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MJ Torrecampo: Away Back in the Long Time Ago presso la C+N Gallery CANEPANERI
Mostre
di Anna Setola
L’arte di MJ Torrecampo: il mito come sguardo alternativo sulla nostra contemporaneità. La tradizione e la mitologia, a Milano, da C+N Gallery CANEPANERI, incontrano gli spazi e il tempo della nostra contemporaneità. Away Back in the Long Time Ago riavvolge il nastro della storia; all’interno degli spazi della galleria ci si incontra trasportati in un tempo antico e fermo, che non sembra essere soggetto allo scorrere delle cose.
La serie di dipinti proposta dalla galleria è interamente dedicata alla creazione del mondo a partire dalla mitologia filippina. In questo ciclo di opere MJ Torrecampo ripropone quella narrazione fiabesca e onirica rendendola una forma d’indagine sulla realtà contemporanea. Ciò che, a un primo sguardo, può sembrarci lontano ed estraneo, si rivela una profonda e intima riflessione sul nostro rapporto con il mondo e con gli altri. È attingendo alle sue origini che l’artista ritrova un senso di casa, quello spazio di conforto che, nel flusso caotico del moderno, sembra andare perduto. Attraverso il gesto artistico si ristabilisce un ordine e un senso, il tempo della creazione è il tempo senza cui non si potrebbe avere un’origine.

Nella sua produzione artistica, il mito non si configura come semplice fantasia o immaginazione bensì come un linguaggio, una lettura del mondo e sul mondo che porta a carpire significati e direzioni alternativi da ciò cui siamo abituati e che, molto spesso, si rivela essere carente o insufficiente. Questa concezione del mito prende forma nei suoi dipinti con l’utilizzo di una prospettiva aerea: uno sguardo che dall’alto accorpa numerose immagini e scenari, permettendo una lettura del reale articolata e completa. Il mito per MJ Torrecampo ha la stessa funzione che Hegel attribuiva alla filosofia, incarnata dal simbolo della nottola di Minerva che alzandosi in volo al tramonto vede tutto ciò che si è verificato durante il giorno e solo così può averne una profonda e veritiera conoscenza.
Un dipinto esemplificativo dell’utilizzo di questa prospettiva aerea è senza dubbio Thanks to the Rage of Captan Against Manaul, The World Had Its Beginning. La grande tela troneggia nella prima sala espositiva, trasportandoci immediatamente in un paesaggio mitico e dai caratteri magici. La figura del corvo in volo domina lo spazio della tela, uccello simbolo della creazione del mondo nella mitologia filippina, costituisce una sorta d’origine dell’origine. I colori sono terrosi ma non risultano mai cupi, e donano una luminosità particolare che ricorda la luce morbida che entra dalle vetrate delle chiese. Dai dipinti irradia una simile atmosfera spirituale che costruisce uno spazio fiabesco.

La stessa prospettiva area si ripropone anche, ad esempio, in The Origin of the Island of Bohol. Si ritrova la medesima morbidezza nel colore e nel gesto pittorico, e un gioco di geometrie che sembrano far esplodere lo spazio della tela, allargando l’immagine e producendo l’illusione di un mondo in espansione. La visione dall’alto determina così da un lato un senso d’onnipotenza e d’onniveggenza, dall’altro un senso di spiazzamento e confusione per la ricchezza di dettagli che questa prospettiva riesce a contenere.
Recuperando elementi della propria cultura, MJ Torrecampo indaga la sua intimità, per scoprire qualcosa di sé e di ciò che la circonda. I suoi dipinti sono ricchi di particolari e di elementi simbolici che, allo stesso modo dell’artista, inducono, nel momento in cui li si osserva, a sostare in uno spazio fuori dal tempo e perdersi in quella realtà alternativa. A ogni sguardo si aprono nuovi immaginari e si scoprono nuovi elementi che allungano il racconto della creazione del mondo e lo articolano, proponendo altri interrogativi e altri punti di riflessione. È un grande puzzle che permette di giocare con i colori e le forme, intrecciare la nostra soggettività con quella dell’artista, per scrivere il racconto della creazione del mondo, un racconto che trascende differenze e distanze, accomunando ogni tempo, ogni luogo e ognuno di noi.
