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Città di rilevanza strategica cruciale nelle rotte commerciali internazionali, con il terzo porto più grande al mondo per quantità di merci scambiate, dopo quelli di Shanghai e Singapore, negli ultimi decenni Rotterdam è diventata anche un epicentro culturale di alto profilo, grazie a progetti – e investimenti – coraggiosi e ad alto impatto sul territorio, similmente a quanto accaduto in altre città europee, come Bilbao e Lione. Il Museo Boijmans Van Beuningen, attualmente in fase di ristrutturazione, è un esempio di questo approccio radicale. Con la sua collezione di opere di Rembrandt, Van Gogh, Rubens, Dalì, Bosch e Monet, il Boijmans ha contribuito a definire gli standard museali. Il Depot Boijmans Van Beuningen, inaugurato nel 2021, è il primo deposito d’arte completamente accessibile e ha dato il via allo sviluppo di una serie di progetti simili.
Completamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, Rotterdam fu ricostruita con un nuovo piano urbanistico, affidato all’architetto Willem Gerrit Witteveen. Da allora, è una città in costante ricostruzione e, nell’ambito di un ampio piano di investimenti a lungo termine nelle infrastrutture culturali, promosso dalla Fondazione Droom en Daad – istituita nel 2016 da Wim Pijbes, ex direttore del Rijksmuseum di Amsterdam – insieme al Comune, apriranno nei prossimi mesi due musei ambiziosi. Si tratta del Fenix, un museo internazionale dedicato al tema della migrazione, progettato dagli architetti cinesi MAD, e della nuova sede del Museo Nazionale della Fotografia, che si trasferirà in un edificio storico, risalente al 1903 e usato come magazzino per la conservazione del caffè brasiliano Santos.
Fenix, il nuovo museo di Rotterdam che ricorda le migrazioni
Diretto da Anne Kremers, il Fenix aprirà al pubblico il 16 maggio 2025 e avrà sede in un ex magazzino restaurato da Ma Yansong di MAD Architects, studio di architettura con sede a Pechino. Il progetto rappresenta il fulcro della rigenerazione dell’area portuale di Katendrecht, l’ex quartiere a luci rosse di Rotterdam e la più antica Chinatown del mondo. L’edificio di 16mila metri quadrati e risalente al 1923, un tempo fungeva da edificio per lo stoccaggio e le spedizioni per la Cina, gestito dalla Holland America Line, una compagnia olandese di trasporto merci e passeggeri.
La struttura architettonica del Fenix sarà caratterizzata dal Tornado, una scala a doppia elica organica e dinamica che sale dal piano terra e si sviluppa sul tetto fino ad arrivare a una piattaforma panoramica che si libra sopra la città. I visitatori potranno godere di una vista spettacolare sul fiume Maas e sull’Hotel New York, l’ex sede della Holland America Line.
Una serie di vasti spazi espositivi distribuiti sui due piani del museo ospiteranno la collezione permanente del Fenix e mostre, installazioni e programmi. La mostra inaugurale della collezione, All Directions: Art That Moves You, presenterà 150 opere d’arte e oggetti che spaziano dalla storia al contemporaneo. Tra gli artisti presenti, nomi come Francis Alÿs, Max Beckmann, Sophie Calle, Honoré Daumier, Jeremy Deller, Rineke Dijkstra, Omar Victor Diop, Shilpa Gupta, Alfredo Jaar, William Kentridge, Kimsooja, Laetitia Ky, Steve McQueen, Adrian Paci, Cornelia Parker, Gordon Parks, Grayson Perry, Ugo Rondinone, Yinka Shonibare, Alfred Stieglitz, Do Ho Suh, Bill Viola e Danh Vō. Ad accompagnare queste opere, una raccolta di ricordi personali degli abitanti di Rotterdam incentrati su storie individuali di migrazione.
Una nuova sede per il Museo Nazionale della Fotografia
Il Museo Nazionale della Fotografia si trasferirà in un magazzino recentemente restaurato nel cuore della storica zona portuale di Rotterdam. L’edificio fornirà una nuova sede all’avanguardia per la collezione nazionale di oltre 6,5 milioni di immagini fotografiche. Il Museo sarà inaugurato nella seconda metà del 2025 e comprenderà, su otto piani, ampi spazi espositivi, una libreria e una biblioteca di fotografia, un centro educativo, spazi per la comunità, un caffè, una camera oscura per fotografi professionisti e dilettanti e un ristorante sul tetto con vista panoramica sullo skyline di Rotterdam.
Le pareti di vetro consentiranno ai visitatori di osservare la collezione e gli spazi “dietro le quinte” degli atelier, con gli specialisti al lavoro su progetti di restauro e conservazione. La collezione presenta una documentazione in continua crescita della storia fotografica olandese, dal primo dagherrotipo del 1842 alle stampe di alcuni dei più interessanti fotografi contemporanei, come Dana Lixenberg, Erwin Olaf e Jaya Pelupessy, oltre a 175 archivi fotografici di rinomati fotografi olandesi come Ed van der Elsken, Augusta Curiel, Cas Oorthuys e Esther Kroon.