23 giugno 2025

Alla fine di Art Basel 2025, è David Hockney il più costoso della fiera

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Ha trovato casa per una cifra compresa tra $ 13 e 17 milioni, in compagnia delle tante vendite dichiarate dagli stand. Maike Cruse: «L'edizione di quest'anno ha dimostrato la resilienza e la portata internazionale del mercato dell'arte globale»

ART BASEL BASILEA HOCKNEY
Galerie Nordenhake, Courtesy of Art Basel

È stato venduto per una cifra compresa tra$ 13 e 17 milioni a una collezione privata, lo annunciavamo già durante la preview. E, alla fine della fiera, Mid November Tunnel (2006) di David Hockney (galleria Annely Juda Fine Art) si conferma l’opera più costosa aggiudicata nella settimana del colosso svizzero. «Si tratta di uno splendido esempio dei dipinti paesaggistici dello Yorkshire di Hockney, alcuni dei quali sono attualmente esposti nella grande mostra David Hockney 25, alla Fondation Louis Vuitton di Parigi», ha dichiarato la galleria, sui suoi canali ufficiali. Quindi, eccoci al verdetto finale di Art Basel Basilea 2025. In numeri: 289 gallerie da 42 Paesi, 88.000 visitatori internazionali. «L’edizione di quest’anno di Art Basel», dichiara Maike Cruse, Direttrice di Art Basel a Basilea, «ha dimostrato la forza duratura, la resilienza e la portata internazionale del mercato dell’arte globale. Siamo stati lieti di accogliere collezionisti, curatori e amanti dell’arte da tutto il mondo e di assistere a presentazioni così significative in tutti i settori della fiera. L’energia nei padiglioni e in tutta la città ha ricordato con forza il ruolo di Basilea come punto di incontro culturale e catalizzatore per lo scambio artistico».

 

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Altri pezzi da novanta? Basta dare uno sguardo, in ordine sparso, alle gallerie blue-chip, tutte ovviamente presenti ad Art Basel: Ain’t Got Time To Worry, 2025  di Mark Bradford, da Hauser & Wirth è passato di mano per $ 3,5 milioni (anche in questo caso, lo avevamo già annunciato, le maxi vendite avvengono, come da migliore tradizione, nei giorni della preview per collezionisti vip e addetti ai lavori). Da Xavier Hufkens Tracey Emin è volata a £ 1 milione, stessa cifra per Alice Neel, da Karma Gallery, Matthew Wong è andato per $ 1,2 milioni, da Thaddaeus Ropac, Drei Hunde aufwärts, 1968 di Georg Baselitz è arrivato a $ 3 milioni. E poi ancora Pace Gallery, David Zwirner, Marian Goodman Gallery, Gagosian, White Cube, Perrotin. È lunga la lista, e per quanto riguarda le vendite più alte, perlomeno quelle a sette zeri, risulta ancora piuttosto simile a quella di mercoledì – prima dell’apertura al grande pubblico.

Marian Goodman Gallery, Courtesy of Art Basel

Buoni feedback, in termine di vendite e di manifestazioni di interesse, anche da parte delle gallerie italiane (l’Italia era lo stato europeo più rappresentato, quest’anno, dopo la Germania): Massimodecarlo, Raffaella Cortese, Cardi Gallery, Galleria Continua, Giò Marconi, Alfonso Artiaco, Galleria dello Scudo, Lia Rumma, M77, Franco Noero, Tornabuoni, Zero…, Lorcan O’Neill, Tucci Russo, Magazzino, Fanta MLN, Thomas Brambilla, Massimo Minini. Ancora Mazzoleni, con le sue sedi tra Torino e Londra, che nello stand di Basilea ha esposto tra gli altri Il Rosso Plastica di Alberto Burri, anno 1968, gli Archeologi di Giorgio de Chirico, il Concetto Spaziale (Teatrino) di Lucio Fontana, la Base magica di Piero Manzoni, La creazione del mondo di Fausto Melotti, mentre nel settore fuori misura Unlimited trionfava un’enorme installazione luminosa di Marinella Senatore. Ve ne parlavamo nel dettaglio nei primi giorni d’apertura.

Lia Rumma, Courtesy of Art Basel
Thomas Brambilla, John Giorno. Courtesy of Art Basel

Anche le opere di importanti artiste hanno riscosso un notevole successo, si segnalano tra le altre Cecilia Vicuña, Loie Hollowell e Alina Szapocznikow, con «solide acquisizioni istituzionali e un forte slancio per gli espositori alla loro prima partecipazione», riferiscono dalla fiera. E hanno risposto bene i collezionisti anche per i settori speciali della fiera, come nel caso della galleria parigina Polka a Feature, con una bella sfilza di vendita per gli scatti di Franco Fontana (Neve Emilia per € 14.000; Comacchio per € 14.000; Basilicata per € 11.000; e altre) e Luigi Ghirri (tra le varie, Harlem del 1973 ha trovato un acquirente per € 14.000).

Una novità importante da segnalare, nei giorni caldi di Art Basel 2025: quest’edizione ha segnato il debutto degli Art Basel Awards a Basilea, che hanno premiato 36 winner durante una cerimonia ufficiale presso il Rathaus Basel e il ricevimento inaugurale per i vincitori al Kunstmuseum Basel (li anticipavamo in questo articolo). A 55 anni esatta dalla sua fondazione, il colosso Art Basel è ancora l’evento not-to-be-missed del mercato dell’arte globale.

 

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