08 aprile 1999

17/18 e 24/25 aprile 1999 Visite di Primavera Toscana

 
L'altra Toscana, quella spesso trascurata dai tradizionali itinerari turistici che riportano ai soliti percorsi, alle stesse città, sulle medesime strade, nei soliti musei

di

“Visite di primavera”:

un viaggio alla ricerca dell’altra Toscana, quella spesso trascurata dai tradizionali itinerari turistici che riportano ai soliti percorsi, alle stesse città, sulle medesime strade, nei soliti musei.

L
a Toscana è molto più ricca e varia di quanto
l’immagine stereotipata dei suoi monumenti-simbolo non lasci indovinare: c’è una ricchezza diffusa in ogni parte del suo territorio, frutto della vita e della cultura assai variegata delle sue città, dei suoi borghi e delle sue genti.
Questa Toscana offre in aprile cinquanta occasioni di visita a palazzi, giardini, chiese, teatri, musei, parchi, siti archeologici, antiche fabbriche e castelli: una rassegna diversificata di forme architettoniche e di testimonianze storiche che ben rappresenta la realtà regionale.

A
ccanto a luoghi che si aprono al pubblico per la
prima volta, a restauri appena ultimati che hanno restituito i monumenti al loro antico splendore, si potranno visitare anche cantieri in piena attività:
un’occasione davvero unica per verificare “sul campo” l’entità dei lavori necessari a ripristinare un palazzo storico “il Palazzo Ducale di Lucca” o a riconvertire edifici adibiti anticamente ad attività produttive in strutture museali (gli ex Macelli di Pisa e la Cartiera di Pietrabuona a Pescia).

L
e “Visite di primavera” sono un’occasione per conoscere meglio la regione in cui abitiamo e di cui spesso sottovalutiamo le ricchezze con le quali siamo abituati a convivere. Sono anche un’opportunità per riscoprire la straordinaria cacapacità della Toscana di proporsi fin dal Medioevo come crocevia di etnie e di civiltà, basti pensare per esempio alla Sinagoga di Siena che ricorda la presenza ebraica nella città fin dal Trecento o ai castelli della Lunigiana, sorti come fortezze difensive e presto divenuti stazioni di viaggio e luoghi di scambio e d’ incontro.

E’
da questa realtà multiforme che nasce quel profilo della cultura toscana come frutto di conflitti e contaminazioni:
un’identità di cui queste visite di primavera si propongono di mettere in luce le differenti radici originarie, ritrovando sngolari e inaspettati percorsi
dell’antica vocazione toscana alla multiculturalità.

C
osì nella mappa eterogenea di architetture e di ambienti pensati e costruiti dalle genti toscane nel vissuto dei secoli, restano impressi segni e testimonianze di ingegno, di lotta, di operosità, di accoglienza e di progresso.

S
u questa eredità di patrimoni e di valori stanno oggi lavorando le comunità della regione per elaborare e realizzare nuovi progetti di crescita culturale e di sviluppo economico, capaci di contribuire alle politiche di coesione dell’Unione Europea con interventi e cantieri da avviare entro il 1° gennaio 2000.

I
nvitiamo tutti i cittadini a riscoprire i territori, i monumenti, e gli ambienti aperti alle visite di primavera per poter ritrovare la trama di emozioni, memorie, identità e progetti: risorse che ci aiutano oggi a percorrere i sentieri innovativi dello sviluppo regionale.

D
esideriamo infine ringraziare i Comuni, le Province, le Soprintendenze, le Università, la Conferenza Episcopale Toscana, La Fondazione Scienza e Tecnica, l’Associazione Dimore Storiche e tutti gli altri enti e le persone che hanno reso possibile questa iniziativa.

Marialina Marcucci
Vicepresidente della Regione Toscana

Franco Cazzola
Assessore alla Cultura della Regione Toscana

Elenco degli appuntamenti

[Exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui