10 aprile 2000

10.IV.2000 Inaugurato alla presenza della Melandri il Santa Maria della Scala dopo un’anno di restauri

 
Il Santa Maria della Scala, cittadella culturale e acropoli di Siena, non sembra stanco di sfornare sorprese. Dopo il ritrovamento delle famose mummie di cui abbiamo diffusamente parlato qualche mese fa è la volta di un grandissimo affresco trecentesco trovato in una intercapedine

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Dopo un anno di lavori in quell’immenso cantiere da 350mila metri cubi che è il Santa Maria si inaugureranno il 10 aprile alla presenza della ministro Melandri (alle ore 16) nuovi locali recuperati e restrutturati. Proprio durante i lavori di restauro e stata rinvenuta in un’intercapedine di una scala un vasto ciclo affrescato di primo Trecento, raffigurante una Tebaide, da riferire all’ambito di Ambrogio Lorenzetti: si tratta della scoperta più importante degli ultimi venti anni per la scuola pittorica senese anteriore alla Peste nera del 1348.
Si tratta senza dubbio di un grande ritrovamento specialmente se accoppiato ad altri grandi recuperi che consentiranno la riapertura della grande chiesa barocca della Santissima Annunziata inotre saranno fruibili gli spazi della sede della Società di Esecutori di Pie Disposizioni. Le sorprese non finiscono qui: è stata ritrovata la sede della Confraternita di Sopra, la quarta società ad aver sede nel millenario Spedale. All’interno di questi locali un ulteriore ritrovamento di un affresco va ad arricchire il patrimonio museale: è stato ritrovato un ciclo raffigurante alcuni personaggi a monocromo, uno dei quali identificato in Sansone che brandisce le porte del Tempio di Gerusalemme, attribuito al pittore senese di primo Cinquecento Girolamo di Benvenuto.
Nella Società di Pie Esecuzioni troveranno posto opere di artisti dell’ ‘800 senese: da Maccari a Cassioli passando per i fratelli Giunti e per Viligiardi.
Numerosissimi, come si sa,. sono i capolavori custoditi nella Chiesa della Santissima Annunziata, una sito che risale al 1090 ma rifatta numerose volte fino all’assunzione dell’attuale aspetto barocco dovuto all’impegno di Agostino Chigi rettore del Santa Maria nei primi anni del ‘600. Qui sono conservati affreschi, sculture, decori, fregi, dipinti; basta citare il celeberrimo Cristo Risorto del Vecchietta, spesso messo a confronto con le opere di Donatello. In questi spazi è stata inserita una nuovissima illuminazione che permetterà ai senesi ed ai turisti di ammirare ancor meglio i capolavori.
Ciclo affrescato di primo Trecento, raffigurante una TebaideAttigua alla Santissima Annunziata è la cappella della Madonna nella quale dopo un lungo restauro rivedrà la luce un ciclo murale sulla Storia della Vergine di Giuseppe Nicola Nasini (1657-1736).
Il Santa Maria della Scala è una delle strutture culturali più grandi d’Europa, 350.000 mq che mettono in riga giganti come il Centre Pompidou di Parigi. A breve arriveranno ritoranti, negozi, bar, ascensori, accessi facilitati per portatori di handicap, decine di mostre, eventi, concerti, convegni internazionali, lezioni universitarie, centri europei di restauro e tanto altro.
Qualcuno, secondo noi a torto, pensa ad uno svilimento di una struttura millenaria; intanto il Santa Maria continua a sfornare capolavori.


Complesso Museale di Santa Maria della Scala, Piazza Duomo 2, Siena
http://www.santamaria.comune.siena.it info: 0577224811 ore: 10-16. £ 8000/6000/4000
accesso disabili: SI, servizi igienici: SI, bar/ristorazione: SI, lingue straniere: NO, guide elettroniche: NO


Massimiliano Tonelli

[exibart]

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