22 gennaio 2025

Donald Trump vuole un’architettura classica per gli edifici pubblici

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Beautiful Architecture Order: il neopresidente Donald Trump ha reintrodotto l’ordinanza che impone uno stile classico e pre modernista per i nuovi edifici pubblici degli Stati Uniti

Veduta aerea del Lincoln Memorial

L’uscita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la reintroduzione della pena di morte federale e un piano da 500 miliardi di dollari per l’intelligenza artificiale. E poi, l’autorizzazione alle retate di immigrati clandestini in scuole, chiese e ospedali, lo stop ai parchi eolici e il via libera alle trivellazioni petrolifere. Tutto questo e molto altro ancora e sono solo le prime ore di Donald Trump come 47mo Presidente degli Stati Uniti d’America, un mandato solennemente iniziato con il saluto nazista di Elon Musk al pubblico presente a Washington durante la cerimonia di insediamento. E spunta anche l’ordine esecutivo di privilegiare gli stili “classici” per gli edifici governativi, una politica già adottata durante il suo primo mandato.

L’ordinanza, intitolata Beautiful Federal Civic Architecture, punta a promuovere un’architettura civica che ispiri, secondo la sua formulazione, «l’ammirazione del pubblico». Tuttavia, quando fu proposta per la prima volta nel 2020, aveva suscitato forti critiche nel mondo dell’architettura statunitense. Molti professionisti avevano interpretato la misura come un’imposizione stilistica, considerandola un tentativo di legare gli edifici pubblici a ideali nazionalisti e a una visione regressiva della cultura architettonica. Nel testo dell’ordinanza originale venivano esplicitamente citati il Brutalismo e il Decostruttivismo, come stili da non seguire per la realizzazione dei futuri edifici pubblici. Invece, tra gli esempi di architettura da seguire, la Second Bank of the United States a Philadelphia, il Pioneer Courthouse a Portland, il Thurgood Marshall United States Courthouse a New York City, oltre alla Casa Bianca, a Capitol Building e al Lincoln Memorial di Washington.

L’ordine del 2020 era stato poi revocato da Joe Biden all’inizio del suo mandato, nel febbraio 2021. «Annullando questo ordine, l’amministrazione Biden ha restituito alle comunità la libertà di scelta progettuale essenziale per progettare edifici federali che servano al meglio il pubblico. Ciò è fondamentale per il lavoro di un architetto e per ottenere edifici della massima qualità possibile», commentava all’epoca Peter Exley presidente dell’AIA – American Institute of Architects, la principale organizzazione professionale del settore negli Stati Uniti.

Il nuovo ordine, firmato insieme ad altri incentrati sul confine con il Messico, impone ai responsabili delle agenzie federali e alla General Services Administration, l’organizzazione che gestisce gli edifici e il patrimonio immobiliare federale, di fornire raccomandazioni entro 60 giorni per allineare l’architettura federale ai principi tradizionali, enfatizzando i progetti che «Rispettano il patrimonio regionale e si allineano con le tradizioni classiche americane», cioè con il neoclassicismo, lo stile georgiano, il revival greco, il gotico e altri stili precedenti alla corrente modernista.

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