18 novembre 2019

A Firenze, Le Scapate in dialogo con la Venere del Giambologna

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Alla Villa medicea della Petraia di Firenze, Le Scapate di Eleonora Santanni in dialogo con la bellissima Venere del Giambologna

SBOOM Eleonora Santanni, fotografia di Serena Gallorini 2019 Legno, carta fotografica e acrilico 48 x 33 x 4 cm

“Le Scapate – Donne oltre le ferite” è una mostra site specific, pensata per gli spazi della villa Medicea, a Firenze, dal 2013 Patrimonio Unesco, che per la prima volta si apre ai linguaggi dell’arte contemporanea. Il progetto Le Scapate parte da una riflessione sul corpo della donna in tutte le sue forme, da simulacro estetico a centro dell’attenzione mediatica, come soggetto e, allo stesso tempo, oggetto centrale nelle nostre comunità attuali.

L’esperienza di Eleonora Santanni, per Le Scapate a Firenze

Le Scapate racconta in particolare il corpo della donna segnato da eventi traumatici e dalla malattia, con la consapevolezza che oggi c’è un vuoto, un’incapacità connaturata nell’immaginario contemporaneo di restituire un’immagine a questi corpi che sono stati malati e che sono rinati. Le opere in mostra nascono da un’esperienza autobiografica di Eleonora Santanni legata alla malattia e alla perdita di una parte del proprio corpo, il seno, in seguito a un tumore alla mammella. Installazioni, sculture in materiale plastico, quadri materici e foto, sono inserite in un percorso di grande valore artistico e instaurano un dialogo con i magnifici affreschi del Volterrano e in particolare con la bellissima Venere-Fiorenza del Giambologna, simbolo di bellezza e della forza della città di Firenze.

Sventate, svagate, allegre e scanzonate e insofferenti a ogni regola, in una sola parola “scapate”, cioè senza testa, le donne raccontate da Eleonora Santanni, con il supporto fotografico di Serena Gallorini, attraverso immagini di grande impatto emotivo danno vita a una sorta di “Venere contemporanea” che mette in mostra le proprie cicatrici come medaglie a valore, simbolo della vittoriosa lotta per la vita, l’amore e la bellezza.

Patrocinata dalla Lilt e dalla Fidapa, la mostra,  a cura di  Elisabetta Rizzuto in collaborazione con Marco Mozzo, prevede su prenotazione delle speciali visite guidate da parte dell’artista e, visto il grande successo di visitatori, è stata prolungata fino al 24 novembre. Qui tutte le informazioni.

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