10 settembre 2019

Il nuovo programma delle OGR di Torino parte dal futuro

di

Trevor Paglen, Jessica Stockholder e Giuseppe Gabellone, più un omaggio alla grande Magdalena Abakanowicz, per il 2020-2021 delle OGR

Che storia interessante, il futuro. Per esempio, due anni fa riaprivano le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino e fu subito chiaro a tutti che sarebbe stato un progetto ambizioso, da costruire con oculatezza ma anche con una certa spavalderia. Oggi, dopo 500mila visitatori e 200 artisti e musicisti ospitati, 20 commissioni tra mostre e interventi site-specific, 70 concerti e 90 appuntamenti del public program, è venuto il tempo del consolidamento della posizione ma sempre trasformandosi, of course. E così, con sguardo lungo un biennio, le OGR presentano il nuovo programma che, metodologicamente intitolato The Future Is History, porterà tra il 2020 e il 2021 sul monumentale Binario 1 artisti dal respiro internazionale come Trevor Paglen e Jessica Stockholder, sicuramente a loro agio con le dimensioni ambientali – Paglen è stato l’artista a lanciare una scultura nello spazio, per dirne una – oltre che italiani da tenere d’occhio, come Giuseppe Gabellone, classe ’73, anche lui già rodato per quella tipologia di spazio e considerato un interprete contemporaneo dell’Arte Povera.

Trevor Paglen

E in più, un doveroso omaggio alla grande Magdalena Abakanowicz. La mostra, organizzata dalla Tate Modern di Londra in collaborazione con OGR Torino e Fondazione Toms Pauli al Museo cantonale delle Belle Arti di Losanna, presenterà una selezione di opere più rappresentative della raffinata e puntuale ricerca dell’artista scomparsa il 20 aprile 2017.

Magdalena Abakanowicz

Il Binario 2 conferma invece la propria natura di laboratorio attraverso la combinazione di format espositivi sperimentali, come la seconda edizione di Dancing is what we make of falling, il format espositivo dedicato alla performance e al video, e un inedito intervento dei MASBEDO, in autunno, senza dimenticare l’ambito della divulgazione, come per la mostra interattiva “New Urban Body”, progetto di Fondazione Housing Sociale, e per il percorso immersivo Moon & Beyond.

Giuseppe Gabellone

«Non abbiamo posto limiti all’ambizione, consci dell’unicità della nostra storia e della nostra missione e forti della lungimiranza di Fondazione CRT, che nel dare vita a questo grande progetto non ha voluto ripiegare su modelli esistenti, ma ha avuto il coraggio di credere in qualcosa di inedito», ha dichiarato Nicola Ricciardi, Direttore Artistico OGR.

Conferenza stampa OGR. Ph. Luigi De Palma

Si rafforzeranno le partnership storiche con nomi influenti del contemporaneo, come Artissima e AMACI, ma anche con Club To Club, visto che OGR, ormai, è sinonimo di serate di musica elettronica. Saranno avviate anche nuove collaborazioni con la Tate Modern di Londra e il British Council, l’ente britannico per la promozione delle relazioni culturali in Italia e nel mondo, con la Caixa Foundation di Barcellona, attualmente il terzo istituto finanziario più grande della Spagna, e con il Pushkin Museum XXI di Mosca, il nuovo Dipartimento del Museo Pushkin dedicato al contemporaneo che inaugurerà ufficialmente la sua sede nel 2021.

L’inizio del nuovo programma delle OGR sarà salutato dai Wonderful Days, 4 giorni di festa, dal 26 al 29 settembre, organizzati da OGR Torino e Snodo, l’area delle OGR dedicata all’enogastronomia. In particolare, sabato, 28 settembre, a conclusione della Biennale dell’Immagine in movimento, si svolgerà ends & beginnigs, un programma di iniziative che rispecchieranno passato, presente e futuro delle OGR. Potremo inoltre assistere all’inedita performance del duo MASBEDO, che presenterà all’interno del Duomo delle OGR il progetto Esercizi di violenza, in collaborazione con Davide Tomat e G.U.P. Alcaro. La performance, il cui tema principale è la rappresentazione della rabbia nell’arte e nel cinema contemporaneo, è concepita come uno studio preliminare della grande mostra, a cura di Alessandro Rabottini con Valentina Lacinio, che li vedrà coinvolti presso le OGR nell’autunno 2020. Protagonista della serata sarà invece la musica, con quattro show curati da OGR in collaborazione con il festival avant-pop Club To Club e il Centre d’Art Contemporain di Ginevra. Sul palco della Sala Fucine, si alterneranno Fatima Al Qadiri e Ninos Du Brasil, entrambi con live show, DJ Nigga Fox e Kode 9, con due dj set fino a tarda notte.

Monica Bonvicini

Punto focale di questo scorcio di 2019 sarà ovviamente la settimana dell’arte torinese, con le OGR che si candidano a must see. Il Binario 1 ospiterà la mostra personale di Monica Bonvicini, che presenterà una nuova installazione incentrata sul fitto e controverso dialogo tra architettura e potere, dinamiche di genere, controllo e sorveglianza. Il Binario 2 ospiterà invece la prima personale in Italia del fotografo brasiliano Mauro Restiffe e anche in questo caso lo snodo tematico sarà la connessione tra l’immagine e l’architettura, in particolare quella relativa al periodo modernista. In questa occasione, Restiffe ha fotografato Torino e l’Italia, raccontando alcuni tra i progetti dei nostri più celebri architetti, come Carlo Mollino, Piero Portaluppi, Franco Albini e Carlo Scarpa. Tonerà anche la sezione Sound, in collaborazione con Artissima, con Artissima Telephone, un progetto espositivo ideato da Ilaria Bonacossa e curato da Vittoria Martini, mentre la Sala Fucine ospiterà nuovamente il festival Club To Club. Preparatevi a far tardi la sera.

Mauro Restiffe

Per tutte le informazioni sul programma completo, potete dare un’occhiata qui.

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