09 febbraio 2025

Fine di Arte Fiera 2025. E i galleristi fischiano il mancato sostegno del Governo

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Ecco la resa dei conti da Bologna, tra vendite e feedback dagli stand. Con tanto di flash mob finale, per esprimere il disappunto sulla questione IVA, che rende il mercato dell’arte italiano sempre meno competitivo

arte fiera 2025
Daniela Comani, Perturbazione #2, 2025, Galleria Studio G7

È stata un’edizione importante, quella appena conclusa ad Arte Fiera, a Bologna. Non solo per storicità – era la numero 48, si tratta della fiera d’arte più longeva d’Italia (qui il nostro report d’apertura). Ma anche perché era l’ultima diretta da Simone Menegoi, a sostituirlo dal 2026 sarà Davide Ferri, già curatore nel 2019 del progetto speciale di Arte Fiera Solo figura e sfondo, e dal 2020 della sezione Pittura XXI. «È stata un’esperienza impegnativa ma bellissima», rivela Menegoi nell’ultimo giorno del suo mandato. «Sono orgoglioso dei risultati raggiunti, e mi preme estenderne il merito a tutte le persone con cui ho collaborato, sia interne alla fiera che esterne, il cui contributo è stato fondamentale. Passo il testimone a Davide Ferri, che ha lavorato con me fin dal principio, e che conosce a fondo Arte Fiera e le sue dinamiche. A lui va il mio più caloroso augurio di far crescere ulteriormente questa grande e storica manifestazione». Non solo: il tutto è avvenuto mentre i galleristi manifestavano a gran voce – anzi, proprio a suon di fischietti, come è successo oggi tra i corridoi della fiera, della serie: facciamoci sentire, così non si può continuare; con riferimento forte e chiaro alla mancata riduzione dell’IVA, a lungo auspicata, mai arrivata, e tanti saluti alla possibilità per l’Italia di essere competitiva in termini di mercato (ne parlavamo in questo articolo, e ne parleremo ancora). Ecco, in questo clima di nostalgia, di protesta, di transizione e stallo, tutto insieme, si è consumata una nuova manches della fiera italiana che accende i riflettori su Bologna, attraendo tutti i protagonisti del sistema arte italiano (per un totale di 176 espositori e un’affluenza che ha toccato i 50.000 visitatori). Si misura la temperatura del mercato, si fanno pronostici sui mesi a venire. E si fischia – letteralmente – una situazione deplorevole, per tutti gli addetti al settore.

 

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Com’è andata Arte Fiera 2025? Parola ai galleristi

Parlano Benedetta Spalletti e Lodovica Busiri Vici, galleriste di Vistamare: «Abbiamo trovato questa edizione di Arte Fiera energica», rivelano a exibart, «con un miglioramento anno dopo anno e una buona partecipazione delle gallerie; sono infatti rientrate molte gallerie italiane e di questo siamo contente. Anche i collezionisti hanno dimostrato entusiasmo. Le nostre vendite si sono concentrate nella fascia di prezzo tra i 20.000 e i 50.000 euro». Inevitabile il riferimento alla questione IVA: «Siamo profondamente deluse dalla mancata riduzione dell’IVA, che rappresenta un danno enorme per noi gallerie, e non comprendiamo come non siano stati adottati dei provvedimenti concreti».

Galleria Vistamare, Credits: Roberto Sala

«Nonostante un ottimo lavoro dell’Angamc, ed in particolare del nostro Presidente Sirio Ortolani», rivela a exibart Antonio Addamiano, founder e gallerista di Dep Art Gallery, «ancora una volta si riscontra la difficoltà a far comprendere alla politica che il sistema dell’arte italiano non è competitivo a livello europeo ed è destinato con queste regole in vigore sempre più a diminuire la quota del mercato dell’arte moderna e contemporanea nel mondo». Poi, a proposito di Arte Fiera 2025: «Si è dimostrata come sempre la fotografia del mercato dell’arte italiano. Buona affluenza di pubblico, alcune vendite già chiuse in fiera, altre da definire. Sono ritornate alcune importanti gallerie italiane e il pubblico ha apprezzato molto l’idea di realizzare, per 4 giorni, 4 stand diversi che hanno messo in scena quattro vere e proprie micro mostre – tra cui forse la più apprezzata, quella di giovedì, un dialogo tra Emilio Scanavino e Giuseppe Uncini. Molto interesse intorno alla nostra prossima seconda mostra personale di Valerio Adami, alcune opere già riservate».

