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Tutti parlano di loro, di questi nuovi ricchi, giovani, rampanti, interessati all’arte, e spesso rincorsi dall’arte stessa. Anche il Moma dedica loro una serata, chiudendo il museo al pubblico ed invitando tutti i giovanissimi più influenti del momento. E non parliamo solo di attori e cantanti, ma di giovani professionisti, stelle dei social media le cui abitudini di acquisto sono sotto i riflettori di tutti gli uffici marketing delle aziende. L’ultima scoperta, resa possibile da uno studio della società di assicurazioni Hiscox, è che il mercato d’arte online è cresciuto del 24 per cento arrivando a 3.27 miliardi di dollari, e per lo più ad aver speso il loro tempo e i loro soldi online sono proprio i Millennials. La piattaforma preferita resta quella di Christie’s, al secondo e terzo posto ci sono Artsy e artnet, Sotheby’s è quarto.
Le case d’asta tradizionali si trovano ad affrontare una forte concorrenza da aziende online come Auctionata e Paddle8 che ha più che raddoppiato le vendite dello scorso anno, o come Invaluable, l’aggregatore d’aste online, che ha recentemente lanciato le vendite a prezzo fisso, e che ha aumentato le vendite del 60 per cento. Crescono gli acquisti fatti direttamente dal cellulare, e chi altro potrebbe comprare così se non un giovane drogato di tecnologia? (Roberta Pucci)