07 marzo 2022

A St. Moritz la nona edizione di Nomad, tra design e arte contemporanea

di

Nella storica e perfetta cornice di Chesa Planta a Samedan, si è appena conclusa la nona edizione di Nomad, prestigiosa e itinerante vetrina di design da collezione e arte contemporanea che, dopo il debutto a Monaco nel 2017, anche questo inverno ha avuto luogo nelle Alpi svizzere. 

Nomad venue, Chesa Planta, NOMAD St Moritz 2019. Photo Filippo Bamberghi

Ideata da Giorgio Pace e Nicolas Bellavance-Lecompte per richiamare collezionisti, interior designer, architetti e professionisti dell’arte e del design, l’edizione in Engadina di Nomad ha accolto gallerie provenienti da tutto il mondo, con tante conferme e altrettante novità. Passeggiando per la fiera, che si snoda per le stanze della dimora museo, attraversiamo un mix elegante e inventivo di gallerie d’arte e progetti speciali che abbracciano l’idea di cabinet de curiositès, offrendo soluzioni espositive e d’interni. Per rappresentare al meglio le identità culturali di tutto il mondo, attraverso opere uniche, creazioni d’ambiente e installazioni site-specific, sono state selezionate: Mercado Moderno (Rio de Janeiro) con il meglio del design brasiliano contemporaneo; Golsa e Format (Oslo) con l’eccezionale artigianato e arredamento norvegese interpretato magistralmente da Irene Nordli e Henrik Ødegaard; Angela Weber Möbel e Larkin Erdmann (Zurigo) con prestigiosi pezzi di design e arte. Ancora, David Gill Gallery e Tristan Hoare Gallery (Londra), con sculture sensazionali, rispettivamente con una selezione di opere di Barbara Nanning – per la quale la natura è di costante ispirazione – e un dialogo tra l’arte contemporanea e l’astrattismo con lavori di Moon Jaars, Kim Yikyung, Peter Schlesinger, Mick Cooper, Helen Frankenthaler e Jean Arp; Etage Projects e Galerie von Bartha (Copenaghen), con un opere attente ai contorni, alle forme atmosferiche e alla materialità; Thomsen Gallery (New York), con un focus sulla “Golden Age of Japanese Basketry”, Musegallery (Monaco), con un’ode al Nord e LeLab Experimental Atelier (Il Cairo), con The Wave di Khaled Zaki; una grande scultura in castagno massiccio di quasi 500 kg. 

© Altai

Tra le gallerie italiane, Galleria Luisa Delle Piane ha mixato storico e contemporaneo con lavori, anche, di Adrea Branzi ed Ettore Sottsass. LOOM Gallery con alcuni capolavori di Paul Gees e Helmut Newon: entrambe le ricerche si incontrano sulla riflessione e la rifrazione della cultura contemporanea nella vita quotidiana. Dimoregallery ha scelto alcuni pezzi che hanno avuto avuto nella storia del design e manifestano la loro capacità di combinare concetto e artigianato. Galleria Rossella Colombari ha portato un lucente riferimento al sole nascente con una selezione che include anche Ilmari Tapiovaara e Tomaso Buzzi. VOLUMNIA ha optato per un’armoniosa composizione di oggetti di design del del consolidato panorama del Mid-Century attraverso, tra gli altri, Gio Ponti, Osvaldo Borsani, Fontana Arte, Giovanni Gariboldi.
Ospiti dall’Engadina, infine, Galerie Karsten, Greve Galerie Tschudi e Vito Schnabel Gallery e la Galleria Monica De Cardenas, che espongono nella mostra collettiva. 

