13 ottobre 2015

La Rivoluzione di Christie’s

 

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Mentre gli occhi degli analisti sono puntati sulle attesissime aste londinesi, da Christie’s si pensa già al 2016. 
Secondo alcuni la casa d’aste inglese sta sventolando bandiera bianca nella lotta contro Sotheby’s per il primato nelle aste degli Antichi Maestri, mentre cancella la tradizionale asta di gennaio sui dipinti antichi, e annuncia la Classic Art Week che si svolgerà presso il Rockefeller Center di New York nel mese di aprile 2016. Questa settimana di vendite comprenderà Dipinti antichi, Scultura, Arte, ma il fulcro della settimana sarà Revolution, una vendita di opere che vanno dal diciottesimo al ventesimo secolo. Più che un titolo un motto, perché quella che Christie’s ha intrapreso nel corso degli ultimi anni è una rivoluzione, soprattutto per quanto riguarda il calendario e le sue innovative vendite tematiche. La trovata di spostare la vendita di arte classica ad aprile è un modo di ridar vita al suo calendario, ma soprattutto, punta a far intersecare ancora di più le epoche e i media, per trovare nuovi clienti, potenzialmente interessati a molte cose, che potranno ritrovare sotto il tetto del Rockefeller Center. Jussi Pylkkänen, presidente mondiale della casa d’aste ha dichiarato: «La maggior parte dei nostri collezionisti stanno comprando in cinque o sei campi diversi, è una svolta radicale rispetto a dieci anni fa. La creazione di queste settimane tematiche rende più semplice per i collezionisti di vedere il meglio in ogni campo».
Fino ad ora le aste tematiche sono state un successo, solo lo scorso maggio durante la vendita Looking Forward to the Past, sono stati realizzati 10 record ed il totale della serata son stati 705 milioni di dollari, per questo Christie’s si propone di continuare a promuoverle come un modo nuovo per guardare al mercato. (Roberta Pucci)

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