venezia

Sir John Soane è uno dei più grandi architetti europei degli ultimi due secoli...non ci si stupisce dunque nel riscontrare l'interesse che la Royal Accademy of Arts gli ha dedicato collaborando gomito a gomito con il Sir John Soaneis Museum di Londra, e con il contributo del British Council, allestendo una mostra dedicatagli...ciò non di meno, ci si deve meravigliare se "la versione italiana" della stessa, ad opera del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, prevede una esposizione prolungata in 4 mesi, e viene locata in una città (Vicenza) che quanto ad architettura certo non si è fatta mancare nulla...(Palladio per tutti).

Venezia si prepara a celebrare uno dei più riconosciuti maestri del gioiello, Giampaolo Babetto.Nella sua opera si rispecchia un concetto estetico complesso, che poggia sul dialogo, sull'intrecciarsi e sul compenetrarsi di generi artistici

In the anniversary of the Humboldt expedition to Central America (expedition which symbolises the apogee Enlightenment ideal), in Palazzo Grassi an exhibition celebrates the year 2000, the starting of a new millennium, promise of new conquests towards the endless space. It’s also a tribute to Giacomo Leopardi and to all the painters, the poets, the philosophers who looked for the Infinite with their works. And who feed our imagination.
The cosmos, one of the big mysteries of the humanity. «Cosmos», the link, the relations, the exchanges between art and science.

Il concettuale proposto sotto l’insegna delle “MTV generation” sposa meccanismi tecnico-artistici centrati sul ritorno al figurativo. Nella manualità del disegno parte una nuova ondata di espressione focalizzata sui riflessi di mass media e contaminazioni comunicative

Una vasta antologica del grande maestro americano considerato uno dei più fertili e geniali grafici/ designers del mondo. L’interesse che La Fondazione Bevilacqua La Masa ha dimostrato negli anni precedenti verso le arti grafiche (David Carson nel 1996, Lo studio Camuffo nel 1998, e lo studio Tapiro nel 1999) ha reso concreta una mostra che in Europa vanta il primato di più ampia e completa rassegna dell’inventore del logo”I Love NY” (dove il Love veniva sostituito da un cuore): 160 opere che stimolano il visitatore a capire l’efficacia “evocativa” di incisioni e manifesti

Ritorna a San Barnaba l’appuntamento con il vetro, in una rivisitazione del prezioso materiale completamente nuova e stimolante…non assoggettata alle forme ornamentali di oggetti svariati, ma delineata su radici sgnificatamente artistiche, ove accresce l’espressione, ove maturano codici di lettura plurimi

Nella ridente Treviso gli spunti di artisti giovani riempiono la piccola Piazza dei Signori. Una delicatissima e quasi sussurrata mostra, che tende a lanciare l’operato di promettenti “Maestri” nel panorama artistico riconosciuto. L’iniziativa che la provincia di Treviso, in collaborazione con l’Assessorato della cultura, sta perpetuando da diverso tempo…ha dato vita ad un appuntamento atteso, poi le opere delle artiste esposte ora, hanno confermato il dinamismo artistico di una provincia…oramai non più “provinciale”

Le caratteristiche individuali di sei artiste delineano comuni intenti nel proporre “nuovismi” tipicamente europei, mantenendo spiccata la radice russa che le contraddistinguono: Benedikt Livshit le raggruppò sotto l’appellativo di “vere Amazzoni, cavallerizze sciite”, e preannunciò l’elevato contributo che i loro capolavori diedero al movimento d’avanguardia dei primi del ‘900

Peggy Guggenheim asseriva che era suo dovere proteggere l’arte del suo tempo. Perseguendo tale vocazione creò il museo di Venezia: emblema della passione artistica di una collezionista, e splendido ritratto dell’arte del ‘900