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Un 2022 di decisa ripartenza per i Musei Civici di Venezia: la Fondazione MUVE, sotto la direzione di Gabriella Belli e la presidenza Mariacristina Gribaudi, ha presentato il suo programma che animerà i mesi a venire con una serie di iniziative di spessore e di ampio richiamo, con un occhio particolare all’arte contemporanea. Dalla riapertura di Palazzo Fortunty alle mostre di Anselm Kiefer, Afro e Raqib Shaw nell’ambito della rassegna MUVE Contemporaneo, fino al ritorno in Laguna, dopo secoli, dei dipinti veneziani della collezione Pushkin, sarà un 2022 di grande fermento per il circuito dei Musei Civici di Venezia.
«Riaprire e ampliare le sedi restituite alla città, valorizzare le collezioni, portare sulla scena internazionale le esposizioni temporanee con la rassegna biennale MUVE Contemporaneo, potenziare le attività di conservazione e studio e promuovere le eccellenze lagunari dall’antica storia, rafforzare le relazioni territoriali e globali, sono atti di resilienza dovuti e condotti con senso di responsabilità, considerate le diverse emergenze che la millenaria città di Venezia, la nostra Serenissima, si trova ancora una volta ad affrontare», ha dichiarato Gribaudi.
La riapertura di Palazzo Fortuny e il nuovo itinerario di Palazzo Reale
Il primo, attesissimo appuntamento è con la riapertura delle porte di Palazzo Fortuny in Palazzo Pesaro degli Orfei, con un nuovo allestimento, che si riaggancia alla vita che lo animava quand’era residenza e laboratorio di Mariano Fortuny, con la musa e moglie Henriette Negrin. Il Fortuny, come lo chiamano i veneziani, diventerà sede espositiva permanente: dipinti, abiti e tessuti, illuminotecnica e scenotecnica e tutto quello che è stato il percorso artistico e produttivo che ha preso corpo nel Palazzo, al centro delle relazioni cosmopolite dell’epoca, saranno nuovamente fruibili tutto l’anno. Il Museo continuerà comunque a essere anche sede delle apprezzatissime mostre temporanee, in particolare in ambito contemporaneo.
Molto attesa, e posticipata causa pandemia, anche l’apertura dell’intero itinerario del Palazzo Reale, nel Museo Correr, con le sale affacciate sul bacino di San Marco e sui Giardini Reali. Sedi di vari uffici statali per molti anni, le sale sono state al centro di un progetto di recupero istituito e perseguito da Fondazione e Comune di Venezia con la Soprintendenza e il Demanio dello Stato e con l’appoggio fondamentale del Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia con i suoi donatori internazionali.
MUVE Contemproneo, da Anselm Kiefer ad Afro
Palazzo Ducale, il cuore del sistema museale della Città di Venezia, ospiterà nel 2022 varie mostre temporanee. Legata alle celebrazioni per i 1600 anni di Venezia, nel cui ambito è stata già presentata la mostra “Venetia 1600. Nascite e rinascite”, sarà “Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce”, mostra di Anselm Kiefer, in apertura dal 20 aprile, in concomitanza con la Biennale d’Arte, per la rassegna MUVE Contemporaneo. In esposizione nella Sala dello Scrutinio, una serie di dipinti creati appositamente per Palazzo Ducale nel corso del 2020 e 2021.
A settembre, nell’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, l’appuntamento è con “Dialoghi veneziani”, eccezionale esposizione di dipinti dei massimi artisti veneziani attivi tra Quattrocento e Settecento in arrivo dal Pushkin State Museum di Mosca, un patrimonio inestimabile per gli studiosi e per il grande pubblico, con capolavori di Tiziano, Guardi, Bellotto, Canaletto.
Sempre per MUVE Contemporaneo, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro presenterà “Afro 1950-1970 Dall’Italia all’America e ritorno/ From Italy to America and back”, omaggio a uno dei grandi protagonisti della pittura italiana del secondo Novecento e alle sue relazioni ventennali con il mondo artistico americano. Spazio anche alla scena contemporanea inglese, con “Palazzo della memoria”, l’esposizione dell’artista originario del Kashmir e residente a Londra Raqib Shaw.
A Palazzo Mocenigo si terrà “Es/senza”, collettiva di Mircea Cantor, Mateusz Chorobski, Jason Dodge, Bruna Esposito, Eva Marisaldi, Florian Mermin, Giuseppe Penone, Paola Pivi, Namsal Siedlecki, Achraf Touloub, Nico Vascellari, Luca Vitone. In esposizione, una serie di opere dedicate alla scoperta del potenziale artistico dei sensi e, in particolare, dell’olfatto.
Con il nuovo anno si è aperta la terza edizione di “Artefici del nostro tempo“, concorso per giovani artisti del Comune di Venezia di cui la Fondazione MUVE è parte organizzativa, che dalla primavera offrirà ai selezionati l’esposizione nel Padiglione Venezia alla Biennale e dall’estate nella grande Collettiva a Forte Marghera.