19 gennaio 2025

Tutte le Biennali da non perdere nel 2025, da Venezia all’Uzbekistan

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La guida definitiva degli appuntamenti da segnare in agenda, per uno sguardo a 360° sulle nuove sperimentazioni di arte, design e architettura. Da gennaio a dicembre

Bait Obaid Al Shamsi, Sharjah Art Foundation, 2019. Courtesy Sharjah Art Foundation

Una selezione delle principali Biennali d’arte da una parte all’altra del mondo, tra novità assolute (come quella di Bukhara, in Uzbekistan) fino ai grandi classici del calendario internazionale, da Liverpool a Venezia. Una serie di titoli che individuano i temi caldi del presente e li declinano senza distinzione di medium e di categorie, in un viaggio tra arte, design e architettura. Ecco le date da segnare in agenda, da gennaio a dicembre 2025.

BIO Ljubljana / 21 Novembre 2024 – 6 Aprile 2025

La prima tappa è in realtà un ultimo strascico del 2024, per chi se lo fosse perso. Vale a dire la 28esima edizione di BIO Ljubljana, la più antica e una delle principali biennali di design al mondo – ha appena festeggiato i 60 anni! – in corso dallo scorso novembre presso il Museo di architettura e design di Lubiana, in Slovenia. Sotto la curatela di Alexandra Midal ed Emma Pflieger e con il titolo Double Agent – Do You Speak Flower?, l’evento riunisce nel 2025 designer, architetti e ricercatori da tutto il mondo e si addentra nel ricco linguaggio simbolico della florigrafia, e in particolare il suo ruolo di trasmettere messaggi nascosti e di resistere all’oppressione.

BIO, Biennial of Design, 2019

Biennale delle Arti Islamiche di Jeddah / 25 Gennaio – 25 Maggio 2025

È Jeddah, in Arabia Saudita, ad aprire ufficialmente la maratona delle Biennali 2025. Oltre 30 artisti da tutto il mondo, tra cui l’italiano Arcangelo Sassolino, esporranno opere che riflettono sul dialogo tra fede e cultura, in dialogo con l’eredità islamica – il filo rosso è And All That Is In Between. Quando? Dal 25 gennaio. Dove? In vari luoghi di Jeddah, in Arabia Saudita, con epicentro presso il terminal Hajj del King Abdulaziz International Airport di Jeddah (vincitore del Premio Aga Khan, riservato alle architetture realizzate nei Paesi ad alta presenza musulmana). La curatela è guidata dall’artista saudita Muhannad Shono, affiancato da Joanna Chevalier e Amina Diab come curatori associati, e con il supporto di un team di direttori artistici di fama internazionale: Julian Raby, Amin Jaffer e Abdul Rahman Azzam. Ve lo anticipavamo in questo articolo.

The 2023 Islamic Arts Biennale, Western Hajj Terminal, King Abdulaziz International Airport, Jeddah, Saudi Arabia, 2023. Courtesy of the Diriyah Biennale Foundation. Designed by the award-winning duo Giò Forma Architects and Black Engineering

Biennale di Sharjah / 6 Febbraio – 15 Giugno 2025

Tutti a Sharjah City, per poi avventurarsi attraverso i tanti progetti diffusi nelle tante località dell’Emirato di Sharjah, come Al Hamriyah, Al Dhaid, Kalba, Al Madam. Stiamo parlando della 16ma edizione della Biennale di Sharjah, che conterà oltre 140 artisti e verrà curata da Alia Swastika, Amal Khalaf, Megan Tamati-Quennell, Natasha Ginwala e Zeynep Öz. «Cosa portiamo con noi quando è il momento di viaggiare, fuggire o andare avanti? Quali sono i passaggi che formiamo mentre migriamo tra territori e attraverso il tempo? Cosa portiamo con noi quando restiamo? Cosa portiamo con noi quando sopravviviamo?», sono le domande intorno alle quali è incentrata la proposta curatoriale. Ve ne parliamo nel dettaglio in questo articolo.

