17 giugno 2022

A Collelongo, apre al pubblico la casa museo di Luciano Ventrone

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Nel cuore del Parco Nazionale dell’Abruzzo, un esclusivo percorso culturale all’interno della casa studio di Luciano Ventrone, il “Caravaggio del XX secolo"

Foto ©Miranda Gibilisco

A Collelongo, sabato 18 giugno, aprirà per la prima volta al pubblico la casa studio di Luciano Ventrone, il “Caravaggio del XX secolo”. Grazie alla forte motivazione della Fondazione Luciano Ventrone e Miranda Gibilisco ETS e alla collaborazione con le istituzioni locali, è stato possibile realizzare un progetto che permetterà di aprire per la prima volta le porte della casa dove l’artista visse e operò tra il 1994 e il 2021, un’iniziativa che costituirà un’azione concreta per il rilancio del territorio abruzzese attraverso la cultura. «L’apertura della Casa-Museo di Luciano Ventrone è un momento molto importante che la nostra comunità. È un segnale concreto di rinascita attraverso la cultura e le arti visive, un’opportunità unica per il nostro paese», ha dichiarato il sindaco di Collelongo, Rosanna Salucci.

Foto ©Miranda Gibilisco

Un allestimento studiato nel minimo dettaglio accompagnerà il visitatore alla scoperta del vastissimo e straordinario lascito dell’artista, comprendente numerosi capolavori inediti, e contemporaneamente presenterà un museo che è anche uno spazio di ricerca e di mediazione culturale, di sviluppo delle attività didattiche, nonché di divulgazione dell’arte contemporanea. A questo proposito, il sindaco Salucci ha riconosciuto che «La Casa-Museo di Luciano Ventrone si candida a essere uno straordinario polo della contemporaneità in un gioiello di archeologia, storia e natura come la nostra municipalità».

Un progetto ad ampio raggio dunque che, grazie al coinvolgimento degli enti locali, si è prefissato l’obiettivo di imporsi come un hub culturale connesso con il territorio della provincia di L’Aquila, forte di un programma di visite guidate (solo su prenotazione) che permetterà al pubblico di partecipare a iniziative e attività educative, corsi di pittura e progetti di residenze d’artista.

Foto ©Miranda Gibilisco

Luciano Ventrone e la residenza di Collelongo

La Casa-Museo di Collelongo, un piccolo paese montano nella provincia di L’Aquila, immerso nel Parco Nazionale d’Abruzzo, raccoglie e presenta al pubblico il lavoro eseguito dall’artista romano, scoperto per primo da Federico Zeri, il quale paragonando Luciano Ventrone a Caravaggio definì le sue nature morte “sapientemente violente”; proprio nel suo atelier di Collelongo l’artista eseguì le tele con frutta e ortaggi, che lo avrebbero reso celebre in tutto il mondo. «La Casa-Museo di Luciano Ventrone esalta il suo universo caleidoscopico e sperimentale», ha affermato la vedova Miranda Gibilisco, Presidente della Fondazione Luciano Ventrone e Miranda Gibilisco ETS, «Una visione dell’arte a 360 gradi, uno stile personalissimo sintetizzabile nella formula “forma + colore = luce”, sorprendentemente attuale».

Foto ©Miranda Gibilisco

La casa che negli anni ’90 l’artista romano adibì a studio fu per Ventrone una fucina, un laboratorio dove sperimentare strade ormai poco battute dalle arti visive: su un enorme tavolo – oggi presente in mostra – al di qua di ampie vetrate che aprono la visuale sugli Appennini, Luciano Ventrone realizzò le stesse opere esposte. Per questo, la visita alla Casa-Museo di Collelongo permetterà al pubblico di assaporare la vita dell’artista, di ripercorrere sessant’anni di ricerca artistica e di comprendere la genesi dei suoi quadri: un’intensa ricostruzione non solo dei luoghi in cui ha vissuto, ma anche delle sensazioni e delle riflessioni di Luciano Ventrone.

Le opere in mostra

L’apertura il prossimo 18 giugno della Casa-Museo di Collelongo determinerà un’esperienza unica per quanto riguarda la presentazione al pubblico di opere inedite, tra cui quella intitolata Lago di Thun, realizzata da Ventrone all’età di quattordici anni, ma in cui è già evidente il precoce approccio alla ricerca compositiva e la padronanza nell’uso dei colori; nella stessa sede verrà esposta anche Galassie, l’ultimo lavoro dell’artista, morto prima di potervi apporre la firma.

Poi la grande tela con una natura morta in anamorfosi (un inganno ottico comprensibile solo con l’uso di uno specchio), già esposta negli anni ’80 presso la galleria Il Gabbiano di Roma e da poco rientrata nella collezione della Fondazione; le opere ispirate al mondo della fantascienza di Asimov e Kubrick, eseguite negli anni ’70; e infine i bozzetti, gli schizzi e gli studi di alcune delle più celebri opere che Ventrone ha dedicato al confronto con Caravaggio.

Alle opere pittoriche dell’artista, fa da corollario alla visita alla Casa-Museo di Luciano Ventrone una raccolta di lavori fotografici di Miranda Gibilisco, più di 30mila scatti di vedute paesaggistiche raccolte durante i viaggi che la coppia eseguì in tutto il mondo, nonché moltissime testimonianze della vita passata a fianco dell’artista.

La Casa-Museo di Luciano Ventrone è visitabile su appuntamento.

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