03 marzo 2025

Londra. Se all’asta vanno Tamara De Lempicka, Yoshitomo Nara e Franz Marc

di

Al via le Evening Sales londinesi dedicate all’arte moderna e contemporanea. Parte Sotheby’s, segue Christie’s, si sfidano a colpi di capolavori internazionali

Yoshitomo Nara, Cosmic Eyes (in the Milky Lake), 2005. Courtesy of Sotheby's

Londra, ovvero l’apripista internazionale delle aste di moderno e contemporaneo. Ci sono le majors Sotheby’s e Christie’s a fare le voci del leone, dagli avamposti british di New Bond e King Street. In coda a un’annata che aveva fatto urlare alla crisi, e si è conclusa di fatto con un fatturato di $ 6 miliardi per la prima (in testa, ma con il -23% rispetto ai 7,8 miliardi del 2023), e $ 5,7 miliardi per la maison di Pinault (solo il 6% in meno, anno su anno, alla fine dei giochi). Adesso la prima prova del nove in termini di temperatura del mercato 2025, dopo la manche newyorkese per l’antico.

Quindi, apre Sotheby’s: sono gli Occhi cosmici di Yoshitomo Nara il top lot della Modern & Contemporary Evening Auction del 4 marzo, £ 6-8 milioni di stima per l’iconica ragazza imbronciata – qui in versione milky lake, mai offerta prima all’asta e lontana dallo sguardo del pubblico da due decenni. Ovviamente garantita, a prova di flop. Segue un Gerhard Richter del 1995, Heu, una topografia striata custodita da quindici anni nella stessa pregiata collezione; quasi un bacino d’acqua increspato che inneggia alle ninfee di Monet, o a un paesaggio di montagna di Caspar David Friedrich. Nel 2010, andava da Christie’s per € 1,7 milioni; la stima oggi: £ 5-7 milioni. Ancora: £ 4-6 milioni per un Buste de femme di Picasso, che non smuove le acque, non emoziona in termini di mercato – ma per storytelling, quello sì: è uno degli ultimissimi ritratti della compagna e musa Françoise Gilot; poi un Concetto spaziale di Lucio Fontana in bianco, sei ferite verticali che fan passare l’infinito, pronostico di £ 3,2-5 milioni – e fanno il paio con gli esemplari della collezione Levett, un trionfo del dopoguerra italiano, tutti inclusi nella Day Sale. C’è anche una tela di Banksy con provenienza ultra nota, un crude oil che stravolge la narrazione romantica di Vettriano – due amanti, la danza, il mare – e lo contamina con il dramma del presente. «È un Banksy che è stato amato da una leggenda della musica, Mark Hoppus», spiega Oliver Barker, Presidente di Sotheby’s, Europa «Acquistò quest’opera per il suo spirito ribelle, il lato grezzo e l’espressione senza filtri, vale a dire gli stessi fondamenti che hanno plasmato anche il mondo di Mark: la cultura punk». Stima: £ 3-5 milioni.

Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attese, 1965. Courtesy of Sotheby’s

Non solo giganti del Novecento, ci sono anche i fantomatici red-chip (astri nascenti o fuochi fatui) tra le fila londinesi di Sotheby’s – e chissà che cosa resterà del grande repulisti avviato lo scorso anno, in conseguenza alla famigerata contrazione. Intanto i dati di fatto: una buona parte dei lotti offerti in catalogo (18 su 40) ha una stima bassa che supera il milione. Inclusi anche i giovani red-chip. E quindi: presente Rachel Jones (classe 1991), il suo caleidoscopico Red, Forged – «guaranteed property» e «irrevocable bids» si legge sul catalogo, alla stregua dei colossi blue-chip – era stato creato nel 2023 in occasione della primissima personale da Thaddaeus Ropac, a Salisburgo, e ora va in vendita per £ 300.000-500.000. After Embah di Lisa Brice racchiude tutta una serie di citazioni, dal gatto dell’Olympia di Manet, di Manet anche l’eco della figura seduta, la sigaretta accesa in una mano, poi la donna danzante sullo sfondo rosso vivo come in un dipinto di Van Dongen, il tutto mescolato con un omaggio a Nicki Minaj. Stima £ 1-1,5 milioni. Mentre Lindless Eye di Adrian Ghenie, del 2016, è l’iconico tableau che ricalca l’effigie di Van Gogh, l’occhio verde che scruta tra i piani di colore, il tumultuo della ritrattistica di Bacon, anche le manipolazioni della superficie di Richter che ne fanno – dicono da Sotheby’s – «un’opera magistrale e superlativa». Stima £ 500.000-700.000.

Lisa Brice, After Embah, 2018. Courtesy of Sotheby’s

Sembra allineata la risposta di Christie’s, esattamente un giorno più tardi, l’appuntamento il 5 marzo è con la 20th/21st Century: London Evening Sale. 51 opere in catalogo, stime parche che non superano i £ 9 milioni, quasi a dire: i grandi nomi ci sono, ma i capolavori si preservano per altre occasioni – magari a Parigi, che nel frattempo raddoppia l’appuntamento con l’arte moderna e contemporanea, chiusa parentesi. E quindi: presente Francis Bacon, £ 6-9 milioni per Man with Glasses III, arriva da una serie di quattro uomini con gli occhiali presentati alla Marlborough Gallery di Londra nel 1963 – ma questo è «il più drammatico e inquietante», secondo il critico Dennis Farr. Stima £ 6-9 milioni. C’è anche Tamara De Lempicka, a proposito di grandi nomi: la figura serpentinata del Dottor Boucard – inventore del Lactéol nonché grande collezionista, che commissionò a De Lempicka tutti i ritratti della sua famiglia – è in catalogo per £ 5-8 milioni (ben lontano dal record assoluto di £ 21,3 milioni). I gatti rosso e bianco di Franz Marc («Cosa può esserci di più misterioso per l’artista dell’idea di come la natura si specchi nell’occhio di un animale?», scriveva) vanno in vendita per £ 4-6 milioni. Mentre un ritratto di Amedeo Modigliani del 1917 – rappresenta Lunia Czechowska, amica e modella dell’artista per una vita intera – potrebbe passare di mano per £ 4-7 milioni. Non mancano storie di provenienze altisonanti, in casa Christe’s: il disegno di Egon Schiele Knabe in Matrosenanzug (ragazzo con abito da marinaio) fu trafugato dai nazisti negli anni ’40 ed è stato restituito di recente agli eredi di Fritz Grünbau. Sono loro ad affidarlo alla major, stima £ 1-1,5 milioni.

A ruota, uno dopo l’altro, anche i contemporanei di Christie’s: Things Could Be Different, But They’re Not di Cecily Brown, anno 2007, è in lizza per £ 750.000-1 milione. Di Jenny Saville, lo Sudio per la Pietà IV esposto al Museo Novecento di Firenze nel 2021-22, cinque corpi intrecciati in carboncino e pastello che rielaborano la pietà Bandini di Michelangelo, è stimato fino a £ 1,2 milioni. A rapporto anche – qualche, solo in coda – nome red-chip: TheHouse of the Spider di Sanya Kantarovsky (1982) è all’asta per £ 70.000-100.000, Dreampop di Justin Caguiat (1989) per £ 250.000-350.000, Other Worldly di Danielle Mckinney (1981) per £ 40.000-60.000. Si attende il verdetto di Londra.

Tamara de Lempicka, Portrait du Docteur Boucard (dettaglio), 1928. CHRISTIE’S IMAGES LTD. 2025
Fenny Saville, Study for Pietà IV, 2019-2020. CHRISTIE’S IMAGES LTD. 2025

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui