04 marzo 2022

MAXXI 2022, un anno di mostre e premi, tra fotografia e architettura

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I grandi maestri della fotografia, come Daido Moriyama e Gianni Berengo Gardin, i giovani artisti del Premio MAXXI BVLGARI, un omaggio a Pasolini: gli appuntamenti al MAXXI per il 2022

Shomei Tomatsu. Blood & Roses (1969) Credit: © Shomei Tomatsu – INTERFACE

Un focus sull’arte contemporanea Ucraina, nel segno della cultura e della conoscenza che uniscono. In attesa di vedere i primi risultati del super progetto di ampliamento, il MAXXI di Roma presenta il suo programma di mostre e appuntamenti per il 2022 che, segno dei tempi, partirà con “UKRAINE: SHORT STORIES. Contemporary Artists from Ukraine”, progetto espositivo incentrato sulla scena artistica ucraina: in esposizione, le opere realizzate appositamente per la Imago Mundi Collection da 140 artisti, nel formato tipico di 12 per 10 centimetri che caratterizza la collezione ideata nel 2006 da Luciano Benetton. La mostra sarà ospitata al Corner MAXXI dal 10 al 20 marzo 2022, con un biglietto simbolico di 5 euro. Gli incassi saranno devoluti al fondo per l’emergenza umanitaria in Ucraina costituito da UNHCR, UNICEF e Croce Rossa, come pure gli incassi del museo di domenica 27 febbraio e domenica 6 marzo.

MAXXI Ukraine Short Stories, Victor Sydorenko, dalla serie Levitazione. Olio su tela, 2015

Fotografie d’autore da Tokyo e una tappa a Berlino

Ma il programma del MAXXI continua con una full immersion nel linguaggio fotografico di quattro grandi maestri della fotografia. Il 15 aprile aprirà una mostra di Daidō Moriyama e del suo maestro Shōmei Tōmatsu, per un punto di vista d’autore su Tokyo, a cura di Hou Hanru ed Elena Motisi. Come «Cani randagi che percorrono la città mentre si guardano attorno inconsciamente», i due artisti scattano foto a tutti quelli che si muovono davanti a loro, Tomatsu con un sguardo più attento a temi sociali e politici, Moriyama immergendosi nella frenesia della società del consumo.

Daido Moriyama. Pretty Woman (2012) Credit: ©Daido Moriyama Photo Foundation Courtesy Akio Nagasawa Gallery

Il 4 maggio toccherà all’Italia, dal Dopoguerra ai giorni nostri, nelle immagini di Gianni Berengo Gardin. A cura di Margherita Guccione e Alessandra Mauro, in “L’occhio come mestiere” prende vita un racconto visivo di oltre 150 immagini, alcune inedite, diffuso da Venezia a Milano, dai luoghi del lavoro – come nei reportage realizzati per Alfa Romeo, Fiat, Pirelli, Olivetti – a quelli della vita quotidiana, dai piccoli borghi rurali alle grandi città, dall’Aquila colpita dal terremoto al MAXXI in costruzione fotografato nel 2009. Infine, è prorogata fino ad agosto 2022 la “Amazzonia” di Sebastiao Salgado, che in cinque mesi di apertura ha fatto registrare più di 120mila visitatori.

Gianni Berengo Gardin, Genova 1988. Operai presso il porto (1988) Courtesy Fondazione Forma per la fotografia (Milano)

Dal 27 aprile, il MAXXI si “sposterà” a Berlino dove, al Palais Populaire, in collaborazione con Deutsche Bank, aprirà la mostra “Opera Opera. Allegro ma non troppo”, a cura di Hou Hanru, Bartolomeo Pietromarchi, Eleonora Farina, con lavori della collezione del museo di Roma. In esposizione, opere di artisti come Vanessa Beecroft , William Kentridge, Luigi Ontani, Aldo Rossi, Kara Walker, che riflettono sulla messa in scena, sul corpo, sul gesto artistico e sulla rappresentazione del dramma della vita.

La Collezione Arte sarà protagonista anche di una delle due mostre sulle tecnologie digitali al servizio dell’arte e della progettazione con il nuovo allestimento “What a Wonderful World” (dal 27 maggio) che, insieme alla grande collettiva di architettura “Technoscape. L’architettura dell’ingegneria” (dal 30 settembre), darà forma ali filoni di ricerca del museo dedicato alla transizione tecnologica.

Promozione di giovani talenti

Nel corso del 2022 si alterneranno tre premi dedicati ad altrettante discipline diverse. Si parte il 24 giugno 2022, con la terza edizione del prestigioso MAXXI BVLGARI PRIZE, progetto per il sostegno dei giovani artisti che unisce il MAXXI e Bvlgari e che negli anni ha lanciato tanti nuovi talenti sulla scena internazionale. In mostra i lavori site specific dei finalisti Alessandra Ferrini, Silvia Rosi e Namsal Siedlecki, a cura di Giulia Ferracci.

A ottobre sarà la volta del Premio Italiano di Architettura, a cura di Pippo Ciorra, promosso da MAXXI e Triennale Milano per la valorizzazione dell’architettura italiana. Saranno presentati i progetti vincitori della terza edizione: al miglior intervento realizzato da architetti italiani o attivi in Italia nei tre anni precedenti, al miglior giovane progettista e un premio alla carriera. A novembre, invece, il Premio Graziadei per la fotografia, a cura di Simona Antonacci, presenterà le opere del vincitore dell’edizione 2022 e quelle di Rachele Maistrello, vincitrice nel 2021, che entreranno a far parte della collezione MAXXI.

A Piazza Alighiero Boetti, dal 3 maggio 2022, Pascale Marthine Tayou realizzerà una nuova, importante installazione ambientale intitolata BRAINFOREST, immaginata appositamente per il museo. In omaggio a Roma, un grande albero al centro di una fontana ovoidale rappresenterà la natura che fiorisce dal cuore della città eterna. L’opera entrerà a far parte della Collezione grazie al contributo degli Amici del MAXXI.

Pascale Marthine Tayou. La source (2018) Credit: Jan Theun van Rees, ADAGP, Paris Courtesy dell’artista e di GALLERIA CONTINUA

L’omaggio a Özpetek e il ricordo di Pasolini

Il 29 marzo inaugura VENETIKA, l’opera del cineasta Ferzan Ozpetek che arriva al MAXXI direttamente dal Padiglione Venezia della 58ma Biennale d’Arte di Venezia, realizzata con il sostegno di Bvlgari. Protagonista Kasia Smutniak. Il cortometraggio è un omaggio di Ferzan Ozpetek alla città lagunare ed è un’esperienza coinvolgente e immersiva.

Un occhio anche all’architettura – a proposito, il MAXXI cerca il nuovo direttore del dipartimento – con “NATURE / MARIO BOTTA_SACRO E PROFANO”, progetto che, dal 15 aprile, propone una selezione di materiali eterogenei e fortemente espressivi che riflettono il lavoro del progettista svizzero di fama mondiale. Allievo di Carlo Scarpa, Mario Botta ha lavorato con Le Corbusier e Louis I. Kahn e a tutti gli effetti è considerato un maestro tra i maestri.

E per finire, da novembre 2022, un grande progetto espositivo condiviso con le Gallerie Nazionali di Arte Antica e l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma, per ricordare Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita.

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