21 marzo 2002

fino al 20.VII.2002 Quattro Venti Manciano (gr), sedi varie

 
Un sindaco illuminato, incosciente e coraggioso, cittadini appassionati, un territorio ancora in parte da scoprire, sia turisticamente che culturalmente, sono gli ingredienti di mostra internazionale di alta qualità. E la Maremma diventa tappa obbligata nel circuito estivo dell’arte contemporanea...

di

Quattro sono, in Toscana i venti cardinali, e sono il Grecale, il Libeccio, lo Scirocco, e il Tramontano. (Curzio Malaparte, Maledetti Toscani)

Negli ultimi anni abbiamo avuto una notevole crescita economica, si tratta ora di averne una culturale”. Quanti amministratori governano le istituzioni con uno spirito simile? La frase appartiene a Rossano Galli, sindaco di Manciano, borgo etrusco/medievale di settemila anime sulle colline della bassa Maremma.
E’ proprio nel comune di Manciano che si svolge una kermesse che, partendo da un’insolita esposizione d’arte contemporanea, tocca i temi dell’enologia, della gastronomia locale, dell’accoglienza turistica, della storia, del paesaggio e del territorio.Peter de Cupere, Quattro Venti Il territorio maremmano è il protagonista indiscusso di Quattro Venti. C’è la Maremma nella miriade di ministand gastronomici che allieteranno i partecipanti delle manifestazioni a latere dedicate ad olio, vino e formaggi. Nei paesaggi che i visitatori devono necessariamente attraversare per raggiungere le opere in mostra a Manciano e frazioni. Negli ‘spazi espositivi’ ricavati in vecchie cantine, negozi dismessi, cripte sconsacrate ed addirittura veri appartamenti. Nell’imponente schiera di aziende (più di novanta tra agriturismi, alberghi, produttori) che hanno sostenuto il progetto. C’è la Maremma – e qui inizieremo ad approfondire – nei lavori in mostra.

Sara RossiNel gruppo di tredici artisti internazionali sono due autrici italiane a colpire maggiormente. Per qualità realizzativa, impegno, maturità, gusto estetico e legame con il territorio, è arduo non considerare sublimi i lavori di Paola de Pietri (fotografa, Reggio Emilia, 1960) e Sara Rossi (videomaker e fotografa, Milano, 1970).
Se i metafisici scatti della de Pietri in una ex cava di travertino – silenziosa ma vivissima – confermano la straordinaria capacità che l’artista ha di relazionarsi con la natura, la potenza espressiva della videoinstallazione di Sara Rossi è sorprendente. La giovane milanese ha riesumato vecchi stornelli, abiti tradizionali, movenze e rituali arcaici di una messinscena bucolica, proiettando tutto sulla parete di fondo diPaola de Pietri una cripta disseminata di elementi agrestri carichi di memoria. All’interno di una botte di legno un piccolo video riprende sincronicamente particolari della scena principale.
Rute Rosas (Portogallo, 1972) ha eseguito una performance di più giorni durante la quale ha distribuito nelle cassette postali mancianesi una lettera contenente un adesivo con raffigurata un mano (diretto rimando allo stemma della cittadina) ed un sole uguale a quello che l’artista ha tatuato su un braccio. Il video della performance, proiettato in una stanza di bambagia, accentua l’aura intima del lavoro. Ugualmente intima e poetica è la realizzazione del disegnatore bolzanino Paul Thuile (1959) che replica sulle pareti di un appartamento abitato elementi d’arredo domestico: un lavandino, una finestra… Sejla Kameric (Sarajevo, 1976) prende spunto dai prodotti del territorio che la ospita per condurre lo spettatore all’interno del suo vissuto drammatico. La mostra è stata inaugurata esattamente nove anni dopo l’uccisione di suo padre a Sarajevo.
Riflettono sul paesaggio e sull’architettura le opere di Perino&Vele, Hans Winkler (che indaga i cliché alimentari che contrappongono l’Italia e la sua Germania), Peter de Cupere, Filo Art; mentre vertono su temi sociali i lavori di Alberto Zanazzo e Leonardo Pivi che cinge il capo di un cipresso con un teschio in mosaico eburneo; l’installazione, collocata in posizione dominante rispetto alla piazza centrale di Manciano, è una macabra sentinella a guardia della rocca comunale. Il percorso espositivo si sposta a questo punto nella termale Saturnia (un’istallazione del francese Hubert Duprat) e nel borgo-gioiello Montemerano dove alloggia il terribile angelo dalle ali a forma di macchia della tedesca Pia Stadtbaumer.

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massimiliano tonelli


’Quattro Venti’. Dal 16 marzo al 20 luglio. Sedi varie a Manciano, Montemerano, Saturnia. manciano@comune.manciano.gr.it, 0564-62531, coordinamento: 335 5624404, a cura di Letizia Ragaglia. Ufficio stampa: Artlink, info@artlink.it , 0471 500483.
Appuntamenti a latere: dal 18 al 20 aprile i tre giorni dell’olio; dal 7 al 9 maggio i tre giorni del formaggio; dal 19 al 21 giugno i tre giorni del vino; dall’11 al 13 luglio la grande manifestazione di chiusura.

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