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La storia dell’arte non è fatta solo dagli artisti. Al loro fianco spesso ci sono stati dei critici, fondamentali per portare l’arte nell’eternità. Uno dei più importanti del Novecento è stato certamente lo statunitense Clement Greenberg, teorico del “colour field” anche nota come pittura a campi di colore. Il suo Verso un nuovo Laocoonte, nel 1940 accompagnò grandi pittori come Jackson Pollock, Willem de Kooning, Hans Hofmann, Barnett Newman, e Clyfford Still, insieme a molti altri pittori che poi nel 1955 divennero protagonisti del suo saggio American-Type Painting, una dichiarazione d’amore per l’Espressionismo Astratto.
E cosa potrebbe collezionale un critico come Greenberg? Per scoprirlo si potrebbe andare a Portland, per visitare il Museo della città e ammirare parte della collezione Clement Greenberg, acquistata dal Portland Art Museum nel 2000, oppure basterebbe seguire l’asta di Post War e Contemporary Art che il prossimo 10 maggio si terrà da Christie’s a New York. Protagonisti saranno alcuni lavori che gli eredi di Greenberg hanno deciso di mettere all’incanto, un gruppo di 21 lavori, valutati tra il milione e il milione e 800mila dollari. Tra gli artisti presenti i suoi amati Anthony Caro, Jules Olitski, Kenneth Noland e Helen Frankenthaler. A poco più di 20 anni dalla sua morte un altro pezzo della collezione del critico abbandona la sua casa di New York. È sempre triste osservare una vita dedicata all’arte che va in fumo. (Roberta Pucci)