© McCabe Fine Art

Tanti i progetti speciali creati unicamente per Nomad: YALI Glass ha presentato una biblioteca di mobili in omaggio alla biblioteca Romansch situata nella Chesa Planta, Christie’s, anticipando le prossime aste, ha esposto una selezione di capolavori di Jean Prouvé, François-Xavier Lalanne e Diego Giacometti accompagnandoli con fotografie di moda provenienti da una collezione privata svizzera che saranno battute a fine maggio a Parigi. Fornasetti propone il Lunario del Sole con una serie di dodici arazzi del 2010, in edizione unica con le illustrazioni di Piero Fornasetti, con l’aggiunta eccezionale di un nuovo e originale tredicesimo pezzo. Elie Top ha presentato in esclusiva Magica Naturae, la nuova collezione di gioielli che omaggia la natura e le sue creature divine. Dior Maison con Pierre Yovanovitch, che ha esposto “New Alpine”, una collezione ispirata alla sofisticata semplicità e all’iconica maestria del movimento svedese Sportstugemöbler creato dal defunto designer Axel Einar Hjorth, ha presentato MIDI, quattordici pezzi in legno semplici, solidi e nobili, ispirati al sud della Francia. FNA concept Gmbh Francesca Neri Antonello ha presentato Oltre – bed and bath, con oggetti per le parti più intime della casa, gli spazi che appartengono solo agli abitanti. 

© Christie’s

McCabe Fine Art ha esposto tre sculture della serie Masterpiece (2008- 2022) di Barry x Ball: statuarie e meravigliose reincarnazioni di busti di marmo barocchi sbozzati da robot e rifiniti da un lavoro manuale e tradizionale che dialoga e si impegna con l’ambiente scultoreo della Chesa Planta. Loro Piana Interiors ha collaborato con Paola Navone Studio Otto e ha creato The Delight Chairs Winter Edition. La classica sedia da regista è stata realizzata con i tessuti Loro Piana e l’artigianato Exteta: il risultato è una preziosa seduta in lana, sostenuta da legno di mogano e allacciata con finiture esclusive. Altai si è presentata con Modernità delle Origini, una selezione umile ma estremamente sofisticata di opere d’arte primordiali dalla loro vasta collezione esclusiva di arte tessile antica primitiva. The Gallery of Everything “ha imbiancato” la sua stanza con un’accogliente e silenziosa installazione fotomicrogafica di 60 fiocchi di neve del pioniere fotografo autodidatta William Bentley.

© David Gill Gallery

Concludono il tour la mostra collettiva “Tracce” curata da Theo Niarchos per celebrare la ricca storia della Chesa Planta, creando un dialogo tra pezzi selezionati da importanti gallerie dell’Engadina e la storia dell’edificio, così come le tracce delle persone che una volta lo abitavano, e la rivisitazione contemporanea dei mobili Shaker, nel giardino di Chesa Planta, proposta da Maniera. 

Alto è l’entusiasmo di chi ha partecipato, si sono registrati infatti alti numeri di visitatori esperti e buone vendite fin dal giorno della preview. Molti gli ospiti italiani, tra cui Giovanni Bonotto, Chiara Casarin, Attilio Impronta, Gianluca Longo, Nicoletta Rusconi, Beatrice Trussardi e Nicola Zanella. 

© Dimoregallery

Last, but not least, per una fiera come Nomad che non lascia niente al caso, l’esperienza è uscita dai confini della fiera per spargersi in alcuni dei luoghi più ambiti di St.Moritz: molti sono stati gli appuntamenti esterni pensati in esclusiva per i suoi ospiti. Tra queste la serata al Dracula’s Ghost Riders Club, fondato da Gunter Sachs, che incrocia leggenda, goliardia e jet set: mercoledì sera, nella cornice specializzata delle notti più glam, in un’atmosfera creepy al punto giusto, Barnaba Fornasetti ha indossato eccezionalmente le vesti di dj. Imperdibili le serate a casa di Francesca Ruffini, che ha riunito il gotha dell’arte contemporanea, e al Kulm, organizzata da Tenuta Sette Pontie voluta da Amedeo Moretti Cusari, come i pranzi di Gucci e Bloomberg. 

Nomade di nome e di fatto, Nomad chiude le porte a St.Moritz in grande stile e ci dà appuntamento, in estate, a Capri. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui