19 novembre 2014

Un’altra Italian sale da Sotheby’s

 

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Dopo il super record di Londra, il 17 ottobre scorso, dove l’Italian Sale ha registrato un picco di 52milioni di euro, Sotheby’s continua a credere nell’arte italiana e si prepara a mettere all’incanto una nuova ondata di opere colorate d’azzurro, provenienti da collezioni private italiane, tedesche, americane e asiatiche per un totale di 42 lotti. 
A Milano il prossimo 21 novembre apre al pubblico l’esposizione dell’unica asta che si svolge in Italia organizzata da un’istituzione internazionale, Sotheby’s. L’obiettivo è avvicinarsi all’eccezionale qualità della recentissima Italian Sale e magari replicare il fantastico risultato londinese. Così a Palazzo Broggi, dal 21 al 25 novembre, è possibile vedere i capolavori e poi  lasciar spazio alle battute che avranno luogo la sera del 25 e il pomeriggio del 26. Ecco la scuderia in asta: Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Paolo Scheggi, Mario Schifano. Le opere cavallo di battaglia: due fantastici Fontana, uno di colore rosso Concetto Spaziale, Attese, 1964, stimato 500-700mila euro e uno di colore nero Concetto Spaziale, Attese, 1959, stimato 400-600mila euro; l’Uomo che Spara di Pistoletto del 1973, serigrafia su acciaio specchiante 230x120cm stimata 300-400mila euro, esposta a Roma, Milano e Philadelphia; due pezzi di Bonalumi del 1964, Oggetto Bianco e Oggetto Rosso esposti alla Galleria Thelen di Colonia e al Guggenheim di New York, stimati ciascuno 180-350mila euro; Superficie Bianca di Castellani del 1970 di cm 104×120 stimata 350-450mila  euro e Superficie Bianca del 1979 di cm 120×180 stimata 450-650mila euro. Così commenta Raphaelle Blanga, responsabile dell’asta: «Oggi presentiamo un’asta selezionatissima, concentrata sull’arte Italiana del dopoguerra, dal Concettuale all’Arte Povera, passando attraverso la Pop Art, in risposta a ciò che chiede sia il mercato italiano sia il mercato internazionale. Il criterio selettivo è centrato sulla qualità e sulla provenienza delle opere». (Martina Corbetta)

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