23 maggio 2003

fino al 19.VII.2003 Quattroventi Manciano (gr), sedi varie

 
Nel 2002 si trattò di un tentativo. Riuscito. Oggi è una certezza: il 17 maggio scorso ha aperto i battenti una delle manifestazioni di arte pubblica più interessanti degli ultimi anni. Nel territorio e sul territorio…

di

Alimentare un turismo attento ed esigente, in cerca di tradizione, storia e cultura. Creare sinergie tra passato e presente, attraverso la commistione di più elementi, primo tra i quali l’arte contemporanea. Questi sono gli obiettivi dell’agguerrito Rossano Galli, sindaco di Manciano, piccolo comune nel cuore della Maremma. Ed anche quest’anno sembrano esser stati raggiunti.
Con più di 150 aziende aderenti al progetto, un complesso programma di eventi culturali che intreccia musica, teatro e percorsi enogastronomici, ha aperto i battenti la seconda edizione di Quattroventi. Al suo interno, come lo scorso anno, la parte del calovski leone per l’esposizione d’arte contemporanea, curata dalla bolzanina Letizia Ragaglia.
Anche quest’anno undici artisti sono stati chiamati a “vivere” il territorio, convivendo con i suoi abitanti ed i loro racconti, le abitazioni ed i vicoli del paese, la straordinaria quanto inquietante bellezza del suo paesaggio. Ognuno ha scelto un tema, un luogo, una storia sulla quale lavorare, nel pieno rispetto del concetto portante dell’intera manifestazione: nutrimenti da intendere, come sottolinea la stessa curatrice, “nel suo senso più ampio, come arricchimento spirituale ed intellettuale”.
Eccellente il lavoro del macedone Yane Calovski nell’ex dopolavoro ferroviario. Attraverso un sistema di proiezioni basato sul principio della camera oscura, Calovski porta il visitatore ad un’inedita percezione del paesaggio esterno, resa ancor piùRobert Pettena suggestiva nella sua condizione ottimale, la totale assenza di luce; Florian Gottke e Govinda Mens hanno invece scelto di operare en plein air, in un terrazzamento al centro del paese. Il muro di pietra e gli alberi sono stati ricoperti da fogli d’alluminio che creano uno straordinario giochi di riflessi, regalando una nuova ed insolita visione del quotidiano. Dal sapore ironico e ludico l’opera del giovane Robert Pettena che ha “costretto” i componenti della banda di Manciano ad eseguire un brano musicale in pompa magna, completamente immersi nella fontana della piazza comunale. L’artista fiorentino in un altro lavoro documentato da un video ha intimato il bibliotecario del paese ad “eliminare”, a mezzo sega elettrica, una pila di libri. Perfettamente in linea con lo spirito della manifestazione la romana Geagottke-mens Casolaro che ha realizzato delle “cartoline personali”, nate dall’incontro con i ricordi e le emozioni degli abitanti del luogo, dalla piccola strada dietro ai giardini pubblici ai vicoli dietro piazza Garibaldi, dalla scalinata di una comune abitazione alla porta sbarrata di un piccolo bar; provoca invece un’insolita emozione l’ex bottega del corniciaio, restituita a nuova vita grazie all’intervento della tedesca Friederike Feldmann. A quelle che sembrano delle vere e proprie cornici di cioccolato (in realtà realizzate in silicone dipinto) l’artista ha affiancato un montaggio di alcune sequenze del film “l’Amico americano” di Wim Wenders (il cui protagonista è un corniciaio). Infine, d’impatto il lavoro di Robert Pan, che ha utilizzato un’anticaGea Casolaro cantina di Montemerano (frazione a 6km da Manciano), ricoprendone interamente il pavimento con solfato di rame (necessario alla conservazione del vino) di color azzurro intrecciandovi sopra dei fili di luminose fibre ottiche, a sorreggere due calici colorati.
Ma non finisce qui: passeggiando tra i vicoli sarete attratti dall’insolito sonoro di alcuni citofoni-radioline camuffati sui muri del paese e dall’andamento ossessivo di un video con un mazzo di fiori come protagonista (entrambi i lavori sono della coppia Pantani-Surace), passeggerete sul piccolo tappeto di fiori realizzato dall’artista torinese Monica Carocci o potrete vedere ciò che rimane della predica della Trancia, messaggera di Bellezza e seguace della misteriosa Greta Frau

articoli correlati
A Manciano la prima edizione di Quattroventi

paola capata
vista il 17 maggio


QUATTROVENTI
dal 17 maggio al 19 luglio, www.comune.manciano.gr.it, biblioteca@comune.manciano.gr.it, 0564625344, ufficio stampa: maggiori@mnitalia.com, ruiz@mnitalia.com , a cura di Letizia Ragaglia. Ideazione: Maurizio Cont

[exibart]

1 commento

  1. Complimenti per la bellissima iniziativa “Quattro venti”. E’ stato stampato un catalogo? Come si potrebbe fare per averne una copia?
    Sono un artista e vivo in Calabria. Sono molto interessato alla cosiddetta arte relazionale e per un periodo ho frequentato artisti che condividevano lo stesso interesse. Ho dato vita, nel 1998, ad una rassegna di arte contemporanea dal titolo “Ospiti: metafora di una profezia”. Cosi’ artisti di rilievo internazionale come: Cesare Pietroiusti,Eva Marisaldi, Stefano Arienti, Giulia Caira,Bruna Esposito,Josephine Sassu e Giuseppe Mazzi o Massi, si sono succeduti in sette appuntamenti nella mia abitazione-studio.La rassegna è si è rivelata un evento eccezionale in considerazione del fatto che molti di loro sono entrati nelle scuole elementari del posto. Hanno insegnato ai bambini la progettazione e la realizzazione di opere d’arte. In questi giorni sto mettendo a punto il calendario di Ospiti seconda edizione 2004. Nel 1999 Herald Szeeman, direttore della Biennale di Venezia decide di invitare il gruppo di arte relazionale “Oreste” alla 48° edizione. E’ stato un successo.
    Comunque accludo alla presente il mio indirizzo, la mia e-mail, il mio numero di telefono per saperne di più sulla edizione di “Quattro venti” 2004.
    Per il momento cordiali saluti e buon lavoro.
    Alfredo Granata.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui