23 giugno 2015

Hitler incassa soldi e polemiche

 

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Spesso capita di restare sbalorditi di fronte ai prezzi da capogiro di certe opere d’arte, di artisti non alla pari di Picasso o Giacometti, che realizzano record sorprendenti, e ci si interroga sulle motivazioni. Uno le cui cifre lasciano però sempre esterrefatti e per cui non c’è trend che tenga per spiegarle è uno dei pittori falliti più famosi al mondo. Adolf Hitler. I cui dipinti di castelli da favola e fiori da decenni animano le polemiche nel mercato dell’arte.
Si sa che Hitler nei primi due decenni del 900 desiderava ardentemente diventare un pittore famoso, ma le sue capacità vennero più volte considerate insufficienti per entrare nell’Accademia di Vienna.
Ora i dipinti del giovane Hitler ed i suoi acquarelli sono venduti a cifre a sei zeri dalle case d’asta di tutto il mondo, ultima in ordine di tempo, la vendita, in una casa d’aste tedesca, di una serie di acquarelli che ha totalizzato 450 mila dollari. Tra questi un lavoro che raffigura un castello bavarese è stato battuto a113 mila dollari. 
Vendere le opere di Hitler non è illegale, a meno che non raffigurino simboli nazisti, ma ogni vendita, anche quando il ricavato va in beneficenza, è preceduta e seguita da dibattiti che riguardano la moralità dell’asta, e la poca eticità del trarre profitto da questi quadri. Ad essere additati allora dovrebbero essere i venditori o i compratori? (Roberta Pucci)

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