01 febbraio 2023

Museion – Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano: gli appuntamenti del 2023

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Museion annuncia un 2023 ricco di progetti innovativi e di collaborazioni con artisti e intellettuali riconosciuti a livello internazionale

Kaldor Public Art Project 34: Asad Raza, Absorption, 2019. The Clothing Store, Carriageworks. Photo: Rafay Rashid

Museion continua la propria trasformazione evolvendosi, da istituzione basata sulle mostre, in un facilitatore pubblico e attivo, allo scopo di rafforzare l’ecosistema dell’Alto Adige attraverso la cultura urbana, il tempo libero e l’eredità culturale, tutti temi inclusi nel programma del 2023. 

Alessandro Bava and Lydia Ourahmane, Reconstituting Enclosure, 2020_Copyright – Courtesy the artist

Rifacendosi al tema più ampio di “Body and Care”, inteso come benessere della persona legato alla cultura e all’ambiente circostante, il museo ospita fino al 5 marzo la mostra – curata da Sara Cluggish e Pavel S. Pyśil – “Kingdom of the Ill”, secondo capitolo del programma di ricerca “TECHNO HUMANITIES”, che conferma, anche nel nuovo anno, l’impegno e l’attenzione in tema di salute e di malattia.

In primavera le mostre “Plot”, di Asad Raza con BB (Fabrizio Ballabio, Alessandro Bava) + Lydia Ourahmane e Moriah Evans, a cura di Leonie Radine, e “Me, We” dell’artista giapponese Shimabuku, a cura di Bart van der Heide, delineano scenari poetici tra natura animata e inanimata. “Plot”, dal 25 marzo, apre un dialogo proficuo e propone un terreno fertile per uno scambio tra cultura, architettura, agricoltura e performance insieme ad attori locali e internazionali, che prenderanno parte all’ambiziosa installazione site-specific di Asad Raza. “Me, We”, dal 6 maggio, apre la strada a nuovi modi di interpretare il mondo sullo spunto della grande capacità di Shimabuku di creare incontri poetici tra umano e non umano.

Shimabuku, Kaki and Tomato, 2008. Type C-Print. Courtesy: the artist and Air de Paris, Romainville

In autunno, dal 30 settembre, inaugurerà il terzo capitolo di “TECHNO HUMANITIES” con “HOPE”. La mostra, curata da un gruppo di ricerca con Bart van der Heide e Leonie Radine,  occuperà l’intero edificio del museo e indagherà le dimensioni multiple dell’esistenza umana in un dialogo tra automazione digitale e tecnologia dell’informazione, economia di mercato globale ed ecosistemi complessi. 

Al piano terra del museo, concepito come piazza aperta a tutti e liberamente accessibile, in quanto parte del nuovo concetto di Museion Academy, Museion Passage, verranno presentati “Sonic Youth Pavilion” di Dan Graham (1942 – 2022); un omaggio all’artista sudtirolese Albert Mayr, “Time Aspects”, e il progetto “Poesie e no” dedicato a Lucia Marcucci, una delle principali esponenti del Gruppo 70. Spazio anche alle collaborazioni, tra cui quella con ZeLIG – Scuola di documentario di Bolzano e agli appuntamenti di approfondimento nell’ambito del progetto “Lifelong Learning” collegati alle esposizioni in corso, oltre a proseguire partnership, tra gli altri, con l’Università di Bolzano e l’Università degli Studi di Trento.

Dan Graham, Sonic Youth Pavilion, 2008. Installazione, 200 x 986,9 x 776,4 cm. Collezione Museion © Museion Bozen/Bolzano. Photo: Augustin Ochsenreiter

Anche nel 2023 Museion Art Club continuerà a sviluppare i suoi format di eventi già collaudati e consolidati con Museion Art Club Forum.Occupy Museion” per sostenere la subcultura altoatesina, “Museion Factory” per dare fiato alla libera creatività e allo scambio internazionale per il settore creativo locale, e “Content” per continuare la ricerca performativa e multidisciplinare sulla salute mentale. Infine il nuovo format, pensato per i più giovani, “Museion Art Club Young”, che mira a raggiungere con i suoi programmi estivi la prossima generazione della scena creativa locale, aprendo la strada ai membri del Forum di domani.

Tutto questo perché «Un museo è qualcosa di più della somma delle sue mostre», afferma il direttore Bart van der Heide.

TECHNO HUMANITIES Globeman, credits Museion

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