02 luglio 2019

Tutankhamon in vendita da Christie’s

 

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È la “The Exceptional Sale” prevista il 4 luglio alla Christie’s di Londra a far scoppiare la controversia tra Regno Unito ed Egitto. L’oggetto in questione è una scultura in quarzite marrone dalla misura di 28,5 cm di altezza, raffigurante la testa di Tutankhamon, il ragazzo divenuto faraone all’età di 9 anni.
La scultura di 3milioni di anni, proveniente dalla Valle dei Re, sarà offerta all’asta con una stima di 4milioni di sterline. Il Financial Times fa sapere che l’opera, conosciuta come “La testa di Amon”, è la prima di questo tipo a passare sul mercato dal 1985.
L’ambasciata egiziana di Londra ha richiesto che l’asta sia cancellata, affermando che l’opera in questione potrebbe essere quella trafugata negli anni ‘70 dal Tempio di Karnak, a Luxor.
La scultura proviene dalla collezione Resandro, una delle più famose collezioni private di arte egizia. La casa d’aste fa sapere che l’opera fu comprata da Heinz Herzer, un antiquario di Monaco di Baviera, nel 1985, mentre in precedenza fu acquistata da Joseph Messina, un gallerista austriaco, nel 1973-74, che a sua volta ottenne l’opera dal Principe Guglielmo di Thurn und Taxis, il quale pare la custodisse nella sua collezione dagli anni ’60 del Novecento.
L’ex ministro delle antichità, Zahi Hawass, afferma «I proprietari hanno dato false informazioni» e ancora «Non hanno mostrato nessun documento per provare la proprietà». 
In attesa di chiarezza, il Ministero ha richiesto all’UNESCO di impedire che l’opera sia battuta all’asta, ma l’Egitto non è stato in grado di rafforzare la causa con prove incontrovertibili che attestino la presunta illegale fuoriuscita dell’opera dal paese. Statue rappresentanti Tutankhamon appaiono di rado sul mercato, mentre la maggior parte di queste si trova nelle collezioni museali. Rispetto all’acquisizione dell’opera, in questi casi musei e pubbliche istituzioni sono in genere restii dall’acquisire beni la cui provenienza risulta controversa o comunque la cui contesa tra paesi possa comportare future restituzioni.
La casa d’aste Christie’s ha affermato che l’asta è in programma e si realizzerà. Non resta che attendere i suoi risultati. (Veronica Cimmino)

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