Ibrahim Mahama, A Tale of Time Purple Republic, 2023. Installation view Sharjah Biennial 15, Kalba Ice Factory, 2023. Commissioned by Sharjah Art Foundation. Photo Motaz Mawid

XIX Mostra Internazionale di Architettura, Venezia / 10 Maggio – 23 Novembre 2025

Non poteva mancare Venezia tra le tappe obbligate della nostra maratona. Sarà l’architetto e ingegnere Carlo Ratti, quest’anno, a curare l’attesissima XIX Mostra Internazionale di Architettura. «Per affrontare un mondo in fiamme», dichiara, «l’architettura deve riuscire a sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda». A proposito del tema, invece: «I titoli delle Mostre Internazionali di Architettura sono solitamente annunciati sia in inglese che in italiano», spiega. «Nel 2025, il titolo sarà invece condensato in un’unica parola per entrambe le lingue, invocando la comune origine latina: Intelligens. Da intelligens deriva il moderno “intelligenza”; questa scelta tuttavia indica anche un’espansione delle associazioni di significato. Tradotta a parte, la sillaba finale, “gens”, significa “gente, persone”: da qui emerge un’immaginaria radice alternativa, che suggerisce un futuro dell’intelligenza più multiplo e inclusivo, che sfugga ai limiti eccessivi dell’odierna focalizzazione sull’I.A.». Tutte le anticipazioni in questo articolo.

Il Padiglione Centrale della Biennale di Architettura 2023 Ph. Filippo Romano

Liverpool Biennial / 7 Giugno – 14 Settembre 2025

Torna a giugno la Biennale di Liverpool, con la sua edizione numero 13, e ha già annunciato i protagonisti dell’anno 2025: Marie-Anne McQuay nel ruolo di curatrice, il tema (BEDROCK) e una nutrita schiera di artisti internazionali. «Le fondamenta geologiche della città e la sua psiche», ha dichiarato McQuay, «hanno fornito il punto di partenza per le conversazioni della Biennale di Liverpool 2025, con gli artisti invitati che ci hanno portato la loro definizione di BEDROCK. Definizioni che includono famiglia e famiglia scelta, patrimonio culturale tramandato di generazione in generazione e gli ambienti che li nutrono e li restaurano. Centrale per questa comprensione di BEDROCK è il senso di perdita che deriva dalle continue eredità del colonialismo e dell’impero così formative per le fondamenta di Liverpool. Nel rispondere alla città, gli artisti hanno preso ispirazione dagli archivi e dalla storia di Liverpool, dalle sue comunità e dallo spirito civico e dal prendersi del tempo per soffermarsi nei suoi spazi verdi che sostengono la vita di piante, insetti e uccelli in modi inaspettati attraverso sviluppi urbani pianificati e non pianificati».

Liverpool Biennial 2023

Berlin Biennale / 14 Giugno – 14 Settembre 2025

È stata fondata nel 1996 e si appresta a inaugurare la sua 13esima edizione. Siamo a Berlino, nel cuore progressista dell’Europa, nella Biennale che riunisce le posizioni più influenti di artisti, teorici e professionisti provenienti dal mondo intero, per dar voce alle ricerche più stimolanti in ambito artistico – indipendentemente dal mercato e dagli interessi delle collezioni. «La partecipazione alla mostra», specificano da Berlino, «ha contribuito a far sì che numerosi giovani artisti raggiungessero uno status internazionale». Un evento glocal come da migliore tradizione, locale e globale insieme, che guarda ai trend internazionali e alla loro ripercussione sulla città tedesca. La curatrice dell’edizione 2025, quest’estate, sarà Zasha Colah (ve ne parlavamo in questo articolo, ai tempi della sua nomina ufficiale).

12th Berlin Biennale. PHOTO JENS FRANKE/ COURTESY THE ARTIST

Momentum, la Biennale norvegese / 14 Giugno-12 Ottobre 2025

Continua e si infittisce la maratona da una parte all’altra del mondo. Tra gli appuntamenti imperdibili dell’anno appena cominciato, menzioniamo senz’altro la 13ma edizione di Momentum, la biennale d’arte contemporanea che si svolgerà a Moss, in Norvegia. Intitolata Between/Worlds: Resonant Ecologies, Momentum sarà curata da Morten Søndergaard ed esplorerà le connessioni tra ecologie umane e non umane attraverso il tema del suono, articolandosi in una serie di spazi selezionati per la loro risonanza tematica. Tra questi, la storica Galleri F 15, situata sull’isola di Jeløy, che rappresenta il cuore pulsante della manifestazione. Per una prospettiva che va al di là dell’antropocentrismo, invitando a un ascolto profondo. Tutti i dettagli qui!

