13 dicembre 2019

Arto Lindsay: la performance sonora per Pirelli Hangar Bicocca, Milano

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Questa sera al Pirelli Hangar Bicocca l'unica data della performance sonora di Arno Lindsay concepita per la mostra di Daniel Steegmann Mangrané, in corso fino al 19 gennaio

Arto Lindsay Pirelli Hangar Bicocca Milano
Arto Lindsay, courtesy l'artista

Questa sera al Pirelli Hangar Bicocca, a Milano, un evento straordinario: alle 21.00 Arto Lindsay (1953, Richmond, Stati Uniti) presenta We are close to the window, il nuovo progetto sonoro, a cura di Pedro Rocha, concepito per la mostra “A Leaf-Shaped Animal Draws The Hand” di Daniel Steegmann Mangrané, a cura di Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli.
L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti, e alle 20.00 inzierà la registrazione degli accessi.

La performance per Pirelli Hangar Bicocca

«La performance sonora, che si svolge all’interno della mostra, vede Arto Lindsay eseguire composizioni per voce e chitarra, il cui suono si disperde attraverso lo spazio espositivo grazie a sei altoparlanti posizionati in coppie, che fungono quasi da protagonisti della performance. I suoni della chitarra e della voce li attraversano, soffermandosi in punti differenti, e suggeriscono nuove modalità di ascolto della musica e delle parole. Il progetto si snoda tra la materialità degli strumenti e degli amplificatori e l’immaterialità del suono, in dialogo con la ricerca di movimento e di levità delle opere di Steegmann Mangrané», ha anticipato Pirelli Hangar Bicocca.

Arto Lindsay e la scena artistica

Linday, uno dei principali esponenti della no wave, nel corso della sua carriera ha collaborato con «Dominique Gonzalez-Foerster, Vito Acconci, Matthew Barney e Rirkrit Tiravanija, il regista teatrale Heiner Müller e il White Oak Dance Project di Michail Baryšnikov», ha ricordato l’istituzione nel comunicato stampa.
«Dopo numerose partecipazioni al carnevale in Brasile, nel 2004 Arto Lindsay ha cominciato a mettere in scena delle proprie parate, facendo ampio uso di sound system personalizzati le sue performance sono state presentate alla Biennale di Venezia e a Performa a New York».
Lindsay, inoltre, «ha prodotto dischi di numerosi artisti del suono tra cui Caetano Veloso, Gal Costa, Marisa Monte, David Byrne e Waldemar Bastos. Nel corso della sua carriera ha collaborato con musicisti come Ryuichi Sakamoto, Brian Eno, Laurie Anderson, gli Animal Collective, Cornelius».

«Arto Lindsay, nato negli Stati Uniti, è cresciuto in Brasile durante il periodo di massimo splendore del movimento Tropicália negli anni Sessanta e da più di quattro decenni si pone al crocevia di stili, pratiche musicali e discipline artistiche. È stato fra i principali esponenti del movimento no wave sviluppatosi a New York alla fine degli anni Settanta, ha formato i DNA e ha poi dato vita ai Lounge Lizards. È rimasto una figura di spicco sulla scena newyorkese durante gli anni Ottanta e Novanta come leader degli Ambitious Lovers, noti per la loro musica pop intensamente sovversiva e per le contaminazioni di stili americani e brasiliani. Da allora ha cominciato a pubblicare dischi come solista esplorando samba, bossa nova e interpretando in chiave personale altre forme musicali brasiliane», si legge nel comunicato stampa.

Arto Lindsay tra musica e cinema

Protagonista della scena musicale e artistica più all’avanguardia, Lindsay è apparso anche in diversi film, come attore non protagonista. Lo si trova, ad esempio, in un cameo in Cercasi dispertamente Susan (1985), il debutto di Madonna come attrice protagonista, e a suonare la chitarra nel film conosciuto come Dowtown 81, il cui titolo è New York Beat Movie (1981), diretto da Edo Bertoglio, dedicato alla scena artistica e musicale dell’East Village, basato sulla storia di Jean Michael Basquiat, in cui recitano Basquiat stesso, e Debbie Harry, front woman dei Blondie, e molti altri.

Il suo brano Too Many Mansions è nella colonna sonora del film Kiss Daddy Goodnight (1987), arrivato in Italia come Laura, il debutto cinematografico di Uma Thurman, che qui recita con Steve Buscemi.

Arto Lindsay
We are close to the window
A cura di Perdro Rocha
Progetto per la mostra “A Leaf-Shaped Animal Draws The Hand” di Daniel Steegmann Mangrané.
Performance sonora: 13 dicembre 2019, alle 21.00 (ingresso libero, fino a esaurimento posti)
All’interno della mostra in corso:
Daniel Steegmann Mangrané. A Leaf-Shaped Animal Draws The Hand
Fino al 19 gennaio 2020

Pirelli Hangar Bicocca
Via Chiese 2, Milano
Orari apertura mostre: dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 22 (chiuso dal lunedì al mercoledì)
www.pirellihangarbicocca.org, info@pirellihangarbicocca.org

 

 

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