Emilio SCANAVINO Giuseppe UNCINI , Dep Art Gallery. Photo by Bruno Bani, Milano

Anche Enzo Di Marino, dalla Galleria Umberto Di Marino, menziona il mancato supporto del Decreto Cultura: «Onestamente», dice, «le previsioni iniziali non erano delle più rosee, soprattutto a seguito della notizia del mancato abbassamento dell’IVA sull’arte. Nonostante ciò, la fiera è andata bene, soprattutto considerando il contesto economico non particolarmente favorevole. Abbiamo venduto opere di quasi tutti i nostri artisti, da Betty Bee a Carlos Amorales, e anche di Isadora Neves Marques, Eugenio Tibaldi, Marcello Jori e Santiago Cucullu. Per quanto riguarda la salute del mercato dell’arte, preferiamo non lanciarci in pronostici, soprattutto in un momento così delicato». Poi, a proposito di Arte Fiera: «Si conferma un evento estremamente positivo, con una grande partecipazione di collezionisti, pubblico specializzato e generico. Questa ultima edizione curata da Simone Menogoi, a nostro avviso, ha fatto un ulteriore passo in avanti, consolidando l’ottimo lavoro svolto nelle precedenti edizioni grazie anche all’aiuto di Enea Righi e di tutto il team».

Courtesy of Galleria Umberto Di Marino

«Sembrerebbe», dichiara Giorgio Gaburro, dalla Galleria Gaburro, «malgrado il mancato taglio sull’IVA agli operatori del settore, che questo inizio dell’anno possa auspicare ad una nuova espansione dopo anni di contrazione. Bologna è la fiera italiana per eccellenza, con una forte presenza territoriale ed è sicuramente un buon indicatore dell’andamento del mercato nazionale». Gli asking price delle opere esposte? Si aggirano dai 25 ai 125 mila euro, con una media tra i 40 ed i 50 mila.

arte fiera 2025
Galleria Gaburro

Altri feedback a zig zag dagli stand. Mazzoleni, con sedi tra Torino e Londra, ha messo in scena un dialogo elegante tra grandi classici moderni (per un range di prezzi compreso tra € 30.000,00 e oltre 1 milione per Le Muse inquietanti di De Chirico) e nomi contemporanei come Senatore, Moccia, Reimondo, Francolino, Iran do Espìrito Santo (qui gli asking price andavano dai € 7000 ai 70.000). E definisce Arte Fiera come «una fiera prettamente italiana che ha visto il passaggio di molti collezionisti nel giorno dell’opening ma anche nei giorni successivi. Siamo lieti di segnalare che un collage di Marinella Senatore ha vinto il premio Ducati. Si segnalano alcune vendite dalle opere storiche, come un Casorati del 1910, fino ad un lavoro di David Reimondo».

Mazzoleni, Arte Fiera Bologna 2025. Credits Gabriele Abbruzzese. Courtesy Mazzoleni, London – Torino

Parola al gallerista Marco Poggiali, di Galleria Poggiali: «Sotto la spinta di Enea Righi, ormai da anni a sostegno del direttore Simone Menegoi», dichiara a exibart, «la fiera ha subito un cambiamento (radicale e graduale) positivo: la percezione che se ne ha è quella di un livello superiore, si vedono risultati in termini di qualità, di collezionismo, di affluenza, di mostre interessanti in giro per la città. Per quanto riguarda le vendite siamo abbastanza soddisfatti, compatibilmente al periodo in cui stiamo vivendo. Arte Fiera sicuramente è il faro delle fiere in Italia – insieme a miart ed Artissima, certo, però secondo me Bologna torna a ricoprire proprio il ruolo di guida in ottica di mercato».

Courtesy of Galleria Poggiali

Per Ludovica Bifulco, fondatrice e gallerista della milanese Nashira Gallery, «Arte Fiera continua a essere un punto di riferimento per il mercato italiano. Come giovane galleria, ci tenevamo a partecipare». E prosegue: «L’afflusso di visitatori è stato significativo giovedì e sabato, momenti in cui abbiamo avuto l’opportunità di creare contatti e relazioni future. L’offerta resta principalmente focalizzata sulla pittura, il medium in cui anche noi crediamo e proponiamo».

Nashira Gallery, Photo Credits: studio.abbruzzese

«Per noi», rivela la bolognese P420, «Arte Fiera è iniziata nel migliore dei modi fin dal primo giorno ed andata avanti con grande entusiasmo. Abbiamo riscontrato un forte interesse per la nostra proposta e la mostra in galleria, che celebra i 15 anni di attività di P420, e che ha attirato un pubblico numeroso e ricevendo feedback molto positivi. Siamo felici di aver avuto attenzione sia per le nostre proposte di giovani artisti (tra cui citiamo Victor Fotso Nyie, Shafei Xia, Adelaide Cioni protagonista del programma di performance organizzato da Fondazione Furla) sia per la nostra scuderia di artisti più storicizzati quali Stephen Rosenthal, Irma Blank e un forte e sincero interesse per Filippo de Pisis. Detto questo, speriamo di poter considerare Artefiera come esempio benaugurante per il trend di questo 2025».