xploring the sonic possibilities of Moss and Jeloy in Norway. Morten Søndergaard

Seoul Biennale of Architecture and Urbanism / 1 Settembre – 31 Ottobre 2025

Si intitola Biennale of Architecture and Urbanism e dal 2017 porta in scena le sfide derivanti dalla rapida crescita urbana in una delle città più densamente popolate al mondo, la capitale sudcoreana. È composta da cinque sezioni: una Thematic Exhibition tutta concetrata sul tema chiave di ogni edizione, una Cities Exhibition che invita i principali progetti pubblici da tutto il mondo; un On-site Project, che si occupa dei problemi più attuali di Seoul; e per finire i Global Studios e diversi programmi educativi, che attivano discussioni in cui la gente di Seoul, esperti globali e nazionali, istituzioni pubbliche e cittadini, possono partecipare alla stesura di un futuro comune per la città. Qui la nostra intervista a Thomas Heatherwick, direttore generale della Biennale, e Byoung-koun Kang, architetto dell’amministrazione cittadina di Seoul.

Coal Drops Yard. Seoul Biennale of Architecture and Urbanism

Biennale di Bukhara, Uzbekistan / 5 Settembre – 20 Novembre 2025

Una novità assoluta nel panorama delle Biennali internazionali: nel 2025, l’Uzbekistan avrà la sua prima Biennale a Bukhara, nel cuore dell’Asia Centrale. «Una piattaforma trasformativa e in continua evoluzione per l’arte e la cultura contemporanea», la descrive un comunicato ufficiale, «che verrà lanciata a settembre 2025 nella città di Bukhara, una città creativa UNESCO per l’artigianato e l’arte popolare». La direzione artistica è affidata a Diana Campbell, il titolo è ispirato a una nota leggenda uzbeka (Recipes for Broken Hearts – Ricette per cuori infranti) ed esplorerà il potere curativo dell’arte attraverso la partecipazione comunitaria. Appuntamento nel secondo semestre; nel frattempo, trovate tutti i dettagli qui.

biennali 2025
Caravanserai Ahmadjon in Bukhara, courtesy of Rafal Sliwa. Photography credit: Courtesy of the Uzbekistan Art and Culture Development Foundation

Istanbul Biennal / 20 Settembre – 23 Novembre

Era in programma già nel 2024, ma è stata posticipata a seguito delle critiche sorte a causa delle procedure decisionali poco trasparenti che, nell’agosto 2023, avevano portato alla nomina di Iwona Blazwick come curatrice della manifestazione. Ebbene: la 18ma edizione della Biennale di Istanbul, organizzata dalla Istanbul Foundation for Culture and Arts (İKSV), avrà inizio il prossimo 20 settembre. La particolarità? Si svolgerà in tre distinte tappe, tutte concatenate, ciascuna basata sulla precedente, con l’obiettivo di portare avanti linee di indagine fino al 2027. «L’estensione della tempistica di tre anni», spiega la curatrice Christine Tohmé, «consentirà alla Biennale di impegnarsi più profondamente con la scena locale e promuovere progetti e collaborazioni su questioni collettive, contesti e comunità. Il suo programma pluriennale mira a supportare generazioni di artisti nel connettersi con i loro pari regionali e internazionali, costruire alleanze e confrontarsi con nuove realtà». Ve ne parlavamo qui. 

HaleTenger, Buyukada, 16ma Biennale di Istanbul, 2019, ph. David Levene

Biennale di San Paolo / 6 Settembre 2025-11 gennaio 2026

Fondata nel 1962, è la seconda Biennale più antica del mondo, in coda soltanto a quella di Venezia, e attira in media 700 mila visitatori. Un’altra tappa nella maratona di exibart: siamo alla 36esima Bienal Internacional de Arte de São Paulo, la curatela quest’anno sarà affidata al curatore camerunense Bonaventure Soh Bejeng Ndikung (Yaoundé, 1977), biotecnologo e direttore della HKW di Berlino. Il titolo: Non tutti i viaggiatori percorrono le strade – Dell’umanità come pratica, con la prima parte tratta dalla poesia Da calma e do silêncio dello scrittore Conceição Evaristo e la seconda che anticipa l’intenzione del curatore di pensare all’umanità come a un ”verbo”, come a una ”pratica vivente”, reimmaginando le relazioni. «Nel suo lavoro curatoriale, Bonaventure Soh Bejeng Ndikung agisce come una forza trainante che sfida i confini e contribuisce a plasmare il futuro dell’arte contemporanea globale», ha sottolineato il presidente della Fundação Bienal de São Paulo, Andrea Pinheiro. «Sono certo che la 36esima Bienal de São Paulo continuerà a svolgere il suo ruolo provocatorio e ad essere attenta alle questioni attuali, proseguendo gli sviluppi portati dalle nostre ultime edizioni». Alcune anticipazioni in questo articolo. 

