10 novembre 2016

Ancora segno meno per Sotheby’s

 

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Il terzo trimestre non è mai un periodo facile data l’assenza di aste importanti, ma l’annuncio di Sotheby’s, anche se non arriva come un fulmine a ciel sereno, dà delle anticipazioni che non fanno ben sperare per il bilancio annuale della casa d’aste. 54,5 milioni di dollari persi in questi ultimi tre mesi, un deficit significativamente più grande rispetto ai 17,9 milioni nello stesso periodo del 2015. Riferimento falsato secondo Tad Smith, CEO della compagnia, che ha voluto specificare che un confronto diretto con lo scorso anno può essere fuorviante in quanto il calendario delle vendite estive a Londra nel 2015 ha fatto in modo che queste venissero incluse nel terzo trimestre dello scorso anno. Tenendo conto di questa anomalia le percentuali di calo cambiano, passando dal 57 per cento all’otto per cento, ma resta il fatto che la flessione negativa rispetto al 2015 esiste e, secondo gli esperti, non potrà che peggiorare. Con l’incertezza causata dalla vittoria di Trump che arriva a pochi giorni dalle aste newyorchesi e con la Brexit alle porte entrambe le grandi piazze occidentali non promettono bene. 
Arriva quindi un chiaro segnale di un ulteriore espansione ad est: la nomina della new entry nel consiglio di amministrazione, Linus Cheung, ex CEO di Hong Kong Telecom. Come ha dichiarato Smith, «Cheung, già cliente della casa d’aste, proviene da una parte del nostro mondo di cruciale interesse – la Cina continentale – che sarà la base di un futuro luminoso per Sotheby’s». (RP)

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