24 aprile 2020

Ocean Space, Venezia: al via i progetti online di ‘La Città Riflessa’

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Al via oggi "La Città Riflessa", la serie di iniziative online realizzate da Ocean Space e TBA21–Academy con e per Venezia. L'intervista a Markus Reymann, Direttore di TBA21–Academy e di Ocean Space

Venezia Ocean
Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo, Foto: Enrico Fiorese, courtesy Ocean Space

Al via oggi, 24 aprile, La Città Riflessa la serie di iniziative online che Ocean Space, fondato a Venezia nel 2019, e l’organizzazione madre TBA21–Academy dedicano a Venezia e alla sua sostenibilità «in attesa della mostra Territorial Agency: Oceans in Transformation, commissionata da TBA21–Academy e curata da Daniela Zyman».

La Città Riflessa si articola in tre iniziative, tutte online, – Nowtilus, Cara Venezia e Altra Marea che indagano la situazione attuale di Venezia e della Laguna con diversi approcci. I contenuti saranno via via resi disponbili su www.ocean-archive.org e sui canali social di Ocean Space.

Nowtilus

Oggi alle 16.00 partirà «Nowtilus. Storie da una laguna urbana del 21esimo secolo, il programma di otto podcast originali – condotti da Enrico Bettinello e curati insieme ad Alice Ongaro Sartori in onda su TBA21−Academy Radio – che approfondiranno, con l’intervento di ospiti dal mondo della letteratura, alla scienza, alla pesca sostenibile, diverse tematiche legate alla sostenibilità lagunare e alla città di Venezia.
Ospite del primo appuntamento sarà lo scrittore veneziano Tiziano Scarpa, vincitore del Premio Strega 2009 con il romanzo Stabat Mater, che racconterà Venezia attraverso le esperienze fisiche ed emotive che si possono fare solo in questa città», si legge nel comunicato stampa.

I podcast saranno «pubblicati ogni due settimane, sempre di venerdì, sulla piattaforma www.ocean-archive.org, sul recente canale TBA21–Academy Radio su Soundcloud e sui profili Instagram e Facebook di Ocean Space, dove saranno sempre disponibili».

Cara Venezia

Dal primo maggio saranno online anche i contributi degli artisti invitati a Cara Venezia «un’iniziativa rivolta agli artisti che collaborano con TBA21−Academy per riflettere su una situazione globale di crisi che si evidenzia in modo specifico nel caso di Venezia. […] Per cercare di stimolare il dibattito e il pensiero critico che Ocean Space e TBA21−Academy hanno chiesto alla comunità di artisti con cui da anni collaborano di mandare un messaggio alla città di affetto e vicinanza, attraverso i mezzi da loro preferiti, siano essi immagini, video, audio o dichiarazioni», ha spiegato l’organizzazione.

Altra Marea

A metà giugno saranno, inoltre, diffusi i contenuti di Altra Marea. Pensieri ed emozioni al tempo del Coronavirus a Venezia, «il terzo progetto digitale per raccogliere pensieri ed emozioni di tutti coloro che stanno vivendo il periodo di quarantena a Venezia. Ocean Space vuole così coinvolgere gli abitanti di Venezia, invitandoli a esprimere e condividere le proprie emozioni e riflessioni rispondendo ad alcune domande», ha proseguito il comunicato stampa. Qui potete trovare tutte le informazioni per partecipare e inviare il vostro contributo, un video o un breve testo, entro il 15 giugno 2020).

Venezia Ocean
Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo, Foto: Enrico Fiorese, courtesy Ocean Space

Abbiamo posto alcune domande a Markus Reymann, Direttore di TBA21–Academy e di Ocean Space

Che cosa sono Ocean Space e TBA21–Academy e in che relazione stanno?

«Ocean Space è stato creato ed è guidato da TBA21–Academy per essere una piattaforma pubblica per ricerche, progetti ed iniziative grazie anche ai suoi vari partner a Venezia e provenienti da tutto il mondo, tra cui organizzazioni legate all’arte, musei, università, ONG e agenzie governative.
Ocean Space è un centro globale che mira ad aiutare a portare alla luce nuove ed urgenti tematiche legate all’ambiente, a catalizzare il dibattito sull’oceano, sulle relative ricerche e la sua difesa.
Lo spazio offre a TBA21–Academy la possibilità di divulgazione e di realizzazione di programmi educativi su misura per la comunità di Venezia, progettati per connettere ulteriormente la città e suoi abitanti con l’oceano».

Come è nato il progetto per Venezia?

«Ocean Space apre un nuovo fronte sugli oceani, con la missione di sfidare il modo di pensare, favorire l’impegno e scardinare gli approcci delle singole discipline per risolvere le questioni più urgenti che gli oceani devono affrontare. Concepito come una piattaforma collaborativa, Ocean Space estende la pratica che TBA21–Academy ha sostenuto coltivando la ricerca attraverso le discipline e la co-creazione, che mescola i sistemi di conoscenza.
Abbiamo scelto Venezia per questa nuova ambasciata per gli oceani perchè è sempre stata un centro di scambi internazionali. Storicamente la città è stata un punto nevralgico per il commercio e la navigazione in alto mare. Oggi lotta, assieme a numerose altre comunità costiere e stati insulari, contro gli effetti del cambiamento climatico e dell’innalzamento del livello del mare, rendendo la mission e il programma di Ocean Space ancora più attuali per le comunità locali e per i suoi visitatori».

