24 novembre 2004

decibel_talenti laterali Intervista a Terre Thaemlitz

 
Colto e raffinato, Terre Thaemlitz è uno degli artisti più affascinanti del panorama contemporaneo. Intervistato dopo il suo spettacolo al Palladium di Roma prova a spiegarci la sua produzione. Tra musica, politica, cinema, letteratura, teorie culturali. Ed una profonda capacità di interpretare il nostro tempo…

di

Che tipo di formazione hai avuto?
Al college ho studiato pittura ma dopo un po’ la questione mi annoiava e ho iniziato ad interessarmi alla musica. Ho comunque terminato il college e poi mi sono spostato a New York.

Quali sono le corrispondenze tra il tuo interesse nelle teorie di genere e dell’identità e la tua produzione musicale così varia negli stili?
Dal momento che ogni genere è semplicemente un artefatto culturale ho sempre preferito un approccio per così dire tangente a delle etichette precise. In ambito musicale ciò ha mi ha portato ha considerare solamente l’aspetto emozionale di un lavoro e quindi ad esplorare generi diversi come l’house, l’eletropop o progetti più elettroacustici senza particolare cura degli stereotipi di genere tipici.

Nel tuo ultimo lavoro Lovebomb hai analizzato numerosi aspetti semantici della parola amore. È possibile definirlo anche come lavoro politico?
Sicuramente c’è un’idea politica. Il mio intento era di mostrare come la parola amore sia qualcosa di culturalmente definito e che nelle sue varie espressioni non abbia nulla per così dire di naturale. Decostruendone il significato volevo dimostrare come anche un termine legato alla sfera delle emozioni più profonde non sia altro che un prodotto della società che lo utilizza e può servire a giustificare cose orribili

terre thaemlitz
La tua strumentazione è quasi totalmente digitale. È una scelta specifica o è solo che ti trovi meglio con il computer?

Per il mio progetto elettroacustico utilizzo il computer mentre per i progetti più dance utilizzo anche strumentazioni MIDI. In generale utilizzo numerosi software secondo un mio approccio alla materia. Vedi, se vuoi utilizzare max/msp per me va bene tranne se anche questo non si trasforma in un cliché da rispettare per essere accolti nella comunità di musicisti elettronici. C’è il rischio che tutto suoni uguale se il programma utilizzato è lo stesso anche tra artisti diversi. Io penso che come la mia stessa vita sia distante da facili attribuzioni di significato anche la musica che produco debba esserlo.

Cosa pensi dei tanti artisti che provano a fare qualcosa di culturalmente diverso rispetto alla possibilità di raggiungere un’audience più ampia? C’è una scappatoia al rischio di una probabile autoreferenzialità?
Questo è una sorta di falso problema. L’importante per me è avere un effetto sulla soggettività di chi ascolta e vede i miei lavori. Proprio riguardo l’autoreferenzialità ti ho detto prima quella cosa su max/msp. Non credo che l’importante sia se chi utilizza quel programma vede come io lo utilizzo. Molto più importante è la reazione emotiva dei soggetti coinvolti. Attento però, ti parlo di soggettività e non di individui perchè anche l’individualismo è a mio parere un’ideologia. Anche se mi pongo al di fuori di ogni gruppo rivendicando la mia autonomia lo sto facendo in opposizione a qualcos’altro e questo rientra in quegli artefatti culturali che cerco di decostruire.

Non credi che in determinati momenti storici una forte identità sia servita per raggiungere alcuni obiettivi? Penso ai movimenti fortemente identitari come quello operaio o dei diritti civili o dei gay e lesbiche…
Sicuramente si. Vedi, io rispetto la scelta di chi decide di aderire a degli ideali e lotta per il raggiungimento di determinati obiettivi. Tuttavia la mia visione è più cinica poiché penso che alla fine anche queste persone perdono di vista che la loro ideologia è qualcosa di culturalmente determinato e non un dato di natura. Definirsi in contrapposizione a qualcos’altro è comunque un modo di riconfermare gli steorotipi dominanti. Proprio l’approccio tangente è l’unico modo di uscire e non lasciarsi imbrigliare.

terre thaemlitz
Sempre a proposito di lovebomb è molto chiaro il tuo interesse a svelare le distinzione di razza, sesso e altro. Com’è la situazione in America riguardo questioni razziali?

È stata ridotta a una lotta tra bianchi e neri in cui ora, grazie a MTV, essere nigga è diventato cool. A me personalmente fa sorridere questa cosa se poi penso che la maggioranza della popolazione è ispanica e loro non hanno alcuna rappresentazione mediatica, per non parlare di chi ha una sessualità non etero. Il paese è sostanzialmente bigotto. Pensa che io vengo da una famiglia cattolica che in America sono le famiglie più liberali. La questione bianca e nera si è risolta a colpi di videoclip su MTV. Il movimento gay e lesbo all’inizio del decennio scorso sembrava promettere bene solo che ultimamente si sono interessati a rivendicazioni concrete come il matrimonio, la possibilità di adottare… tutte cose giustissime per carità ma che, come ti ho detto prima, non mi interessano molto.

Sei stato influenzato da artisti in particolare o semplicemente da una passione per le sonorità elettroniche di diverso tipo?
Anche la mia passione per l’elettronica è legata alla mia esperienza di vita in uno sporco stato del Sud. Il rock’n’roll, la musica fatta con le chitarre, era quello che ascoltavano i ragazzi bianchi che mi picchiavano!!! Così è iniziata la mia passione per l’eletropop, Kraftwerk in particolare, che mi ha poi portato ad appassionarmi a tutta la musica elettronica.

bio
Nato nel Minnesota e cresciuto nel Missouri, Terre Thaemlitz si stabilisce a New York a metà degli anni ottanta per seguire i corsi di arte della Cooper Union. Subito distratto dalla scena house dei club newyorkese diventa un Dj molto apprezzato sebbene il suo interesse a coniugare le sonorità house con altre più complicate lo porta a difficili rapporti con i club promoters. Da qui la scelta di dedicarsi alla sua personale produzione musicale che lo ha portato attraverso i numerosi generi dell’elettronica contemporanea fino a comporre lavori elettroacustici come il suo ultimo CD Lovebomb. Conosciuto anche come Chugga e Dj Sprinkle è il fondatore dell’etichetta Comantonse è a tutt’oggi uno degli artisti più rappresentativi del nostro tempo.

un ringraziamento speciale a Eleonora Trani

discografia essenziale
2004 Lovebomb, Mille Plateaux
2003 Chugga A Big 7 Inch, Klanggallerie
2002 Oh No! It’s Rubato, Mille Plateaux
2001 Dj Sprinkles Bassline89, Comatonse Recordings
2000 Interstices, Mille Plateaux
2000 Fagjazz, Comatonse Recordings
1999 Love for Sale, Mille Plateaux
1997 G.R.R.L, Comatonse Recordings
1995 Soil, Istinct Ambient

link correlati
Tebbe Tubbitz – Terre Thaemlitz Official Homepage
MTV.com – Terre Thaemlitz

emiliano barbieri

decibel – Sound Art e musica elettronica è un progetto editoriale a cura di marco altavilla

[exibart]



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