2026, con un’installazione site-specific nel Grande Vuoto di Renzo Piano.

Sebastião Salgado, dalla serie Ghiacciai (1995-2020), fotografia Courtesy l’artista

Sempre il 12 aprile, al Mart aprirà Nel profondo di questo deserto, la prima esposizione italiana dell’artista cinese Li Yongzheng, a cura di Giosuè Ceresato. La sua ricerca affronta temi sociali, intrecciando performance, installazioni, video e pittura. Yongzheng, classe 1971, racconta le tensioni culturali e dinamiche politiche usando elementi naturali simbolici, come cera e sale himalayano.

Li Yongzheng, Defend Our Nation, still da video (2015), Courtesy l’artista

Il museo accoglierà anche un inedito confronto tra due maestri della pittura moderna: il neerlandese Pyke Koch (1901 – 1991) e l’italiano Cagnaccio di San Pietro (1897 – 1946). Curata da Beatrice Avanzi, la mostra mette in dialogo due visioni originali del realismo, caratterizzate da una straordinaria abilità tecnica e da una rappresentazione incisiva della realtà quotidiana.

Cagnaccio di San Pietro, Contemplazione, 1929, Collezione della Fondazione Cariverona

A partire dal 16 maggio, il Mart dedica una mostra a Daniele Tamagni (1975–2017), figura atipica della fotografia contemporanea. A cura di Chiara Bardelli Nonino, Gabriele Lorenzoni e Aïda Muluneh, la mostra ripercorre la carriera dell’artista, noto per il suo impegno sociale e il suo approccio sovversivo al mezzo fotografico.

L’estate del 2025 si annuncia ricca di progetti. Tra i principali eventi, il Mart ospiterà la rassegna Trentino. Sguardi d’autore, curata da Denis Curti, una panoramica sulla fotografia che si concentrerà sul paesaggio e le tradizioni trentine. A Trento, la Galleria Civica proporrà il focus su Girolamo Ciulla, accanto a una doppia personale degli artisti Nebojša Despotović e Barbara De Vivi. Oltre alle mostre in programma, il Mart continuerà il suo impegno nella ricerca e nel dialogo con il pubblico attraverso progetti che coinvolgono l’Archivio del ’900 e la Casa d’Arte Futurista Depero.

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