Markus Reymann, ph Enrico-Fiorese, courtesy Ocean Space
Da quale punto di vista ponete l’attenzione su Venezia?

«Nei mesi più recenti abbiamo assistito a un rapido esodo da Venezia a causa degli effetti dell’epidemia di Covid-19 che ha costretto una grande parte del pianeta ad un comune lock down. I turisti se ne sono andati, i pendolari hanno chiuso negozi, hotel, fabbriche e il traffico si è fermato. Molti dei principali eventi internazionali sono stati sospesi o posticipati a tempi migliori. Venezia ha riscoperto quella solidarietà e quel forte senso di comunità innato che erano già emersi durante l’emergenza dell’acqua alta.La Laguna, inoltre, è tornata a respirare, libera dal moto ondoso. L’acqua è trasparente e si possono vedere pesci, uccelli e altri animali.
Il ritmo ha rallentato, lasciando spazio alla riflessione e al passare del tempo che segue il ciclo della natura. È esattamente qui che vogliamo agire, con iniziative che vogliono intercettare e interpretare tutta l’energia trainante di questo momento, immaginando insieme ciò che verrà dopo. Il team che ha curato e progettato le iniziative che comprendono La Città Riflessa proviene da Venezia e dal più ampio Veneto, lavorando in collaborazione con i “tentacoli” dispersi a livello internazionale. Per noi è stato molto importante che la riflessione sia venuta da Venezia stessa, dalle persone che vivono, respirano e creano con (nella) città».

Oggi prende il via La Città Riflessa, come si colloca all’interno del grande progetto Ocean Space?

«In questo momento di profonda trasformazione, Ocean Space conferma la sua forte attenzione al territorio e alle problematiche ambientali con La Città Riflessa, una serie di iniziative digitali dedicate alla Laguna e alla sua sostenibilità.
Questa emergenza ci ha fermato nelle attività quotidiane, ma l’arte e la ricerca non possono essere fermate. I nostri progetti mirano a supportare Venezia in molti modi diversi. Il primo è portare all’attenzione del mondo i problemi della sua Laguna, come l’innalzamento del livello del mare: influenziamo artisti e scienziati nella loro ricerca e li invitiamo a “contaminare a vicenda” le loro idee, fornendo la piattaforma giusta. In secondo luogo fungiamo da “antenna” dentro Venezia con l’idea di voler dare un esempio per tutte le persone che vogliono contribuire a questa tematica. Mostriamo, infine, vicinanza ai veneziani, ad esempio invitandoli ad esprimere e a condividere le loro emozioni e riflessioni attraverso l’iniziativa Altra Marea».

Chiesa di San Lorenzo Venezia
Ocean Space, Interno Chiesa di San Lorenzo, sede di Ocean Space, Foto: Enrico Fiorese, courtesy Ocean Space

I prossimi appuntamenti di Nowtilus. Storie da una laguna urbana del 21esimo secolo

• Da venerdì 24 aprile, ore 16
Narrare Venezia
con Tiziano Scarpa, scrittore

«Come i veneziani narrano la loro città? Come Venezia è narrata dagli scrittori esteri? Lo scrittore Tiziano Scarpa ci racconta con aneddoti e storie legati a questo fascino complesso e sfaccettato».

• Da venerdì 8 maggio, ore 16
Supervenice: Architettura e Urbanismo
con Sara Marini, architetto e docente all’Università IUAV di Venezia

«L’architetto e professoressa Sara Marini ci racconta la città attraverso la sua ricerca legata alle tradizioni e alle visioni più contemporanee dell’urbanistica di Venezia, attraverso progetti editoriali di cui è autrice».

• Da venerdì 22 maggio, ore 16
Persone negli Spazi Pubblici a Venezia
con Nicola di Croce, sound-artist, e Mariateresa Sartori, artista

«Due artisti veneziani racconteranno le loro ricerche artistiche legate a Venezia. Nicola Di Croce con le sue ricerche legate al suono urbano, Mariateresa Sartori attraverso alcuni dei suoi lavori che mettono in evidenza le interazioni tra le persone peculiari a questa città, ci sveleranno dei punti di vista inaspettati sui luoghi e le persone che la popolano».

• Da venerdì 5 giugno, ore 16
Ecosistema lagunare
con Luigi Cavaleri, oceanografo all’ISMAR-CNR, Fabiana Corami, ricercatrice dell’Istituto di Scienze Polari del CNR (CNR-ISP), e Beatrice Rosso, ricercatrice, Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari

«La laguna di Venezia è uno degli ecosistemi lagunari più estesi e più importanti d’Europa e dell’intero bacino Mediterraneo, con un immenso patrimonio biologico, faunistico e floristico e con alcune specie animali e vegetali rare o minacciate d’estinzione. Essa è il risultato della combinazione tra fattori naturali e fattori antropici che storicamente hanno determinato l’assetto attuale; insieme a Luigi Cavaleri, oceanografo fisico (ISMAR-CNR) guarderemo ai cambiamenti più significativi degli ultimi secoli e quelli in corso ora. Insieme alle ricercatrici Fabiana Corami e Beatrice Rosso del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Ca’ Foscari, ci immergeremo nelle acque della laguna di Venezia per fare luce sulla questione plastiche e micro-plastiche».

Venezia Ocean
Ocean Space, La Città Riflessa, 2020, courtesy Ocean Space

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