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Educazione sentimentale al mistero della vita, lo spettacolo di Andrée Ruth Shammah
Teatro
«Dietro a una porta chiusa ci sono sempre due storie, quella che è davvero accaduta e quella che può essere solo immaginata». Inizia così Lezione d’amore – Sinfonia di un incontro, il nuovo spettacolo di Andrée Ruth Shammah scritto in collaborazione con Federica di Rosa, con protagonista Milena Vukotic, liberamente ispirato al romanzo Madame Pylinska e il segreto di Chopin di Éric-Emmanuel Schmitt, in scena al Teatro Franco Parenti di Milano fino al 18 maggio.
Milena Vukotic – Premio alla Carriera ai David di Donatello, protagonista della storia del cinema, del teatro e della televisione italiani – festeggia 90 anni interpretando i panni di Madame A, un’insegnante di musica nota per essere stata un tempo una grande artista. Sul palco incontra il Giovane Svogliato, un ragazzo fragile e inquieto spedito dalla madre a prendere lezioni di pianoforte, qui interpretato da Federico De Giacomo, giovane rivelazione nello spettacolo Chi come me diretto dalla stessa Shammah.

Un incontro tra due generazioni legate dall’universale mistero della vita e dell’amore. Una serie di “movimenti” dentro cui si viene guidati dalla voce e dalla presenza del narratore Andrea Soffiantini che, insieme alla scena e alle luci di Gianni Carluccio, ci trasporta in uno spazio intimo, quasi metafisico, arricchito dai video di Luca Scarzella che creano confini tra dentro e fuori, proiettando paesaggi esterni e i protagonisti a spasso per Parigi, dove la pièce è ambientata. Un candido tulle bianco apre e chiude la scena di un’elegante casa abitata da un gatto, Fleur, con cui Madame A spesso dialoga. Ai lati un pianoforte, una scala a chiocciola, libri, ricordi, pistacchi e tanti sogni ancora da realizzare.
Due biografie così diverse e lontane nel tempo si connettono al ritmo di lezioni di musica che scandiscono le partiture di un viaggio che diventa presto poesia e fa bene all’anima – come solo il teatro può. Incontri e scontri tra fiori e misteriosi insegnamenti impartiti da Madame A; tra note e letteratura, sentimenti e disagi esistenziali, toccando “tasti” ogni volta diversi, tra inquietudini del passato e inadeguatezza del presente.
Lo spettacolo è diviso in dieci “sedute” durante le quali Madame A accompagna il Giovane apatico a spasso per un mondo fantastico, verso la passione e l’ascolto della propria sinfonia interiore. Dritto verso la libertà e la capacità di «Cogliere fiori senza far cadere le gocce di rugiada», per intuire la delicatezza necessaria a suonare ciò che si è imparato ad ascoltare. «Bisogna avere i sensi spalancati, dedicare tempo a sentire», dice Madame A.
Lentamente i due protagonisti si ritrovano ad abitare una dimensione parallela che va oltre le lezioni di musica, uno spazio che si allarga diventando amore, rinascita, morte e ancora rinascita. «Si cerca sempre la luce quando si è conosciuto il buio», sa bene lei che ha insegnato nelle Accademie più prestigiose e che all’età di 90 anni non ha più paura dell’ignoto. Una relazione inaspettata che, tra musica e silenzi condivisi, dubbi e riflessioni, si trasforma in una profonda educazione sentimentale, un’educazione alla vita e alla sua fine.

Shammah scrive e dirige una lezione d’amore che stiamo tutti, ancora, cercando di imparare. Nel frattempo, godiamo del teatro, delle emozioni collettive, ma soprattutto celebriamo le sinfonie che sanno d’amore.
Lo spettacolo si inserisce nella rassegna culturale La Grande Età dedicata al racconto di un nuovo approccio alla longevità. Un ricco calendario di spettacoli teatrali, danza, incontri e laboratori in partnership con Fondazione Ravasi Garzanti.