Bonaventure Soh Bejeng Ndikung – © Jana Edisonga / Fundação Bienal de São Paulo

Florence Biennale / 18-26 Ottobre 2025

Edizione numero XV, il contrasto tra luci e tenebre come filo rosso generale. Torna nel 2025 anche la Florence Biennale, e sarà tutta incentrata su un tema caro all’uomo fin dal principio dei tempi, oggetto di studio e riflessione da parte di Eraclito, Pitagora e Aristotele a Leonardo da Vinci e Galileo Galilei, fino a Newton, Maxwell ed Einstein, poi ancora da Eraclito, Pitagora e Aristotele a Leonardo da Vinci e Galileo Galilei, fino a Newton, Maxwell ed Einstein. La luce, metafora del divino, del bene, della conoscenza e della vita. La luce che non esiste senza il buio. L’appuntamento è in autunno, alla Fortezza da Basso di Firenze.

Florence Biennale 2021

Bienal de Arte Paiz, Guatemala / 6 Novembre 2025-15 Febbraio 2026

Sarà curata da Eugenio Viola la XXIV Bienal de Arte Paiz nel 2025, curatore e critico d’arte già responsabile di importanti progetti internazionali, tra cui il Padiglione Italia alla 59ª Biennale di Venezia (2022) e il Padiglione Estone alla 56ª Biennale di Venezia, nel 2015 (qui i dettagli, ai tempi dell’annuncio). Pioniera nella proiezione e nello sviluppo dell’arte in America Centrale, La Bienal de Arte Paiz è dal 1978 l’evento d’arte contemporanea più importante della regione, il che la rende la sesta Biennale più antica del mondo e la seconda dell’America Latina. Il tema del 2025? The World Tree [El árbol del mundo]. «Oggi, la metafora dell'”Albero del Mondo” è un simbolo universale della nostra interconnessione tra culture, tempo e spazio», spiega Viola. «Traendo spunto da antiche cosmogonie, questo simbolo trascende i confini tradizionali illustrando come i regni spirituale, materiale, individuale e collettivo si intrecciano nella nostra esperienza umana condivisa». E aggiunge: «La XXIV Bienal de Arte Paiz presenterà un’ampia gamma di nuove commissioni, presentando artisti internazionali di diversa estrazione e generazione nei cinque continenti, evidenziando le voci delle comunità indigene, aborigene e delle Prime Nazioni e abbracciando diverse sessualità e generi. Si impegnerà in dialoghi critici con la storia e le caratteristiche fisiche delle sedi della Biennale, affrontando ampiamente eventi e preoccupazioni che modellano le nostre vite; esplorando aree in cui le persone vivono e si muovono e fondendo spazi pubblici e privati».

Eugenio Viola. Photo credit: Gregorio Diaz. Courtesy of the artist and Museo de Arte Moderna de Bogotà – MAMBO

Il nostro + 1, la Quadriennale di Roma / Ottobre 2025 – Gennaio 2026

Ovviamente no, non si svolge ogni due anni, ma non potevamo tralasciare la Quadriennale di Roma nella nostra lista, tra i pit-stop obbligati in giro per il mondo. Anche perché l’edizione numero 18, nel 2025, sarà Fantastica fin dal titolo, sotto la curatela di Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi e Alessandra Troncone. Parola allora a Luca Beatrice, Presidente della Quadriennale: «La Quadriennale è l’arte dell’oggi, quindi proponiamo una mostra sul pezzo, per così dire, che abbraccerà gli ultimi 25 anni coinvolgendo come protagonisti artisti viventi. Una Quadriennale polifonica con cinque curatori che hanno avuto esperienza sia in Italia che all’Estero che cureranno, ciascuno, una sezione separata. Intendiamo mettere al centro del quadrante l’Italianità, intesa come comprensiva di artisti stranieri che lavorano in Italia e artisti italiani che lavorano oltre confine. Figure che si sono affermate dopo il 2000. Desideriamo inoltre privilegiare le prime partecipazioni: per l’85% degli artisti sarà infatti la prima volta in cui partecipano alla Quadriennale. Inoltre amplieremo lo sguardo sul nostro Paese: l’Italia non è fatta solo di grandi città, ma anche di province. In questo senso restituiremo anche la tipicità della cultura italiana». Date un’occhiata a tutti i dettagli qui.

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