16 luglio 2020

Svelato il catalogo delle opere messe all’asta dalla British Airways

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La collezione della British Airways all'asta: Bridget Riley protagonista assoluta con Cool Edge, battuta da Sotheby's il prossimo 28 luglio

L'opera di Bridget Riley in asta da Sotheby
Bridget Riley, Cool Edge, 1982

Vi avevamo già annunciato che la British Airways intendesse mettere all’asta una decina di opere della propria collezione per risanare il bilancio post COVID-19, ora abbiamo qualche dettaglio in più: entro la fine del mese, Sotheby’s batterà 17 capolavori attraverso due aste, Rembrandt to Richter (28 luglio) e Modern & Post-War British Art (online dal 20 al 30 luglio), tra cui una stupenda opera di Bridget Riley.

«Siamo fortunati», ha dichiarato Carolina Martinoli, Direttore del Brand e della Customer Experience di British Airways, «ad essere stati in grado di mostrare una vasta gamma di artisti e di creatività attraverso la nostra collezione di opere d’arte, molte delle quali sono state una parte speciale nel design delle nostre lounge in tutto il mondo». E ancora: «Durante questo periodo senza precedenti abbiamo maturato la decisione di lavorare con Sotheby’s, una delle case d’asta più importanti e di fiducia del mondo, per vendere numerosi pezzi di artisti tra cui Bridget Riley e Damien Hirst. Non vediamo l’ora che trovino nuove case con questa vendita».

Ed ecco quindi la conferma per Cool Edge (1982) di Bridget Riley che, con una stima compresa tra £ 800,000 e £ 1,2 milioni, verrà battuta nel corso dell’asta Rembrandt to Richter. La coloratissima e iconica composizione è stata realizzata secondo quella “Egyptian Palette” – violetto, verde acqua, corallo and giallo – che fu il marchio dell’artista a partire dai primi anni ottanta: dopo un viaggio in Egitto, la Riley fu conquistata dai colori della terra, dai giochi di luce e dagli straordinari contrasti dei geroglifici, al punto da riprodurli ossessivamente nelle opere successive.

È Oliver Barker, Presidente di Sotheby’s Europa, a definire proprio Cool Edge tra «i migliori dipinti a strisce degli anni ottanta mai messi all’asta»: parole che fanno sognare in grande, anche in relazione agli ottimi risultati raggiunti dalla Riley con opere dello stesso periodo. Lo scorso 9 luglio, Into Place (1987), battuta da Sotheby’s all’Evening Sale di Hong Kong, è stata venduta per 1,092,614 euro; Gaillard (1989), a febbraio, è stata aggiudicata all’incanto di Christie’s per 2,264,775 euro; Bright Shade (1985) e Songbird (1982), nel giugno 2019, hanno ottenuto, rispettivamente, 982,843 euro e 762,855 euro.

Ma non è tutto. Anche l’asta Modern & Post-War British Art vedrà sfilare, tra le altre, alcune opere provenienti dalla collezione della British Airways, come i cinque screenprint di Elongated Triangles I realizzati dalla Riley (1971), Valium di Damien Hirst (2000), Colour Down the Side 1968 di Terry Frost (1997) e Garden 2 di Marc Quinn (2000). «Questa collezione propriamente britannica», aggiunge Oliver Barker, «presenta un elenco di alcuni dei più grandi nomi della seconda metà del Ventesimo secolo, celebrati a lungo nella collezione della British Airways».

E così, nello stesso anno in cui si è vociferato di un deaccessioning della Gioconda per nientemeno che 50 miliardi, l’arte si conferma come attrice della ripresa economica, protagonista necessaria di un mercato che non ha intenzione di arrendersi.

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