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Art Paris 2025: la fiera ritorna al Grand Palais, con nuove ambizioni
Fiere e manifestazioni
di redazione
Dal 3 al 6 aprile 2025, Art Paris torna al Grand Palais, dopo il passaggio all’Ephemere, in una veste rinnovata e ampliata, riaffermandosi come l’evento primaverile parigino di riferimento per l’arte moderna e contemporanea. Con 170 gallerie provenienti da 25 Paesi – ben 34 in più rispetto all’edizione 2024 – la fiera diretta da Guillaume Piens e focalizzata sul panorama artistico francese, scalda i motori in quella che ormai è una sfida aperta con l’omologa manifestazione targata Art Basel.
Questa 27ma edizione segna dunque un ulteriore capitolo per Art Paris, che si espande fisicamente grazie agli spazi ristrutturati del Grand Palais e arricchisce la propria offerta curatoriale. Due i temi guida dell’evento: Immortal, un’indagine sulla pittura figurativa francese, e Out of Bounds, un’esplorazione delle identità ibride nell’arte contemporanea. Inoltre, il settore Promises, dedicato alle gallerie emergenti, si presenta in una formula rinnovata e più ampia.

Art Paris mantiene il suo equilibrio tra dimensione locale e apertura internazionale, con una rappresentanza del 60% di gallerie francesi e il 40% di espositori stranieri. Con il 36% degli espositori alla loro prima partecipazione, la selezione 2025 include sia nomi affermati del mercato dell’arte – come Mennour, Semiose, Christian Berst Almine Rech, Templon – sia nuove presenze internazionali, come quelle di Sabrina Amrani (Madrid), Tang Contemporary (Pechino) e Waddington-Custot (Londra), offrendo uno spaccato dinamico della scena artistica globale. Tra le italiane, troviamo Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Boissy-le-Châtel, L’Avana, Roma, San Paolo, Parigi), Galleria Anna Marra (Roma), Mucciaccia Gallery (Roma, Londra, Singapore, Cortina d’Ampezzo), Secci (Milano), Spazio Nuovo (Roma), C+N Gallery Canepaneri (Genova, Milano), LABS Contemporary Art (Bologna).
Immortal: la vitalità della pittura figurativa ad Art Paris 2025
Curata da Amélie Adamo e Numa Hambursin, Immortal esplorerà la vitalità della pittura figurativa in Francia, aprendo un dialogo tra generazioni di artisti. La mostra, che attinge dalle gallerie espositrici, riflette su come la figurazione continui a dialogare con la tradizione pur affermandosi in un panorama artistico dominato da astrazione e nuovi media. Tra gli artisti selezionati, spiccano nomi come Ronan Barrot, Marion Bataillard, Robert Combas e Françoise Pétrovitch. La rassegna sarà accompagnata da un catalogo e da quattro tavole rotonde previste il 5 e il 6 aprile.

Out of Bounds: identità e contaminazioni
Simon Lamunière curerà Out of Bounds, un progetto espositivo che indagherà le intersezioni tra etnie, generi e appartenenze geografiche nell’arte contemporanea. Tra i 18 artisti selezionati, autori come Joana Vasconcelos, Gillian Brett, Dora Garcia, Kiki Smith, Kurt Schwitters, Zhanna Kadyrova e Zhao Zhao, esponenti di una ricerca che sfida le categorizzazioni e si nutre di contaminazioni culturali. Anche in questo caso, il percorso espositivo sarà affiancato da un catalogo che approfondirà le poetiche degli artisti in mostra.
Promises: l’assist di Art Paris per le gallerie emergenti
Con un nuovo posizionamento nei balconi meridionali del Grand Palais, la sezione Promises si amplia e accoglie 25 gallerie fondate da meno di dieci anni, di cui 17 alla loro prima partecipazione ad Art Paris. Curata da Marc Donnadieu, Promises vuole proporsi come un osservatorio privilegiato sulle tendenze più sperimentali, con un focus su artisti emergenti provenienti da Europa, Africa, Asia e America Latina.

Le mostre collaterali e i progetti speciali
In occasione del centenario dell’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative del 1925, Art Paris introduce il French Design Art Edition, un nuovo spazio dedicato al design e alle arti decorative contemporanee. Curato in collaborazione con le FRENCH DESIGN e allestito dagli architetti Jakob+MacFarlane, il settore ospiterà 18 espositori tra designer, interior designer e gallerie specializzate, presentando pezzi unici e edizioni limitate. Completa il progetto una mostra collettiva di 130 metri quadrati che esplora le connessioni tra arte, design e artigianato.
Ricchissimo anche il programma di mostre collaterali. Per la prima volta, il Comune di Parigi parteciperà ad Art Paris presentando il Fonds d’art contemporain – Paris Collections. Curata da Julie Gandini, la selezione esporrà opere moderne e contemporanee tratte da una raccolta pubblica di oltre 23.500 lavori, arricchita annualmente a sostegno degli artisti. La mostra esplorerà la figurazione nell’arte, accostando approcci tradizionali e radicali.
NEUMA, The Forgotten Ceremonyè il titolo dell’installazione di Sarah Brahim e Ugo Schiavi nata da una residenza artistica ad AlUla, in Arabia Saudita, Paese con il quale la Francia ha intessuto molte relazioni culturali. Curato da Wejdan Reda e Arnaud Morand, il progetto esplora i rituali delle tribù preislamiche attraverso sculture, video e fotografie, unendo ricerca archeologica e suggestioni mitologiche.

I premi di Art Paris 2025
Il BNP Paribas Banque Privée Prize di 40mila euro premierà un artista vivente scelto tra quelli selezionati per Immortal: A Focus on Figurative Painting in France. Novità è l’Her Art Prize, lanciato da Marie Claire in collaborazione con Boucheron, per sostenere le artiste esposte in fiera. La vincitrice, selezionata da un prestigioso comitato, riceverà 30mila euro e una campagna di promozione internazionale. Il premio verrà consegnato il 5 aprile 2025 al Grand Palais.