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Collettiva #2: l’unione fa la forza
Arte contemporanea
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Florian Neufeldt installation view at Collettiva #2, 2022, Monitor Pereto Courtesy the artist and The Gallery Apart, Rome
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Federica Di Pietrantonio, installation view at Collettiva #2, 2022, Monitor Pereto Courtesy the artist and The Gallery Apart, Rome
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Florian Neufeldt installation view at Collettiva #2, 2022, Monitor Pereto Courtesy the artist and The Gallery Apart, Rome
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Federica Di Pietrantonio, installation view at Collettiva #2, 2022, Monitor Pereto Courtesy the artist and The Gallery Apart, Rome
Palazzo Maccafani a Pereto, sede extraurbana di Monitor, ospita fino al 22 ottobre Collettiva #2, che si pone come prosecuzione del discorso iniziato lo scorso giugno con Collettiva #1. L’idea di Paola Capata di portare le maggiori gallerie romane a incontrarsi, confrontarsi e dialogare fuori da Roma, e avendo la possibilità di esporre i loro artisti in un luogo più raccolto e dimesso rispetto alle grandi macchine espositive e fieristiche, continua con ADA, Magazzino, Galleria Gilda Lavia, The Gallery Apart e Operativa Arte Contemporanea, rappresentate rispettivamente dagli artisti Andrea Mauti, Domenico Mangano & Marieke van Rooy, Pamela Diamante, Federica Di Pietrantonio e Florian Neufeldt, e Marco Emmanuele.

Courtesy the artist and Gilda Lavia, Rome
Da un lato, i lavori degli artisti scelti si adattano perfettamente agli spazi articolati di Palazzo Maccafani – spazi in realtà così caratterizzati e non neutri da arricchire ogni opera di un sapore site-specific – respirando in un loro spazio individuale. E basta dare un’occhiata all’installazione video 5’ per indurre un’assenza di Diamante, che respira degli echi e riverberi della sala cisterna, oppure alle concrezioni vetrose di Emmanuele che contraddicono, o quanto meno ostacolano, la funzione di passaggio del corridoio, o ancora al dialogo intercorrente tra il fianco boscoso dei monti e le formazioni ceramiche stranamente organiche di Mangano & van Rooy.

Courtesy the artist and Operativa, Rome
Dall’altro, il vederli in uno stesso contesto, collettivo appunto e senza grandi cesure o stridori in termini di qualità, mostra quanto effettivamente le singole offerte delle gallerie romane non solo possano essere in sintonia tra loro, e non in antagonismo, ma addirittura riescano uscire dal dialogo valorizzandosi a vicenda.

Courtesy the artist and ADA, Rome
Ed è qui che, passando da collettiva a Collettiva, con la C maiuscola, la rassegna svela un livello di profondità ulteriore, attivando una riflessione sui concetti di individualità e collettivo, di quanto si può arrivare lontani soli e quanto insieme o, per dirla marvelianamente, di quanto alcune battaglie, che nessun eroe potrebbe affrontare da solo, siano possibili solo unendosi. Come gli Avengers.

Courtesy the artist and The Gallery Apart, Rome