28 novembre 2022

Ecco i cinque nuovi finalisti di exibart prize 2022/23

di

La Giacco, Domenico Ruccia, Aleksandr Vladimirovich Nuss, Federica Cipriani, Elisa Leonini.

finalisti di exibart prize 2022/23

La Giacco

Legàmi come i vincoli individuali, ma anche come l’insieme delle sovrastrutture che portano le scelte dell’individuo ad essere continuamente ed inevitabilmente condizionate dal luogo, dal periodo storico, dalla cultura e dalla religione. Averne coscienza o meno determina il loro valore all’interno dell’esperienza di ognuno.
L’intreccio di nodi come la rappresentazione “dell’Io” di ogni individuo che si ricollega al “Tutto”.
Di qui il collegamento con la natura ( il “Tutto”), che diventa un tema centrale abbracciando anche il mondo della sostenibilità.

La Giacco

Domenico Ruccia

L’italianità e il dato biografico sono elementi importanti che accompagnano la produzione dei miei quadri: l’omaggio alla cultura cinematografica italiana è evidente, dall’onirismo magico di Federico Fellini alla commedia sexy all’italiana, considerata nei suoi stessi anni d’oro un sottoprodotto culturale.
Ma l’operazione alla base di questo progetto presuppone un intento più ampio rispetto al tributo patriottico: accanto alle citazioni made in Italy credo vi sia una tendenza nell’affacciarsi alla cultura anglofona, al paragonare due realtà diverse come il mondo dell’intrattenimento popolare nostrano e quello straniero, in particolar modo americano ed hollywoodiano.

Domenico Ruccia

Aleksandr Vladimirovich Nuss

Il ciclio delle Aqua Mentis ha sempre avuto -tramite la stesura di gesso acrilico e passaggio di grafite- lo scopo di far svanire e cancellare delle geografie reali stampate su planisferi e varie carte geografiche per portare alla luce geografie mentali. Ѐ dai più recenti lavori, a partire da Aqua Mentis (Reverie), che questa cancellazione costruttiva emerge non più da un aggiuntivo strato [pittorico] ma dal materiale stesso. Tramite abrasione, strappo (o separazione), o meglio ancora apertura della carta, si ha un’azione simbolica con il materiale. Ѐ un ricavare uno spazio, un dar luogo ad uno spazio mentale o uno spazio svuotato

Aleksandr Vladimirovich Nuss

Federica Cipriani

La sua ricerca si è sviluppata inizialmente sui concetti di armonia e di movimento, per poi porre l’attenzione nelle ultime serie di lavori sull’Identità.
La serie “Stromi” affronta il concetto d’identità individuale in rapporto e confronto con l’altro. Lo stormo diventa metafora di appartenenza e condivisione, in cui il singolo partecipa al movimento del gruppo mantenendo la propria individualità. Le linee presenti sullo sfondo di alcune opere richiamano visivamente l’immagine delle correnti ventose e dialogano con le sagome sovrastanti in una mappa simbolica: esse sono porzioni di un’impronta digitale, una raffigurazione dell’identità individuale in relazione agli altri nel processo di formazione dell’identità sociale.

Federica Cipriani

Elisa Leonini

Nell’illusione di una società contemporanea in cui tutto è accessibile, esistono presenze sfuggenti e “immateriali”, ridotte a una dimensione impercettibile. La mia ricerca consiste nell’individuare i punti d’accesso a questa dimensione, cercando di mettere in luce nuove percezioni possibili del reale. L’interesse per lo spazio e il dialogo con l’ambiente, ha diretto il mio lavoro perlopiù verso la realizzazione di installazioni site specific, utilizzando vari mezzi espressivi, dalle sculture al video. Inizialmente utilizzavo carte adesive collocate nello spazio secondo la tecnica prospettica dell’anamorfosi, che ho utilizzato fin dal 2005, per “scolpire” presenze attraverso ambiguità prospettiche, facendo immergere lo spettatore in una dinamica tra realtà e illusione.

Elisa Leonini


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