14 dicembre 2001

Fino al 6.I.2002 Alberto Magnelli Milano e Sondrio, Galleria Gruppo Credito Valtellinese

 
È dedicata alle opere di Alberto Magnelli (1888-1971), molto note in Francia, ma poco conosciute in Italia, la consueta mostra organizzata per la fine dell’anno dalla Galleria Gruppo Credito Valtellinese. Per proporre al pubblico nuovi temi da approfondire...

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L’antologica curata da Daniel Abadie, direttore del Jeu de Paume di Parigi, e Dominique Stella, presenta un vasto panorama di opere che consentono di ripercorrere l’intera produzione del maestro toscano dai primi lavori del 1913 fino a quelli della fine degli anni ‘50. Le opere esposte, 90 oli più una serie cospicua di grafiche, provengono dalla donation Magnelli di Parigi, e da collezioni private italiane, svizzere e francesi. Il nucleo dell’esposizione (70 oli realizzati in Italia tra il 1913 e il 1935) è presentato alla galleria del Credito di Milano, mentre nello spazio di Sondrio sono esposti una ventina di oli relativi al periodo parigino dal 1936 al 1969 e l’intera opera grafica (100 fogli dal 1934 al 1971).
A differenza dell’antologica recentemente presentata a Villa dei Cedri di Bellinzona, volta a illustrare la produzione “internazionale” del maestro, la mostra si concentra sul periodo italiano di Magnelli, analizzando le varie fasi della sua maturazione artistica, a partire dall’adesione al gruppo dei futuristi fiorentini nel 1913, per passare poi con grande coerenza formale al geometrismo e all’astrattismo lirico.
Magnelli, accomunabile a Matisse per l’uso del colore, già nel ‘14, si reca a Parigi, dove frequenta Apolllinaire, Picaso, Léger, e Archipenko, anche se non compare nelle mostre futuriste del tempo. Pur stabilendosi definitivamente nella capitale francese solo nel 1934, e senza peraltro legarsi al movimento «Abstraction-Création», sarà lui l’unico pittore italiano indipendente ad esporre con continuità assieme ai gruppi delle avanguardie.
Drammatica la svolta negli anni ‘30 quando, costretto all’esilio, rinuncia a quelle figurazioni che avevano avuto il loro apice dinamico e cromatico, quasi matissiano, nella serie delle Astrazioni liriche degli anni ’14-’15. A dire di un silenzio quasi impotente sono ora le Pietre, blocchi monolitici che si ergono come mute figure di fronte alla storia impietosa che lo costringe all’esilio. Sono come gli elementi sparsi di un mondo che si è spezzato, grandi blocchi spaccati di pezzi di una società che si sgretola e si smembra, per alcuni versi analoghi alla “epoca minerale” di Tanguy.
Ma anche qui è impossibile imprigionare l’arte di Magnelli in comode classificazioni: un invito, quindi, a ripercorrere la strada personale ma non solitaria di un artista in tensione sempre dialettica con il proprio tempo.

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Gabriella Anedi


Alberto Magnelli
Galleria Gruppo Credito Valtellinese, C.so Magenta 59, Milano
e Galleria Credito Valtellinese, Palazzo Sertoli, P.zza Quadrivio 8, Sondrio
Orario: lunedì – venerdì, ore 10 – 19, sabato ore 9 – 13. Domenica chiuso. Ingresso libero.
Domenica chiuso. Ingresso libero
Per informazioni al pubblico Galleria Gruppo Credito Valtellinese, tel. 02/48008015; 0342/522738, e-mail: creval@creval.it
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