17 luglio 2020

Tra la spiaggia e il web, si apre la lunga notte di Demanio Marittimo

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La decima edizione di Demanio Marittimo si svolgerà sulla spiaggia di Senigallia e su una piattaforma web, lungo la notte tra il 17 e il 18 luglio

Demanio Marittimo KM 278, 2014

Non potrebbe esserci contesto più adatto di una spiaggia, per provare ad abbozzare la prima forma concreta di un pensiero, un’idea, una suggestione. E dalla sabbia del KM-278 di Marzocca, frazione di Senigallia, riparte la decima edizione di Demanio Marittimo, la manifestazione che, dal tramonto all’alba, ci accompagna attraverso i linguaggi e le espressioni della contemporaneità. L’appuntamento è curato da Cristiana Colli e Pippo Ciorra, promosso dalla rivista MAPPE, Gagliardini Editore, e dall’Associazione Demanio Marittimo.Km-278, con la collaborazione del MAXXI, del Comune di Senigallia e della Regione Marche. Un decimo anno, dunque, che ricade in una circostanza tanto critica quanto potentemente immaginativa e, per questo, la notte delle arti di Demanio Marittimo, tra il 17 e il 18 luglio 2020, si svolgerà su una doppia modalità, estendendosi dalla spiaggia di Marzocca, con la sua fisicità “adriatica”, alla piattaforma digitale mappelab.it.

«Questo anno palindromo ci offre il silenzio siderale freddo della virtualità con la nostalgia del contatto caldo interdetto dal distanziamento. In questo desiderio paradossale si colloca il palinsesto della decima edizione, con la forza del rito che connette la dimensione documentaria col dialogo che si rinnova. Al centro uno schermo totemico, l’intimità pubblica che si fa reperto, menhir, piattaforma curatoriale, drive in, installazione. Così la trasmissione al mondo è il device intimo tra le mani, il gate da remoto nei paesaggi senza confine dell’etere, la contemplazione sul fronte mare come esperienza della prossimità. Una nuova ennesima edificazione, fedele al tempo circolare che consegna all’alba la più ardita delle prospettive, e alla spiaggia adriatica la permanenza dello spazio pubblico come hub culturale per la comunità che viene», ha spiegato Cristiana Colli.

Demanio Marittimo KM 278, 2018

I momenti di Demanio Marittimo 2020

Si partirà allora dalla storia di questi dieci anni, ricordando protagonisti e momenti, accogliendo poi nuovi ospiti con i quali intessere le fila di un nuovo discorso. Da Seascape/Borders, cura di Davide Quadrio e con opere video di Joāo Penalva, Yang Zhenzhong, Olivo Barbieri, Sophie Calle, Lawrence Abu Hamdan, Alessandro Sciarroni, all’installazione site specific di Oliviero Fiorenzi, dai dispacci dal progetto Linea 1201 di Angelo Bellobono, attualmente in viaggio sulla dorsale appenninica, all’incursione nella filiera dell’arte con la celebrazione dei 30 anni di Galleria Continua e l’entrata nei luoghi più emblematici del network Hauser & Wirth. Spazio all’architettura, con Lucy Styles, vincitrice di YAP 2020 e protagonista dell’installazione del MAXXI, Margherita Guccione, Direttore Generale Creatività Contemporanea, e i giovani vincitori del Concorso di Allestimento di DMKM278, che sarà realizzato nel 2021.

Oliviero Fiorenzi, Segnali, 2019

I vari momenti si susseguiranno tra la spiaggia, dove sarà installato un grande schermo monolitico, e la piattaforma mappelab.it, aumentata per questa trasmissione speciale. Ma la riflessione sarà tutta orientata verso lo spazio pubblico e in direzione di una messa in crisi delle tradizionali modalità di relazione.

«Anche in questo anno difficile abbiamo pensato che era importante ribadire la nostra presenza fisica, seppur ridotta, sulla spiaggia, intesa come luogo dove si intrecciano le relazioni tra le persone, tra le persone e i luoghi, tra idee e spazio. Più degli altri settori, la cultura, le arti, la formazione, hanno disperatamente bisogno che l’interminabile discussione sulle modalità post-COVID passi almeno per un momento in secondo piano e che si torni allo scambio “in presenza” dove il valore è immateriale e il modo di produrlo “relazionale”. Pur intrecciandosi con la tecnologia e la vita digitale, Demanio 10 si assume il compito di accompagnarci verso un ritorno all’“avvicinamento sociale”, soprattutto se sostenuto dalla forza delle idee e dalla voglia di fare comunità», ha commentato Pippo Ciorra.

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