25 agosto 2021

La collezione di ceramiche di Lara-Vinca Masini donata al MIC di Faenza

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La grande storica dell’arte Lara-Vinca Masini, recentemente scomparsa, ha donato al MIC di Faenza la sua collezione di ceramiche: le opere in mostra nella Project Room

Federigo Fabbrini, Vaso, 1959-1962 ca, terracotta smaltata

31 opere in ceramica di autori capitali nella ricerca artistica su questa particolare materia, come Alessio Tasca, Guido Gambone, Federigo Fabbrini e Bruno Bagnoli, sono entrate nella collezione del MIC – Museo Internazionale della Ceramica di Faenza. Allestiti e visitabili della project room del museo, i pezzi provengono dalla collezione di Lara-Vinca Masini, grande storica dell’arte italiana, recentemente scomparsa, che ha lasciato il suo patrimonio artistico e librario a differenti istituti culturali italiani, tra cui appunto il MIC di Faenza, dove, nel 1977, partecipò come membro della giuria alla 35ma edizione del Premio Faenza.

Alessio Tasca, Cesto rotondo, 1972 ca, terracotta smaltata

Venuta a mancare nel gennaio 2021, Lara-Vinca Masini ha avuto un ruolo fondamentale nella critica d’arte già a partire dagli anni Sessanta. È stata alla guida del Museo Progressivo d’Arte Contemporanea di Livorno, uno dei progetti più sperimentali dell’Italia degli anni ’70, organizzando con Vittorio Fagone la prima Biennale d’Arte Contemporanea della città. Nel 1978 partecipò alla Commissione italiana per le Arti Visive e per la Sezione Architettura della Biennale di Venezia e nel 1986 ha ottenuto il Premio dei Lincei per la Critica. Nel 1980 ha organizzato a Firenze “Umanesimo Disumanesimo nell’arte europea 1890/1980”, invitando artisti internazionali a realizzare interventi site-specific nello spazio urbano della città, un primo segnale forte del nuovo e la prima vera riflessione sul rapporto tra arte pubblica e spazi urbani nella Firenze contemporanea.

Bruno Bagnoli, Vaso, 1950-1970, grès inciso, smaltato e invetriato

Nel suo ampio e complesso percorso di ricerca e di studio, quella per la ceramica è stata una vera passione, condivisa con amici artisti come Fabbrini, Gambone e Tasca. Nel 2010, Lara-Vinca Masini ha donato al Centro Pecci per l’arte contemporanea di Prato il proprio archivio bibliografico, composto da circa 30mila volumi raccolti nella sua lunga carriera. Tra i suoi saggi, volumi lettissimi da studenti, ricercatori e appassionati, come “Arte Contemporanea. La linea dell’unicità”, il “Dizionario del fare arte contemporaneo”, “L’arte del Novecento. Dall’Espressionismo al Multimediale proposto dall’Espresso”. È stato poi pubblicato nel 2020 “Scritti scelti 1961-2019. Arte Architettura Design Arti applicate”, raccolta di suoi saggi, a cura di Alessandra Acocella e Angelika Stepken.

Guido Gambone, vaso 1950-1960, grés smaltato e invetriato

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