01 maggio 2020

Oggetti strani e dove trovarli: lo Yorkshire Museum lancia la challenge #CreepiestObject

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Con #CreepiestObject, il museo dello Yorkshire invita le istituzioni artistiche a condividere su Twitter i pezzi più raccapriccianti delle proprie collezioni

Il museo dello Yorkshire è un’istituzione nata nel 1830 che raccoglie una vasta collezione di archeologia, biologia, numismatica, geologia e astronomia. In queste settimane di chiusura, anche questo museo ha tentato, come molti altri, di rimanere attivo e di continuare a svolgere le proprie funzioni. Per tale motivo, il loro social media menager ha deciso di inaugurare, tramite i social, un progetto chiamato #CURATORBATTLE. Questa iniziativa nasce dal desiderio di avviare un dialogo tra differenti poli culturali e far conoscere il patrimonio di ognuno. Ogni settimana, la sfida prevede un tema a cui i curatori devono rispondere, postando sui profili Twitter dei musei foto di opere delle loro collezioni. L’ultima challenge ha riscosso particolare successo: #CreepiestObject.

La sfida #CreepiestObject dello Yorkshire Museum e le differenti proposte

Questa settimana il progetto ha quindi invitato i differenti musei a scovare e condividere gli oggetti più raccapriccianti presenti nelle loro sale. La challenge #CreepiestObject ha avuto inizio con la foto proposta dal museo dello Yorkshire stesso riguardante l’acconciatura di una donna romana rinvenuta in una tomba.

All’appello hanno risposto molte istituzioni, felici di poter condividere alcuni pezzi delle loro collezioni che forse, in normali circostanze, non sarebbero stati altrettanto apprezzati. Gli oggetti e i reperti atipici che hanno invaso la rete negli ultimi giorni sono infatti molteplici ed eterogenei. Si passa dall’ibrido tassonomico mostrato dal museo della scienza di Edimburgo, ai modelli di minatori realizzati con le chele dei granchi presenti allo York Castle Museum. Vari sono poi i giocattoli malmessi o stregati, come nel caso della foto del PEI Musuem raffigurante una pecora maledetta.

Infine, alcuni musei hanno risposto condividendo immagini di cimeli storici e folklorisitici. Il Deutsche Historische Museum, per esempio, ha i postato la foto di una maschera utilizzata contro la peste. La Scarborough Museums Trust Collection invece, ha condiviso l’osso di un dito utilizzato per scopi scaramantici da un giocatore d’azzardo.

Il mondo della cultura ha quindi risposto a questa difficile situazione sfruttando il potere della comunicazione e del digitale per aprire le porte delle proprie collezioni. In questo modo la challenge #CreepiestObject proposta dal museo dello Yorkshire ha permesso di far dialogare oggetti eterogenei attorno a una stessa tematica, offrendo così ai pubblici della rete divertimento e apprendimento.

 

 

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