Courtesy P420, Bologna. Photo Credit Carlo Favero

«La fiera», dicono dalla Ronchini Gallery, con sede a Londra, «nonostante alcune negoziazioni in ballo per i vari artisti esposti (Marca-Relli, Paolo Serra e Tanya Ling) e la vendita confermata di un’opera di Tanya Ling, non ci ha dato le stesse sensazioni della scorsa edizione. ArteFiera resta certamente una buona occasione per mantenere i rapporti con i collezionisti e presentare dal vivo le nostre nuove proposte, ma ci aspettavamo un po’ più di verve».

Courtesy of Ronchini Gallery

C+N Gallery CANEPANERI ha presentato a Bologna la selezione delle opere di tre artiste internazionali, Deng Shiqing (Cina, 1992), Gillian Brett (Francia, 1990), Hannah Rowan (UK, 1990). «È stato uno “show al femminile”», ha dichiarato a exibart la gallery director Tatiana Martyanova, «pieno di carica espressiva. Arte Fiera conferma sempre la grande affluenza del pubblico, con un po’ di timidezza da parte dei collezionisti nel concludere gli affari direttamente in fiera. Per quanto ci riguarda, la pittura rimane l’attrazione principale, infatti Deng Shiqing è stata l’artista più richiesta in quest’edizione».

C+N Gallery CANEPANERI

«Personalmente», dichiara a exibart Corrado Folinea, direttore della napoletana ACAPPELLA, «vedo la fiera crescere dal punto di vista del pubblico, non ci sono stati fin’ora momenti di stallo, sempre tanti visi statori e forse più dello scorso anno. La posizione tuttavia del nostro stand (quasi alla fine del padiglione 25) non è proprio vantaggiosa, a questo si aggiunga un numero enorme di gallerie tra il moderno ed il contemporaneo, per cui risulta difficile orientarsi. Per il resto ottimi contatti e buoni incontri».

Courtesy of Galleria ACAPPELLA

I premi assegnati ad Arte Fiera 2025

Non c’è fiera d’arte che si rispetti senza i tanto attesi premi. Arte Fiera ne ha assegnati 7, da quelli promossi da collezioni private e partner alle acquisizioni, fino alla collaborazione con il più importante riconoscimento nazionale dedicato alla pittura. Ed eccoli: il Premio BPER è stato assegnato a Sabrina Mezzaqui, rappresentata dalla Galleria Massimo Minini, con l’operaLettere, 2010. Una menzione speciale anche per Arianna Zama, rappresentata da Fuocherello, con le opere Rosa, come le gengive dei leopardi, 2025 e Pastorello non ti scordar di me, olio su tela, 2023. Il Premio Marval Collection è stato assegnato a Sang Woo Kim, rappresentato da Herald St, con l’opera The corner 015, 2024 e Wenhui Hao, rappresentato da L.U.P.O. – Lorenzelli Projects, con l’opera Blue Butterfly Passage, 2025. Il Premio Collezione Righi è stato assegnato ad Andrea Romano, rappresentato da Federica Schiavo Gallery con le opereAnteo, The Art of Self-Denial, 2024 e Te Rerioa, Fake Flock Two, 2024Il Premio Officina Arte Ducati è stato conferito a Marinella Senatore, rappresentata dalla Galleria Mazzoleni, con l’operaThere is so much we can learn from the sun, 2024Il Premio Osvaldo Licini by Fainplast individua uno dei suoi cinque finalisti Sebastiano Impellizzeri, rappresentato da Société Interludio. Il Premio Rotary è stato assegnato alla Galleria Studio G7. Il Premio Rotaract e Premio Andrea Sapone sono stati assegnati a Juri Bizzotto, rappresentato dalla Galleria Astuni Public Studio. The Collectors.Chain Prize by Art Defender è stato assegnato a Leila Erdman – Tabakashvili, rappresentata da A Pick Gallery, con le opere Stability.jpg, 2024,… and I run from you to you.jpg, 2024, The wind, the wind, dry their tears, let them sleep, bring tomorrow closer.jpg, 2024.

È tutto da Arte Fiera 2025. Cala il sipario, ma certi fischi proseguono ben oltre la manifestazione.

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