22 dicembre 2021

Art City Bologna 2022: il programma, i progetti e i luoghi da scoprire

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Bologna riparte con l’Art Week e, insieme ad Arte Fiera, presenta il programma diffuso di Art City 2022: ecco cosa attraverseremo, dall’intervento di Tino Sehgal al ricordo di Giulia Niccolai

Tino Sehgal Photo Edd Horder Courtesy Blenheim Art Foundation

Dopo la presentazione delle novità di Arte Fiera 2022, il panorama della Art Week di Bologna si completa con il calendario di Art City, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune felsineo in collaborazione con BolognaFiere. Coordinata dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei e diretta da Lorenzo Balbi, la manifestazione si diffonderà per la città, come da tradizione, con un format tripartito tra Main Program, Special Project e progetti curatoriali. Ma a confluire nell’alveo di Art City, dal 20 al 23 gennaio 2022, saranno anche le proposte di musei, fondazioni, spazi istituzionali, gallerie Ascom, spazi espositivi e gallerie indipendenti della città.

I luoghi

In uno scenario pandemico e post pandemico, il focus di Art City 2022 saranno le relazioni, le modalità di condivisione e di attraversamento degli spazi, argomenti comunque già affrontati dalla manifestazione, che da sempre ha l’intento di riportare all’attenzione di un vasto pubblico luoghi spesso non deputati all’arte e raramente accessibili o sconosciuti.

Anche in questa edizione i contesti di azione spazieranno tra le più diverse tipologie: da Piazza Maggiore e Palazzo d’Accursio, luoghi simbolici per eccellenza della storia civica, a palazzi storici di grande fascino riconvertiti in spazi culturali come Alchemilla a Palazzo Vizzani, l’Oratorio di San Filippo Neri, l’Ex Chiesa Teatro San Leonardo, il Teatro delle Moline a Palazzo Bentivoglio, Villa delle Rose, sede esterna del MAMbo, a preziosi tesori architettonici come il Padiglione de l’Esprit Nouveau realizzato su progetto di Le Corbusier e la Conserva di Valverde (Bagni di Mario), per la prima volta inclusa nel Main Program della manifestazione, con la sua spettacolare cisterna di epoca rinascimentale costruita per alimentare la celebre Fontana del Nettuno.

L’edizione 2022 sarà inoltre connotata da una dimensione territoriale più ampia e policentrica che estenderà la costellazione diffusa di eventi verso l’area metropolitana, con percorsi fino a Calderara di Reno, Marzabotto, Riola di Vergato, San Giorgio di Piano e San Lazzaro di Savena.

La proposta artistica di Art City 2022: Special Project e Main Program

Ideato dal 2018, lo Special Project di Art City Bologna invita il pubblico a immergersi in opere viventi, immaginate da artisti invitati a pensare i loro interventi per i luoghi più rappresentativi di Bologna. Per l’edizione 2022, l’artista invitato è il grande Tino Sehgal, tra gli autori più radicali e perturbanti che siano emersi negli ultimi anni, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2013. Le sue opere sono autentiche sculture viventi, coreografie di persone in movimento che generano situazioni insolite, a volte surreali, con cui il pubblico è invitato a confrontarsi.

A cura di Lorenzo Balbi, l’intervento che l’artista ha pensato e ideato appositamente per Piazza Maggiore – da secoli luogo di incontro e scambio, circondata da palazzi medievali e dall’imponente Basilica di San Petronio – vedrà la partecipazione di 45 tra ballerini e interpreti, i cui corpi e gesti verranno utilizzati da Sehgal come materiale artistico e umano per comporre una grande opera, un’occasione unica per vivere l’arte in termini di esperienza sociale di scambio reciproco.

Aki Nagasaka Mr. C’s House, 2021 Illustrazione di Tomohiro Iwakura in dialogo con Aki Nagasaka Courtesy l’artista

Il programma 2022 di Art City propone nove Main Project curatoriali, prodotti e realizzati appositamente per la manifestazione e costruiti in relazione ai luoghi che li ospitano. Tra gli artisti coinvolti anche Elisa Caldana e Aki Nagasaka, invitati alla residenza di Villa delle Rose, Kipras Dubauskas, Mattia Pajè, le cui opere dialogheranno con le sale storiche di Palazzo Vizzani, Agnes Scherer, Emilia Tapprest, Dominique White, Italo Zuffi, Carlos Garaicoa, protagonista dell’interazione con lo spazio dell’Oratorio di San Filippo Neri, e la compianta Giulia Niccolai, scomparsa nel giugno 2021 e alla quale è dedicata una mostra al Padiglione de l’Esprit Nouveau, a cura di Allison Grimaldi Donahue e Caterina Molteni, promossa dal MAMbo.

Giulia Niccolai Poema, 1973 Collage con lettere trasferibili su cartoncino, cm 12 x 15,2 cm Fondazione Echaurren Salaris

Tantissime poi le proposte artistiche di musei, fondazioni, spazi istituzionali, e le gallerie della Ascom, da CUBO Museo d’impresa del Gruppo Unipol, con la doppia personale “das.05. Mutamenti. Le metamorfosi sintetiche di fuse* e di Francesca Pasquali”, curata da Federica Patti, alla collettiva “LIBERO SPAZIO LIBERO”, con opere di Martha Rosler, Giulia Niccolai, Lucy Orta, Claudia Losi e Claire Fontaine, nella sede espositiva della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con la curatela di Fabiola Naldi. E dal 18 al 24 gennaio 2022 la Fondazione Cineteca di Bologna riporta l’arte sul grande schermo con ART CITY Cinema, programmazione dedicata alle fertili intersezioni tra arte e cinema

D’altra parte, come esplicitato dall’identità visiva di questa edizione, curata da Filippo Tappi e Marco Casella, Art City è una galassia interconnessa e, da gennaio, tornerà a illuminare l’arte contemporanea di Bologna.

Per tutte le informazioni sul programma completo, potete cliccare qui.

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