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Google Art Project, la raccolta online di immagini in alta risoluzione di opere d’arte, con oltre 63mila capolavori si aggiudica il primato di più grande museo del mondo. Naturalmente parliamo di mondo virtuale, l’unico mezzo capace di abbattere i limiti spaziali racchiudendo in un’unica piattaforma i tesori delle maggiori istituzioni museali sparse per il globo.
Dal 2011, anno in cui è stato lanciato il progetto, il numero di partner è aumentato esponenzialmente, fino ad arrivare ad oltre 500. Tra questi il Metropolitan Museum of Art e il Museum of Modern Art di New York, la National Gallery e la Tate di Londra, il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, il Van Gogh Museum e il Rijksmuseum di Amsterdam, solo per citarne alcuni. Tra gli italiani ad oggi hanno aderito i Musei Capitolini, la Galleria degli Uffizi e recentemente il Maxxi.
Amit Sood, direttore del Google Cultural Institute che oltre ad Art Project comprende Momenti Storici e World Wonders, ha affermato che «l’intera squadra è al lavoro per sperimentare nuovi linguaggi che incrementino l’esperienza sensoriale del pubblico durante la visita». In cima alla lista delle priorità c’è il 3D che offrirebbe la possibilità di migliorare le tecniche di osservazione di alcune opere, come per esempio le sculture.
Tra le novità della piattaforma il Google Street art, che mostra gli interventi artistici urbani effettuati nelle strade di tutto il mondo, come anche il recente inserimento di Open Gallery grazie al quale artisti e piccole istituzioni culturali possono rendere il loro lavoro disponibile al pubblico.
Insomma le innovazioni non mancano, ma l’ingegnere di origine indiana ha dichiarato che il progetto non è ancora sfruttato in tutte le sue potenzialità, nonostante sia già molto apprezzato e partecipato. Aspettiamo dunque di vedere lo sviluppo di questa vera e propria rivoluzione nella fruizione dell’arte, arriveremo ad un realismo tale da non voler più ammirare le opere dal vivo? Che sia questo il futuro che ci aspetta? Staremo a vedere. In tutti i sensi. (Giulia Testa)
COSI E’ COME VIAGGIARE IN SPAZI TEMPORALI INFINITI AMPLIANDO GLI ORRIZZONTI DELLA MENTE